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Subject: Tennis
7-5 e ora vogliamo la diretta rai......sarebbe volgare non farla , mentana pensaci te !
oggi non era facile perchè la russa è veramente tosta....ma la schiavone ha una tenuta atletica impressionante...ripetersi non è mai facile ma noi ci crediamo .....vogliamo il secondo r.garros !!!
vogliamo la diretta di bisteccone !!!! bisteccone facci sognare.
(edited)
oggi non era facile perchè la russa è veramente tosta....ma la schiavone ha una tenuta atletica impressionante...ripetersi non è mai facile ma noi ci crediamo .....vogliamo il secondo r.garros !!!
vogliamo la diretta di bisteccone !!!! bisteccone facci sognare.
(edited)
ho scritto al direttore di raisport
trovo giusto accompagnare la Schiavone di nuovo in finale
Oggetto della mail : vogliamo la diretta di Bisteccone :)
trovo giusto accompagnare la Schiavone di nuovo in finale
Oggetto della mail : vogliamo la diretta di Bisteccone :)
U.Scanagatta
Schiavone si merita
l'Olimpo del tennis
Qualcuno avrebbe dovuto avvertirti, Anastasia: non si diventa Francesca Schiavone per caso, soprattutto quando non ci si ritrova un fisico come il tuo, che sembra fatto per il tennis moderno, 1.78 di altezza per 72 chili; quando a 17 anni non si sperava nemmeno di poter un giorno conquistare, come hai fatto tu nel 2009, il terzo turno del Roland Garros e qualcuno scommetteva già su un tuo futuro da numero uno del circuito; quando a nemmeno vent'anni si era ben lontani dallo status di quindicesima più forte giocatrice al mondo, come invece sei tu ora, e si remava duro nei tornei minori. Quando, insomma, non si è una predestinata dell'Olimpo tennistico e invece poi ci si arriva, lassù. E ci si rimane saldi, a più di trent'anni d'età. Non ti avevano avvertita, Anastasia Pavlyuchenkova, che "growing up takes a long time", crescere è una faccenda che prende un sacco di tempo ma alla fine ti dà forza ed esperienza. Ecco perché Francesca Schiavone, numero 5 del ranking WTA, combatterà la semifinale di Parigi e tu invece no.
Francesca ha giocato e vinto una partita tesissima, confermando che la terra di Parigi è quella su cui sa dare il meglio di sé. Un match da antologia. Sotto di brutto nel primo set, durante il quale la giovane russa di Samara, classe 1991, non la fa entrare mai in partita, si ritrova 1-6 in 26 minuti.
Un incubo il secondo set, che inizia nel peggiore dei modi: si va 1-4, la campionessa di Parigi 2010 sembra destinata a un'uscita di scena rapida e dolorosa. Poi, la riscossa: lotta su ogni palla, non concede più nulla alla ragazzona. Recupera e va sul 4-4. Al decimo game Anastasia ritrova la verve della prima partita: 4-5 a suo vantaggio e 30 pari. "Due passi dal baratro", commenta Ubaldo Scanagatta, una vita a scrivere di tennis. Un ace centrale e un dritto vincente riportano in vita l'azzurra, che raggiunge il 5-5. Break e turno di battuta, finisce 7-5.
Terzo set che sembra il precedente allo specchio: la Schiavone s'invola e la Pavlyuchenkova non tiene più la palla in campo. Ma no, si deve soffrire: il pubblico del Philippe Chatrier ammutolisce quando si accorge che Francesca ha un black-out che, sul 5-2 per lei suo servizio, le impedisce di reagire al ritorno della russa. Che infila tre game consecutivi e si riporta in pari. Come la Schiavone dirà più tardi in conferenza stampa, è qui che "ho usato i miei trent'anni e la mia esperienza per venirne a capo". Nuovo break e poi al servizio per mettere il sigillo al match: ma Anastasia non ci sta, si procura una palla per il 6-6 e non la sfrutta, Francesca invece chiude al terzo match ball e si china ad accarezzare la terra rossa del campo più amato. Un'altra volta.
Mai nessuna italiana era arrivata due volte in semifinale in uno Slam. Dunque Francesca è di fatto la più forte tennista azzurra di sempre.
Negli ultimi mesi molti avevano sottovoce criticato la Schiavone e la sua scelta di rinunciare, per la prima volta in carriera, alla Fed Cup. A 31 anni aveva voluto pensare solo a sè, puntando soprattutto a ripetere a Parigi la favolosa cavalcata di un anno fa. Ora l'impresa è vicinissima, ma se anche non dovesse farcela dobbiamo dirlo: aveva ragione lei, come peraltro aveva capito la persona che più di chiunque l'ha aiutata nelle ultime stagioni, quelle del ritrovato orgoglio tennistico italiano per merito suo. E' il suo capitano in nazionale, Corrado Barazzutti, che è stato un grande atleta ed è anche un uomo speciale. Grazie ad entrambi.
In un torneo del tutto anomalo, dove le prime tre teste di serie sono già tornate a casa, per la Schiavone la strada verso la finale resta comunque in salita. Decisivo, per lei, è mantenere alta la pressione, non mollare mai, sapere che ogni partita presenta incognite non prevedibili. Peccato che a farci sognare sia rimasta da sola, dopo il forfait forzato per infortunio di Fabio Fognini. Che lo sciovinismo francese aveva bollato come propenso alla sceneggiata mentre l'ecografia ha mostrato che aveva subìto, prima di vincere l'epica partita con Montanes, una lesione al retto femorale di primo grado. Scendere in campo per onore di firma contro Djokovic sarebbe stato stupido e forse anche pericoloso. Va bene così, per ora. Fabio ha dimostrato di poter competere con i più forti. Ha 24 anni, può dare grandi soddisfazioni a chi ama il tennis.
(31 maggio 2011)
Schiavone si merita
l'Olimpo del tennis
Qualcuno avrebbe dovuto avvertirti, Anastasia: non si diventa Francesca Schiavone per caso, soprattutto quando non ci si ritrova un fisico come il tuo, che sembra fatto per il tennis moderno, 1.78 di altezza per 72 chili; quando a 17 anni non si sperava nemmeno di poter un giorno conquistare, come hai fatto tu nel 2009, il terzo turno del Roland Garros e qualcuno scommetteva già su un tuo futuro da numero uno del circuito; quando a nemmeno vent'anni si era ben lontani dallo status di quindicesima più forte giocatrice al mondo, come invece sei tu ora, e si remava duro nei tornei minori. Quando, insomma, non si è una predestinata dell'Olimpo tennistico e invece poi ci si arriva, lassù. E ci si rimane saldi, a più di trent'anni d'età. Non ti avevano avvertita, Anastasia Pavlyuchenkova, che "growing up takes a long time", crescere è una faccenda che prende un sacco di tempo ma alla fine ti dà forza ed esperienza. Ecco perché Francesca Schiavone, numero 5 del ranking WTA, combatterà la semifinale di Parigi e tu invece no.
Francesca ha giocato e vinto una partita tesissima, confermando che la terra di Parigi è quella su cui sa dare il meglio di sé. Un match da antologia. Sotto di brutto nel primo set, durante il quale la giovane russa di Samara, classe 1991, non la fa entrare mai in partita, si ritrova 1-6 in 26 minuti.
Un incubo il secondo set, che inizia nel peggiore dei modi: si va 1-4, la campionessa di Parigi 2010 sembra destinata a un'uscita di scena rapida e dolorosa. Poi, la riscossa: lotta su ogni palla, non concede più nulla alla ragazzona. Recupera e va sul 4-4. Al decimo game Anastasia ritrova la verve della prima partita: 4-5 a suo vantaggio e 30 pari. "Due passi dal baratro", commenta Ubaldo Scanagatta, una vita a scrivere di tennis. Un ace centrale e un dritto vincente riportano in vita l'azzurra, che raggiunge il 5-5. Break e turno di battuta, finisce 7-5.
Terzo set che sembra il precedente allo specchio: la Schiavone s'invola e la Pavlyuchenkova non tiene più la palla in campo. Ma no, si deve soffrire: il pubblico del Philippe Chatrier ammutolisce quando si accorge che Francesca ha un black-out che, sul 5-2 per lei suo servizio, le impedisce di reagire al ritorno della russa. Che infila tre game consecutivi e si riporta in pari. Come la Schiavone dirà più tardi in conferenza stampa, è qui che "ho usato i miei trent'anni e la mia esperienza per venirne a capo". Nuovo break e poi al servizio per mettere il sigillo al match: ma Anastasia non ci sta, si procura una palla per il 6-6 e non la sfrutta, Francesca invece chiude al terzo match ball e si china ad accarezzare la terra rossa del campo più amato. Un'altra volta.
Mai nessuna italiana era arrivata due volte in semifinale in uno Slam. Dunque Francesca è di fatto la più forte tennista azzurra di sempre.
Negli ultimi mesi molti avevano sottovoce criticato la Schiavone e la sua scelta di rinunciare, per la prima volta in carriera, alla Fed Cup. A 31 anni aveva voluto pensare solo a sè, puntando soprattutto a ripetere a Parigi la favolosa cavalcata di un anno fa. Ora l'impresa è vicinissima, ma se anche non dovesse farcela dobbiamo dirlo: aveva ragione lei, come peraltro aveva capito la persona che più di chiunque l'ha aiutata nelle ultime stagioni, quelle del ritrovato orgoglio tennistico italiano per merito suo. E' il suo capitano in nazionale, Corrado Barazzutti, che è stato un grande atleta ed è anche un uomo speciale. Grazie ad entrambi.
In un torneo del tutto anomalo, dove le prime tre teste di serie sono già tornate a casa, per la Schiavone la strada verso la finale resta comunque in salita. Decisivo, per lei, è mantenere alta la pressione, non mollare mai, sapere che ogni partita presenta incognite non prevedibili. Peccato che a farci sognare sia rimasta da sola, dopo il forfait forzato per infortunio di Fabio Fognini. Che lo sciovinismo francese aveva bollato come propenso alla sceneggiata mentre l'ecografia ha mostrato che aveva subìto, prima di vincere l'epica partita con Montanes, una lesione al retto femorale di primo grado. Scendere in campo per onore di firma contro Djokovic sarebbe stato stupido e forse anche pericoloso. Va bene così, per ora. Fabio ha dimostrato di poter competere con i più forti. Ha 24 anni, può dare grandi soddisfazioni a chi ama il tennis.
(31 maggio 2011)
grandissima schiavone... ora come ora lei "è" il tennis italiano.
cmq se domani raisport non cambia il palinsesto per dare la partita .... sono vergognosi.
la schiavone è la tennista dei record.
Ha eguagliato panatta come migliore classifica di tutti i tempi ( 4 posto qualche me fa)
Ha il record per essere l'unica tennista italiana ad aver raggiunto i quarti in tutti i tornei del g. slam
Ha il record per l'incontro più lungo del g.slam (schiavone-kuznetsova) 4 ore e 33, vinto 16-14 3 set
Ha il record per essere la prima italiana della storia a raggiungere una finale dello Slam e vincerlo.
Speriamo che presto aggiunga un altro record prestigioso :) e sarebbe bello vedere in un giorno di festa come domani....tutto il paese che si sintonizza sulla rete nazionale per vedere la tennista italiana più forte di tutti i tempi.
la schiavone è la tennista dei record.
Ha eguagliato panatta come migliore classifica di tutti i tempi ( 4 posto qualche me fa)
Ha il record per essere l'unica tennista italiana ad aver raggiunto i quarti in tutti i tornei del g. slam
Ha il record per l'incontro più lungo del g.slam (schiavone-kuznetsova) 4 ore e 33, vinto 16-14 3 set
Ha il record per essere la prima italiana della storia a raggiungere una finale dello Slam e vincerlo.
Speriamo che presto aggiunga un altro record prestigioso :) e sarebbe bello vedere in un giorno di festa come domani....tutto il paese che si sintonizza sulla rete nazionale per vedere la tennista italiana più forte di tutti i tempi.
Stavo facendo una considerazione culturale sullo sport italiano...
Schiavone ha raggiunto l'apice della sua carriera a 30 anni. Le tenniste straniere (soprattutto dall'est Europa) vincono tornei internazionali già a 16 anni.
E questo vale anche per altri sport. Un esempio che tutti vediamo è il calcio. Da noi è rarissimo che un giocatore raggiunga la nazionale prima dei 23 anni.
Forse più che una considerazione sportivo-culturale è una considerazione culturale e basta sugli italiani. Siamo troppo legati alla famiglia e alla mamma.
Schiavone ha raggiunto l'apice della sua carriera a 30 anni. Le tenniste straniere (soprattutto dall'est Europa) vincono tornei internazionali già a 16 anni.
E questo vale anche per altri sport. Un esempio che tutti vediamo è il calcio. Da noi è rarissimo che un giocatore raggiunga la nazionale prima dei 23 anni.
Forse più che una considerazione sportivo-culturale è una considerazione culturale e basta sugli italiani. Siamo troppo legati alla famiglia e alla mamma.
imho no, piuttosto è ulteriore prova che manca un'organizzazione come la hanno in altri paesi, usa, spagna, russia: lì sfornano atleti di livello in continuazione, e sempre più giovani.
Qui la schiavone arriva alla maturità a 31 anni grazie a se' stessa e alla sua determinazione, che la fa andare oltre i limiti del suo paese.
E' come nel calcio: non credo che da noi i giovani di talento abbiano problemi a decidere, piuttosto si trovano con pochissime garanzie nel caso intraprendano la carriera sportiva. Garanzie che all'estero hanno (cosa che succede anche nel calcio, l'esempio più lampante è il barcellona, con messi ma non solo).
Qui la schiavone arriva alla maturità a 31 anni grazie a se' stessa e alla sua determinazione, che la fa andare oltre i limiti del suo paese.
E' come nel calcio: non credo che da noi i giovani di talento abbiano problemi a decidere, piuttosto si trovano con pochissime garanzie nel caso intraprendano la carriera sportiva. Garanzie che all'estero hanno (cosa che succede anche nel calcio, l'esempio più lampante è il barcellona, con messi ma non solo).
in italia è difficile che una famiglia mandi a giro per il mondo i figli a 16 anni ..... spesso all'estero, negli ostelli , ho conosciuto minorenni.... soprattutto tedeschi,russi, olandesi.... ma mai italiani.
concordo
concordo
aggiungo che chi sfonda da giovanissimo .... poi non lo aiutiamo a crescere ma bensì gli aumentiamo la pressione. Guarda che fine ha fatto Howe era un autentico campione....aveva il futuro davanti a se...mentre dopo neanche 1 anno era già a fare trasmissioni tv e kinder cereali.
Il nuoto è un mondo a se .... per il resto siamo al palo rispetto ad altri.
Il nuoto è un mondo a se .... per il resto siamo al palo rispetto ad altri.
i figl' so piezz' 'e cor'
tutto vero...italiani bamboccioni per colpa delle mamme... al sud soprattutto.
tutto vero...italiani bamboccioni per colpa delle mamme... al sud soprattutto.
considera che howie ha una madre che c'entra molto poco con la tradizione italica ;)
il ragazzo poi è stato sfortunatissimo per via degli infortuni che lo hanno bloccato a più riprese, ma qui non mi precipiterei a dare colpe a qualcuno dei nostri visto che la madre ha pieni poteri sul suo percorso di allenamento e decide lei se farlo gareggiare o no e quando. Non ultimo, howie ha "studiato" molto all'estero... diciamo che è più come un giuseppe rossi ;))
il ragazzo poi è stato sfortunatissimo per via degli infortuni che lo hanno bloccato a più riprese, ma qui non mi precipiterei a dare colpe a qualcuno dei nostri visto che la madre ha pieni poteri sul suo percorso di allenamento e decide lei se farlo gareggiare o no e quando. Non ultimo, howie ha "studiato" molto all'estero... diciamo che è più come un giuseppe rossi ;))
intendo come è stato gestito l'atleta ..... da essere un campione del futuro a quasi non sentirlo più nominare...ci vuole più equilibrio .... fare da testimonial a gruppi importanti e rappresentare la punta di diamante della squadra italiana di atletica secondo me non lo ha aiutato a crescere.
cmq per non andare o.t , domani facciamo il tifo per un 30enne che sta riscrivendo la storia del tennis italiano......domani ci vorrebbe bisteccone/panatta o tommasi/clerici in collegamento dal centrale di parigi :)
cmq per non andare o.t , domani facciamo il tifo per un 30enne che sta riscrivendo la storia del tennis italiano......domani ci vorrebbe bisteccone/panatta o tommasi/clerici in collegamento dal centrale di parigi :)
quello è vero... ma direi che fa parte delle cose. In quanti ambiti una volta sei messo sugli scudi, e il giorno dopo non ti caga più nessuno? Soprattutto nello sport ;))
cmq per non andare o.t , domani facciamo il tifo per un 30enne che sta riscrivendo la storia del tennis italiano......domani ci vorrebbe bisteccone/panatta o tommasi/clerici in collegamento dal centrale di parigi :)
io stavolta non so perchè ma non ci credo più di tanto, per me ha già fatto un'impresa arrivando in semifinale. L'anno scorso era più in forma, temo. Comunque sia con il carattere che ha può ancora giocarsela... ;)
Tommasi e clerici forever!
cmq per non andare o.t , domani facciamo il tifo per un 30enne che sta riscrivendo la storia del tennis italiano......domani ci vorrebbe bisteccone/panatta o tommasi/clerici in collegamento dal centrale di parigi :)
io stavolta non so perchè ma non ci credo più di tanto, per me ha già fatto un'impresa arrivando in semifinale. L'anno scorso era più in forma, temo. Comunque sia con il carattere che ha può ancora giocarsela... ;)
Tommasi e clerici forever!