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Subject: Tennis
Solo per prepararlo? Boh... comunque questa è la mini-stagione per i tornei su erba (in Italia non ne esistono neanche)
lol, sinner già fuori...
invece berrettini leggo che sta nella top ten, ottimo direi. vediamo che fa sull'erba
invece berrettini leggo che sta nella top ten, ottimo direi. vediamo che fa sull'erba
grande berrettini! il queen's è uno dei miei tornei preferiti da sempre
(edited)
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Onore e gloria al grandissimo Berrettini! sottovalutato in Italia!
Andrea Scanzi
Preferiti · 4mtc Spotnsoresdh ·
Berrettini è vita, è gioia, è fonte di bellezza e di letizia. Egli, che non esito a definire da anni “Il Mirabile”, ha appena vinto uno dei tornei più belli e gloriosi nella storia del tennis. Non è uno slam, non è un Masters 1000, ma è il Queen’s. Il trionfo del tennis su erba dopo Wimbledon.
Il tennis italiano non aveva mai vinto in quei giardini sacri. Per ricercare qualcosa di simile bisogna tornare alla favola della meteora Tieleman, che fece addirittura finale nel 98. E poi Pozzi, splendido semifinalista nel 2000. Poi nulla. E il tennis italiano maschile, a parte Seppi e Sonego, prima di Berrettini (già trionfante sto verde di Stoccarda 2019) non aveva mai vinto sull’erba.
Berrettini era testa di serie numero 1 e l’ha onorata al meglio. Granitico al servizio, ha perso il servizio solo al primo turno (due volte) con Travaglia. Poi più niente. Oggi non ha concesso palle break e non è neanche mai andato ai vantaggi nei suoi tieni di battuta. Una solidità spaventosa.
Giocatore sublime (anche se qualche fenomeno continua a sottovalutarlo) e splendidamente poliedrico, capace di giocare bene ovunque come dimostrano la semi agli Us Open 2019 e i quarti al Roland Garros 2021, Matthew (chiamarsi Matteo in questo periodo in Italia costa fatica) pare esaltarsi ancora di più su erba.
Lo adoro in maniera particolare e questa settimana ha giocato da veterano, battendo peraltro tre eroi locali (Murray, Evans, Norrie) e un top venti a suo agio sul verde (De Minaur). Questa sua vittoria genera una gioia totale tra gli appassionati, perché il
Queen’s è il Queen’s. Non solo un Atp 500, ma un torneo mitico e sacro. Con un albo d’oro spaventoso.
Il successo di oggi con Norrie è pesantissimo, perché l’inglese oggi è molto solido e vale i primi 10/15 al mondo (infatti nella Race è 12). Berrettini è stato perfetto fino al 6/4 4/4. Poi due palle break non sfruttate e il tie perso per un mini break. Quindi Norrie che sale, Berrettini che tiene, spreca altre due palle break e poi fa il break decisivo recuperando da 40/0 sul 3/3. 6/4 6/7 6/3.
Si gode come non ci fosse un domani.
Con questa vittoria Berrettini consolida la settima posizione nella Race (a due passi da Medvedev) e si mostra un top ten consolidato. Il Queen’s è il suo quinto torneo in carriera. Ora andateci piano con le aspettative a Wimbledon, dove sarà una delle prime otto teste di serie. Dipenderà dal tabellone e da mille altri fattori. È proprio un altro mondo e, anzi, per qualcuno il Queen’s porta un po’ “sfortuna” (nel senso che chi eccelle lì non sempre fa un gran torneo a Wimbledon).
Un passo per volta. Stiamo calmi. Quel che è certo è che Berrettini sta facendo cose meravigliose. Me-ra-vi-glio-se. Sia dunque lode.
Preferiti · 4mtc Spotnsoresdh ·
Berrettini è vita, è gioia, è fonte di bellezza e di letizia. Egli, che non esito a definire da anni “Il Mirabile”, ha appena vinto uno dei tornei più belli e gloriosi nella storia del tennis. Non è uno slam, non è un Masters 1000, ma è il Queen’s. Il trionfo del tennis su erba dopo Wimbledon.
Il tennis italiano non aveva mai vinto in quei giardini sacri. Per ricercare qualcosa di simile bisogna tornare alla favola della meteora Tieleman, che fece addirittura finale nel 98. E poi Pozzi, splendido semifinalista nel 2000. Poi nulla. E il tennis italiano maschile, a parte Seppi e Sonego, prima di Berrettini (già trionfante sto verde di Stoccarda 2019) non aveva mai vinto sull’erba.
Berrettini era testa di serie numero 1 e l’ha onorata al meglio. Granitico al servizio, ha perso il servizio solo al primo turno (due volte) con Travaglia. Poi più niente. Oggi non ha concesso palle break e non è neanche mai andato ai vantaggi nei suoi tieni di battuta. Una solidità spaventosa.
Giocatore sublime (anche se qualche fenomeno continua a sottovalutarlo) e splendidamente poliedrico, capace di giocare bene ovunque come dimostrano la semi agli Us Open 2019 e i quarti al Roland Garros 2021, Matthew (chiamarsi Matteo in questo periodo in Italia costa fatica) pare esaltarsi ancora di più su erba.
Lo adoro in maniera particolare e questa settimana ha giocato da veterano, battendo peraltro tre eroi locali (Murray, Evans, Norrie) e un top venti a suo agio sul verde (De Minaur). Questa sua vittoria genera una gioia totale tra gli appassionati, perché il
Queen’s è il Queen’s. Non solo un Atp 500, ma un torneo mitico e sacro. Con un albo d’oro spaventoso.
Il successo di oggi con Norrie è pesantissimo, perché l’inglese oggi è molto solido e vale i primi 10/15 al mondo (infatti nella Race è 12). Berrettini è stato perfetto fino al 6/4 4/4. Poi due palle break non sfruttate e il tie perso per un mini break. Quindi Norrie che sale, Berrettini che tiene, spreca altre due palle break e poi fa il break decisivo recuperando da 40/0 sul 3/3. 6/4 6/7 6/3.
Si gode come non ci fosse un domani.
Con questa vittoria Berrettini consolida la settima posizione nella Race (a due passi da Medvedev) e si mostra un top ten consolidato. Il Queen’s è il suo quinto torneo in carriera. Ora andateci piano con le aspettative a Wimbledon, dove sarà una delle prime otto teste di serie. Dipenderà dal tabellone e da mille altri fattori. È proprio un altro mondo e, anzi, per qualcuno il Queen’s porta un po’ “sfortuna” (nel senso che chi eccelle lì non sempre fa un gran torneo a Wimbledon).
Un passo per volta. Stiamo calmi. Quel che è certo è che Berrettini sta facendo cose meravigliose. Me-ra-vi-glio-se. Sia dunque lode.
settimo al mondo, sinceramente, non ricordo nessun italiano (da quando seguo il tennis).
Se fosse il numero vattelapesca ma avesse vinto gli Internazionali d'Italia sarebbe un idolo nazionale, invece è "solo" settimo al mondo e non fa quasi notizia....davvero uno dei tennisti italiani più sottovalutati...
speriamo in un bel wimbledon
è vero che c'è differenza d'età, ma osannano tanto sinner che a me, personalmente, non piace come gioca. ribadisco che può crescere
è vero che c'è differenza d'età, ma osannano tanto sinner che a me, personalmente, non piace come gioca. ribadisco che può crescere
Berrettini è n. 9 atp, è invece settimo nella race, che considera i risultati dell'anno solare ed è la classifica valida per arrivare alle atp finals.
Sinner ne ha 19 e Berrettini 25... sembrano potenziali differenti.
Poi deciderà il campo ma se Skinner è già nei Top con tutti i limiti che ha figuriamoci se ci lavora su...
Attualmente è certamente più piacevole Berrettini. Ma pure Sonego se è per quello :)
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Poi deciderà il campo ma se Skinner è già nei Top con tutti i limiti che ha figuriamoci se ci lavora su...
Attualmente è certamente più piacevole Berrettini. Ma pure Sonego se è per quello :)
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Ripeto Sinner, Musetti sono giovani e bravi ma Berrettini è li nella top ten da tanto. Anni fa ci si esaltava per qualcuno nei primi 20/30..
Spero che riesca a fare un buon Wimbledon alla faccia della tradizione del Queens!
Spero che riesca a fare un buon Wimbledon alla faccia della tradizione del Queens!
Berrettini ha fatto i primi tornei atp a 21 anni, a 23 è entrato nei 100 poi è esploso soprattutto quando ha perfezionato servizio e diritto (che sono al livello dei migliori). Sinner non è neanche ventenne ed è gia stato top 20, non è spettacolare per niente ma ha solidità da fondo e un rovescio incredibile. Io credo che Berrettini rimarrà in quella posizione in cui è ora per qualche anno ma non si avvicinerà al n.1 atp, Sinner invece, vista la testa e l'età con ancora margini di miglioramento, potrebbe anche farcela se non si perde.
Nessun commento su Sinner che rinuncia alle olimpiadi ma lo fa troppo tardi 'bruciando' un rappresentante all'Italia?