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Subject: formula 1
Hammer Time
·
Toy Story 2.
Andy getta nella spazzatura Woody pronunciando le parole "non voglio più giocare con te".
Una scena divenuta celebre sui social sotto forma di meme, che rappresenta alla perfezione quanto sta avvenendo ora in Formula 1 con Charles Leclerc.
Come due anni fa, fiumi e fiumi di ferraristi o pseudo-ferraristi stanno scendendo dal carro per aggrapparsi a quello ormai ricolmo del suo compagno di squadra, eroe di giornata grazie ad un capolavoro composto da intelligenza tattica e cuore.
Anche i media, purtroppo, stanno facendo lo stesso da diverso tempo, attraverso una narrazione particolare (in totale controtendenza con quanto visto fino al termine della passata stagione) volta quasi a sminuire quello che è lo sconfinato talento di questo ragazzo, purtroppo offuscato da una monoposto che, come anticipato da Carlos Sainz Senior nel Novembre del 2022, è stata impostata principalmente sulle caratteristiche del collega.
Sia chiaro: Sainz oggi ha dato prova di avere tutto (e ribadiamo: tutto) per vincere il titolo e ricoprire il ruolo di prima pilota in condizioni come queste.
Qui non si intende di certo denigrare quanto di meraviglioso realizzato da Carlitos a Marina Bay, ma sottolineare piuttosto come i giudizi cambino in base a come tira il vento.
Leclerc ha perso la pole a Monza per 68 millesimi, a Marina Bay per 79. Complessivamente una decina di centimetri di asfalto, quindici al massimo, che oggi gli hanno tuttavia impedito anche solo di pensare o sognare di poter vincere.
Gli è stato chiesto di rallentare il gruppo, di distanziarsi da Sainz prima di tre secondi, poi di cinque, con insistenza.
Lo ha fatto senza fiatare: ha accettato di liberare la pit-lane per Carlos, di perdere cinque secondi e quattro posizioni in corsia box, di assumere le vesti di agnello sacrificale e di pronunciare, infine, ai microfoni di Mara Sangiorgio, parole al miele per quella stessa strategia adottata dalla sua squadra e per il compagno di squadra, oggi capace di illuminare a giorno le strade di Singapore con una performance sontuosa.
Un uomo squadra, Leclerc, perfetta rappresentazione fisica del mantra #essereFerrari, ora accantonata come un giochino di cui dopo quattro anni di passione è dopotutto possibile liberarsi.
Ma il tempo è galantuomo, e verrà il tempo in cui chi dal suo carro non è mai sceso avrà il piacere di ricordare al mondo quanto accaduto in questo giorno di metà Settembre.
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Toy Story 2.
Andy getta nella spazzatura Woody pronunciando le parole "non voglio più giocare con te".
Una scena divenuta celebre sui social sotto forma di meme, che rappresenta alla perfezione quanto sta avvenendo ora in Formula 1 con Charles Leclerc.
Come due anni fa, fiumi e fiumi di ferraristi o pseudo-ferraristi stanno scendendo dal carro per aggrapparsi a quello ormai ricolmo del suo compagno di squadra, eroe di giornata grazie ad un capolavoro composto da intelligenza tattica e cuore.
Anche i media, purtroppo, stanno facendo lo stesso da diverso tempo, attraverso una narrazione particolare (in totale controtendenza con quanto visto fino al termine della passata stagione) volta quasi a sminuire quello che è lo sconfinato talento di questo ragazzo, purtroppo offuscato da una monoposto che, come anticipato da Carlos Sainz Senior nel Novembre del 2022, è stata impostata principalmente sulle caratteristiche del collega.
Sia chiaro: Sainz oggi ha dato prova di avere tutto (e ribadiamo: tutto) per vincere il titolo e ricoprire il ruolo di prima pilota in condizioni come queste.
Qui non si intende di certo denigrare quanto di meraviglioso realizzato da Carlitos a Marina Bay, ma sottolineare piuttosto come i giudizi cambino in base a come tira il vento.
Leclerc ha perso la pole a Monza per 68 millesimi, a Marina Bay per 79. Complessivamente una decina di centimetri di asfalto, quindici al massimo, che oggi gli hanno tuttavia impedito anche solo di pensare o sognare di poter vincere.
Gli è stato chiesto di rallentare il gruppo, di distanziarsi da Sainz prima di tre secondi, poi di cinque, con insistenza.
Lo ha fatto senza fiatare: ha accettato di liberare la pit-lane per Carlos, di perdere cinque secondi e quattro posizioni in corsia box, di assumere le vesti di agnello sacrificale e di pronunciare, infine, ai microfoni di Mara Sangiorgio, parole al miele per quella stessa strategia adottata dalla sua squadra e per il compagno di squadra, oggi capace di illuminare a giorno le strade di Singapore con una performance sontuosa.
Un uomo squadra, Leclerc, perfetta rappresentazione fisica del mantra #essereFerrari, ora accantonata come un giochino di cui dopo quattro anni di passione è dopotutto possibile liberarsi.
Ma il tempo è galantuomo, e verrà il tempo in cui chi dal suo carro non è mai sceso avrà il piacere di ricordare al mondo quanto accaduto in questo giorno di metà Settembre.
+ che altro la fia tardivamente pare abbia introdotto una direttiva anti redbull (ali e altri componenti che si flettevano)
vedremo a suzuka se è davvero efficace
vedremo a suzuka se è davvero efficace
Aggiungo che sul passo gara la ferrari era più lenta di mercedes e forse di mclaren
in un circuito con sorpassi col caxxo che avrebbe vinto
in un circuito con sorpassi col caxxo che avrebbe vinto
Al giochino della torre credo verrebbe sempre giù Sainz.
leclerc per me si è arreso all'evidenza, che in ferrari non lotterà mai per il titolo
Si è decisamente defilato ma credo che vedere Sainz davanti possa cambiare le cose. Poi non so, sinceramente, se la Ferrari possa o no costruire una macchina competitiva
ok, si può dire che singapore sia stato un caso.
oggi ha voluto dare un segnale, massacrando tutti
e la ferrari torna dietro la mclaren
oggi ha voluto dare un segnale, massacrando tutti
e la ferrari torna dietro la mclaren
MemasGP
8 h
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"Secondo Gerhard Berger Perez deve cambiare squadra? Sergio sta subendo la stessa cosa che era successa a Gasly nel 2019 quando il confronto con Verstappen diventa impietoso.
Da questo punto di vista, la dichiarazione di Berger è giusta, Perez ha bisogno di cambiare clima e squadra. Ora vedremo come andranno le prossime due gare.
Ma la squadra e lui sono consapevoli che è in crisi”.
- Helmut Marko
Fonte: oe24
8 h
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"Secondo Gerhard Berger Perez deve cambiare squadra? Sergio sta subendo la stessa cosa che era successa a Gasly nel 2019 quando il confronto con Verstappen diventa impietoso.
Da questo punto di vista, la dichiarazione di Berger è giusta, Perez ha bisogno di cambiare clima e squadra. Ora vedremo come andranno le prossime due gare.
Ma la squadra e lui sono consapevoli che è in crisi”.
- Helmut Marko
Fonte: oe24
MemasGP
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Continuano le voci sul futuro della Red Bull.
Secondo F1insider, Helmut Marko non avrebbe l'appoggio della nuova direzione Red Bull e degli azionisti thailandesi, mentre Chris Horner vorrebbe prendere totalmente in mano le redini del settore F1.
Sempre secondo la fonte, Max Verstappen sarebbe pronto a lasciare Red Bull se Marko dicesse addio al team campione del Mondo.
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Continuano le voci sul futuro della Red Bull.
Secondo F1insider, Helmut Marko non avrebbe l'appoggio della nuova direzione Red Bull e degli azionisti thailandesi, mentre Chris Horner vorrebbe prendere totalmente in mano le redini del settore F1.
Sempre secondo la fonte, Max Verstappen sarebbe pronto a lasciare Red Bull se Marko dicesse addio al team campione del Mondo.
MemasGP
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“Appena una settimana prima mio padre se ne andasse, gli ho mentito dicendo di aver firmato con la Ferrari. Non per il 2018, ma per il 2019.
Ovviamente non lo avevo fatto, ma promisi a me stesso che avrei dato tutto per raggiungere questo obiettivo. Mia madre mi disse: ‘questo non va bene, Charles, non dovresti mentirgli.’
Ma io sapevo che lui se ne sarebbe andato entro la settimana successiva. Egli stesso sapeva di essere alla fine. Per dargli un'ultima soddisfazione, gli dissi di aver firmato. Ricordo le lacrime nei suoi occhi. Da quel giorno mi sono portato dietro un rimorso.
Poi, quando ho firmato veramente, è stata la prima cosa a cui ho pensato: non ho mentito quel giorno”.
- Charles Leclerc
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“Appena una settimana prima mio padre se ne andasse, gli ho mentito dicendo di aver firmato con la Ferrari. Non per il 2018, ma per il 2019.
Ovviamente non lo avevo fatto, ma promisi a me stesso che avrei dato tutto per raggiungere questo obiettivo. Mia madre mi disse: ‘questo non va bene, Charles, non dovresti mentirgli.’
Ma io sapevo che lui se ne sarebbe andato entro la settimana successiva. Egli stesso sapeva di essere alla fine. Per dargli un'ultima soddisfazione, gli dissi di aver firmato. Ricordo le lacrime nei suoi occhi. Da quel giorno mi sono portato dietro un rimorso.
Poi, quando ho firmato veramente, è stata la prima cosa a cui ho pensato: non ho mentito quel giorno”.
- Charles Leclerc
E niente.... solo Charles riesce a farmi godere in questo circo....
ferrari ieri e (ancor peggio) oggi pietose in gara.
ormai quarta forza del circus
ormai quarta forza del circus