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Subject: Ultimi Film da Vedere!!!!
Mancano ancora 4 giorni...Vediamo quanti ne farà ancora fuori il 2016
https://www.facebook.com/Repubblica/videos/10154945129446151/#
Il 27 dicembre è morta la popolarissima attrice e scrittrice Carrie Fisher. Repubblica ha pubblicato sulla propria pagina Facebook ufficiale un servizio giornalistico video di Silvia Bizio, nel quale la giornalista va davanti alla casa di Carrie Fisher, gira un video di cinque minuti in stile “selfie con telefonino” e nota con commiserazione che non ci sono nugoli di fan piangenti o altre manifestazioni di lutto. Cosa piuttosto difficile, visto che la casa sta su una trafficatissima strada principale senza marciapiedi, ma lasciamo stare. Lasciamo stare anche la qualità del servizio e i suoi sorrisetti, le sue frasi smozzicate, le sue risatine e le sue immagini traballanti. Pura aria fritta, ma pazienza.
La cosa importante è che nel video Silvia Bizio dice che “c’è soltanto un fan, un ragazzo, un sedicenne... his name is Marco. Marco, tell us”. “Marco” è un nome abbastanza insolito da trovare in California, ma sorvoliamo anche questo (almeno per ora).
Il ragazzo racconta le proprie impressioni in inglese. La Bizio gli chiede “Why was Carrie Fisher and Guerre Stellari [sic] so important to you?”. Marco, stranamente, non si ferma a chiedere cosa mai vogliano dire le parole italiane “Guerre Stellari”, ma risponde disinvolto, come se sapesse l’italiano. Che strano.
Lei non lo ringrazia né gli rivolge più la parola, ma prosegue in italiano, sbagliando anche il titolo del film (è Il risveglio della Forza, non La Forza si risveglia). E finisce ridendo. Sì: Carrie Fisher è morta e Silvia Bizio se la ride in pubblico, davanti a casa della morta, sulla pagina Facebook di Repubblica.
Al momento in cui ho fatto lo screenshot qui sopra (le 23:06 italiane del 27/12), il video di Repubblica aveva già avuto 41.000 visualizzazioni, accompagnate da commenti non molto lusinghieri. Mentre scrivo queste righe (mezzogiorno del 29/12) è arrivato a oltre 432.000 visualizzazioni.
Un brutto servizio, insomma; non certo una pagina di grande giornalismo. Cose che càpitano e che ho rimproverato a Repubblica. La storia sarebbe chiusa, se non fosse per un dettaglio che trasforma un brutto servizio da quasi mezzo milione di clic in una falsificazione. Infatti Marco, il ragazzo intervistato da Silvia Bizio, somiglia sorprendentemente a Marco Bizio, nipote della giornalista.
Intervistare un familiare spacciandolo per un passante qualsiasi sarebbe davvero squallido, per cui prima di sbilanciarmi chiedo chiarimenti a Repubblica e alla diretta interessata. Ed è qui che la cosa si fa interessante.
QUI se volete proseguire nella lettura
p.s.
ecco, includiamo Marco per iniziare
(edited)
Il 27 dicembre è morta la popolarissima attrice e scrittrice Carrie Fisher. Repubblica ha pubblicato sulla propria pagina Facebook ufficiale un servizio giornalistico video di Silvia Bizio, nel quale la giornalista va davanti alla casa di Carrie Fisher, gira un video di cinque minuti in stile “selfie con telefonino” e nota con commiserazione che non ci sono nugoli di fan piangenti o altre manifestazioni di lutto. Cosa piuttosto difficile, visto che la casa sta su una trafficatissima strada principale senza marciapiedi, ma lasciamo stare. Lasciamo stare anche la qualità del servizio e i suoi sorrisetti, le sue frasi smozzicate, le sue risatine e le sue immagini traballanti. Pura aria fritta, ma pazienza.
La cosa importante è che nel video Silvia Bizio dice che “c’è soltanto un fan, un ragazzo, un sedicenne... his name is Marco. Marco, tell us”. “Marco” è un nome abbastanza insolito da trovare in California, ma sorvoliamo anche questo (almeno per ora).
Il ragazzo racconta le proprie impressioni in inglese. La Bizio gli chiede “Why was Carrie Fisher and Guerre Stellari [sic] so important to you?”. Marco, stranamente, non si ferma a chiedere cosa mai vogliano dire le parole italiane “Guerre Stellari”, ma risponde disinvolto, come se sapesse l’italiano. Che strano.
Lei non lo ringrazia né gli rivolge più la parola, ma prosegue in italiano, sbagliando anche il titolo del film (è Il risveglio della Forza, non La Forza si risveglia). E finisce ridendo. Sì: Carrie Fisher è morta e Silvia Bizio se la ride in pubblico, davanti a casa della morta, sulla pagina Facebook di Repubblica.
Al momento in cui ho fatto lo screenshot qui sopra (le 23:06 italiane del 27/12), il video di Repubblica aveva già avuto 41.000 visualizzazioni, accompagnate da commenti non molto lusinghieri. Mentre scrivo queste righe (mezzogiorno del 29/12) è arrivato a oltre 432.000 visualizzazioni.
Un brutto servizio, insomma; non certo una pagina di grande giornalismo. Cose che càpitano e che ho rimproverato a Repubblica. La storia sarebbe chiusa, se non fosse per un dettaglio che trasforma un brutto servizio da quasi mezzo milione di clic in una falsificazione. Infatti Marco, il ragazzo intervistato da Silvia Bizio, somiglia sorprendentemente a Marco Bizio, nipote della giornalista.
Intervistare un familiare spacciandolo per un passante qualsiasi sarebbe davvero squallido, per cui prima di sbilanciarmi chiedo chiarimenti a Repubblica e alla diretta interessata. Ed è qui che la cosa si fa interessante.
QUI se volete proseguire nella lettura
p.s.
ecco, includiamo Marco per iniziare
(edited)
o perfetto per renderti conto di quanto uno è fortunato :D
Ho visto al cinema Collateral Beauty.
Mi è sembrato molto bello, dico sembrato perché in Inglese senza sottotitoli faccio ancora fatica a capire :-(
Mi è sembrato molto bello, dico sembrato perché in Inglese senza sottotitoli faccio ancora fatica a capire :-(
concussion (zona d'ombra) con Will Smith. Storia vera sui rischi di avere danni celebrali per i giocatori di Football americano.
bello, triste e ..... non è servito a nulla :(
non mi sembra sia cambiato qualcosa nel football americano
non mi sembra sia cambiato qualcosa nel football americano
oddio, non mi ricordo sto dettaglio. è passato un po' di tempo