Subpage under development, new version coming soon!
Subject: NBA
e sky sport 2... i giorni dispari di notte, repliche il giorno dopo alle 14
Piange Allen Iverson, come un bambino che ha ritrovato la mamma creduta perduta. The Answer inizia in lacrime la sua seconda avventura con i Philadelphia 76ers, la squadra in cui è diventato una star e con cui adesso vuole dimostrare di non essere finito.
“Penso che sia una benedizione per me essere tornato a Philadelphia – racconta la guardia 34enne ai giornalisti durante la conferenza stampa in cui si è ufficialmente rimesso la divisa dei Sixers -. Quando la settimana scorsa ho annunciato il mio ritiro ho pensato davvero che la parte della mia vita legata al basket fosse finita. Ma ero felice, perché potevo dare a mia moglie e ai miei figli qualcosa che lo stile di vita Nba mi ha sempre impedito di dare loro. Poi ha chiamato il mio agente dicendomi che avevo la possibilità di tornare a casa: non potevo rifiutare. Ho tifosi in tutto il mondo e li ringrazio, ma il rapporto che ho con quelli di Philadelphia non ha eguali nello sport. Io li amo e loro mi amano”. Poi, tra le lacrime, racconta: “Tornando qui riuscivo solo a pensare che questa è la gente che mi ha reso quello che sono. Non mi sono mai sentito veramente a mio agio senza la maglia dei Sixers, e vedermi con un’altra divisa mi ha sempre fatto sentire strano. Guardo tutte le altre squadre Nba, ma mai Philadelphia. Non ci sono mai riuscito da quando me ne sono andato, mi emoziona troppo”.
“Nella mia vita ho fatto tanti errori di cui non vado certo fiero – prosegue The Answer, 28,1 punti a gara in carriera con la maglia dei Sixers -. Ho creato un’immagine di me che non è vera, ed è forse per quello che poche squadre si sono interessate a me. Ma sono stati anche quegli errori a rendermi l’uomo che sono adesso. Voglio solo giocare a basket. Sono nato per essere un giocatore: l’unica altra cosa che so fare è essere un padre e un marito. Se non sapessi di poter giocare a basket al livello a cui sono abituato non sarei mai tornato. Ma so di poterlo fare e lo dimostrerò, aiutando questa squadra a vincere. Ma voglio inserirmi, essere uno del gruppo. E giocare a basket”. A chiarire il ruolo di Iverson ci aveva già pensato Ed Stefanski, presidente e general manager di Philadelphia che ha parlato ai giornalisti assieme al giocatore. “Nessuno gli ha garantito un posto da titolare: l’ho riportato qui solo per aiutarci a vincere le partite”.
La prima di Iverson con la nuova divisa numero 3 dei Sixers è prevista per lunedì contro Denver, la squadra a cui venne ceduto da Philadelphia nel dicembre 2006. “Spero di non sentirmi come mi sento adesso – scherza Iverson, abbozzando un sorriso tra le lacrime che rigano il suo volto -. Sarebbe davvero complicato giocare a basket in queste condizioni mentali”. I Sixers non hanno ancora venduto tutti i biglietti del Wachovia Center, ma si aspettano di farlo presto, visto che dall’annuncio del ritorno di Iverson l’interesse per la squadra (5 vinte e 14 perse in avvio di stagione) è decuplicato. Potere di The Answer.
“Penso che sia una benedizione per me essere tornato a Philadelphia – racconta la guardia 34enne ai giornalisti durante la conferenza stampa in cui si è ufficialmente rimesso la divisa dei Sixers -. Quando la settimana scorsa ho annunciato il mio ritiro ho pensato davvero che la parte della mia vita legata al basket fosse finita. Ma ero felice, perché potevo dare a mia moglie e ai miei figli qualcosa che lo stile di vita Nba mi ha sempre impedito di dare loro. Poi ha chiamato il mio agente dicendomi che avevo la possibilità di tornare a casa: non potevo rifiutare. Ho tifosi in tutto il mondo e li ringrazio, ma il rapporto che ho con quelli di Philadelphia non ha eguali nello sport. Io li amo e loro mi amano”. Poi, tra le lacrime, racconta: “Tornando qui riuscivo solo a pensare che questa è la gente che mi ha reso quello che sono. Non mi sono mai sentito veramente a mio agio senza la maglia dei Sixers, e vedermi con un’altra divisa mi ha sempre fatto sentire strano. Guardo tutte le altre squadre Nba, ma mai Philadelphia. Non ci sono mai riuscito da quando me ne sono andato, mi emoziona troppo”.
“Nella mia vita ho fatto tanti errori di cui non vado certo fiero – prosegue The Answer, 28,1 punti a gara in carriera con la maglia dei Sixers -. Ho creato un’immagine di me che non è vera, ed è forse per quello che poche squadre si sono interessate a me. Ma sono stati anche quegli errori a rendermi l’uomo che sono adesso. Voglio solo giocare a basket. Sono nato per essere un giocatore: l’unica altra cosa che so fare è essere un padre e un marito. Se non sapessi di poter giocare a basket al livello a cui sono abituato non sarei mai tornato. Ma so di poterlo fare e lo dimostrerò, aiutando questa squadra a vincere. Ma voglio inserirmi, essere uno del gruppo. E giocare a basket”. A chiarire il ruolo di Iverson ci aveva già pensato Ed Stefanski, presidente e general manager di Philadelphia che ha parlato ai giornalisti assieme al giocatore. “Nessuno gli ha garantito un posto da titolare: l’ho riportato qui solo per aiutarci a vincere le partite”.
La prima di Iverson con la nuova divisa numero 3 dei Sixers è prevista per lunedì contro Denver, la squadra a cui venne ceduto da Philadelphia nel dicembre 2006. “Spero di non sentirmi come mi sento adesso – scherza Iverson, abbozzando un sorriso tra le lacrime che rigano il suo volto -. Sarebbe davvero complicato giocare a basket in queste condizioni mentali”. I Sixers non hanno ancora venduto tutti i biglietti del Wachovia Center, ma si aspettano di farlo presto, visto che dall’annuncio del ritorno di Iverson l’interesse per la squadra (5 vinte e 14 perse in avvio di stagione) è decuplicato. Potere di The Answer.
Mi spiegate come può Triano avere dubbi tra Beli e quel cane di Derozan?
secondo me i 2 hanno un gioco diverso.
De Rozan è più esplosivo e più fisico oltre a saper concludere anche da fori.
Mentre Beli oltre ad avere un'ottimo tiro da fuori e più un passatore e creatore di gioco.
Si vede che nel quintetto considerando Turkoglu e il play spagnlo (non mi ricordo adesso il nome) gli interessa avere uno magari più forte sotto canestro.
:D
De Rozan è più esplosivo e più fisico oltre a saper concludere anche da fori.
Mentre Beli oltre ad avere un'ottimo tiro da fuori e più un passatore e creatore di gioco.
Si vede che nel quintetto considerando Turkoglu e il play spagnlo (non mi ricordo adesso il nome) gli interessa avere uno magari più forte sotto canestro.
:D
Boh a me Derozan non piace per nulla.Mi sa proprio di rozzo saltatore.Tra l'altro Turkoglu non è che sia una mezza sega...
ma come si può fare per vedere le partire dei raptors su internet?
ah, ora rodete, per me in arrivo tramite cugina la maglia di bargnani direttamente da toronto, col tessuto da gara e non di quello buchettato che cu propina la champion
l'unico mio dispiacere è che lei non ci capisce una sega di basket, sennò visto che era a toronto poteva vedere raptor-suns, che giocano oggi.
Averci il pane ma non i denti de....
Averci il pane ma non i denti de....
e poi bargnani è un signor giocatore , per gli umoristi del forum :-P
A me il Papi ha portato quella del Gallo, blu. Direttamente da New York, Nba Store ;)
ci sono stato all'Nba store di NY, non male..