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Subject: Spam libero

2020-06-04 16:52:01
Ma che è? Il mercato delle vacche, proprio
2020-06-04 17:06:22
a Petagna è garbato fare il figo :)
2020-06-04 22:16:41
chuck norris a 300 dollari!!!

Chuck che dice "Forza Pupazzia" non ha prezzo
2020-06-10 17:46:34
Un anziano incontra un giovane che gli chiede:
- Si ricorda di me? E il vecchio gli dice di no.
Oggi sono un insegnante grazie a lei.
L'anziano, curioso, chiede al giovane di raccontargli come mai. E il giovane gli racconta questa storia:
Un giorno, in classe ho rubato l’orologio di un mio amico. Poco dopo, il mio amico ha notato il furto e subito si è lamentato con il nostro insegnante, che era lei. Allora, lei ha chiuso la porta ed ha detto a tutti di alzarci in piedi e chiudere gli occhi perché avrebbe controllato. Così abbiamo fatto e lei ha cercato tasca per tasca e quando è arrivato da me, ha trovato l'orologio e l'ha preso.
Ha continuato a cercare nelle tasche di tutti e quando ha finito, ha detto: Aprite gli occhi. Ho trovato l'orologio.
Non ha mai fatto il nome di chi era stato. Quel giorno, lei ha salvato la mia dignità per sempre. È stato il giorno più vergognoso della mia vita. E, grazie a lei ho capito che questo è quello che deve fare un vero educatore. Si ricorda, professore?
E il professore rispose: Io ricordo la situazione, l'orologio rubato, di aver cercato nelle tasche di tutti ma non ti ricordavo, perché anche io ho chiuso gli occhi mentre cercavo.
Questo è l'essenza della decenza.
Se per correggere hai bisogno di umiliare, allora non sai insegnare.
2020-06-11 10:53:40
Se per correggere hai bisogno di umiliare, allora non sai insegnare.

Vero.

Ma la storia è in realtà contraddittoria. Non esiste educazione senza punizione.
2020-06-11 11:05:23
io invece pensavo che al giorno d'oggi un insegnante che mette le mani in tasca agli studenti... finisce dentro per violenza sessuale!
2020-06-11 11:11:02
Sono d'accordo. Infatti in quella storia la punizione e l'umiliazione ci sono. Non è umiliante essere costretto in una stanza ed essere perquisito con gli occhi chiusi da un estraneo?

2020-06-11 11:59:15
Non esiste educazione senza punizione.

che non esista non credo proprio, che sia decisamente più difficile ci sta

IMO sarebbe molto meglio un'educazione priva di ricompense nè punizioni...la Montessori per esempio diceva inibissero entrambi lo sviluppo dell'autodisciplina (dato che sposti l'attenzione sul premio\punizione piuttosto che insegnare ad analizzare le situazioni e a prendere decisioni piu' sagge)

quindi il bambino imparerà a prendere le giuste decisioni non perchè vuole evitare una punizione o vuole ricevere un premio ma perchè conoscerà le conseguenze e l'impatto delle proprie azioni, così avrà modo di imparare dall'ordine naturale delle cose


io invece pensavo che al giorno d'oggi un insegnante che mette le mani in tasca agli studenti... finisce dentro per violenza sessuale!

LOL vero anche questo

Infatti in quella storia la punizione e l'umiliazione ci sono. Non è umiliante essere costretto in una stanza ed essere perquisito con gli occhi chiusi da un estraneo?

io non la leggo così, gli alunni sono stati messi tutti sullo stesso piano ed ha risolto il problema senza che nessuno venisse umiliato di fronte agli altri e il colpevole ha recepito il messaggio.

Poi per carità, sarà una storiella, mica è detto sia successo per davvero...a me era piaciuta e l'ho postata così, tanto per
2020-06-11 12:42:51
che non esista non credo proprio, che sia decisamente più difficile ci sta

Come capisce il bambino che non deve mettere la mano sul fuoco? Bruciandosi e facendosi male.
Come capisce il bambino che non deve correre con le scarpe slacciate? Cascando e facendosi male.
Come capisce il bambino che non deve parlare mentre mangia? Soffocando e facendosi male.
E così via.

Ovviamente non è la punizione fine a se stessa ad educare. È l'automatismo tra un'azione "dannosa" e il "dolore".

Lo stesso vale per le regole sociali che una società si impone.

Intendiamoci, non voglio sdoganare violenza e repressione come strumenti educativi. Ne sono il più acerrimo nemico. Ma il convincimento educativo non è un atto di fede teorico. È qualcosa di biologicamente (neurologicamente) concreto.

IMO sarebbe molto meglio un'educazione priva di ricompense nè punizioni...

Ma non è proprio possibile per definizione. Non bisogna confondere la punizione con la violenza gratuita. E naturalmente non bisogna consentire ad un educatore (né a chiunque altro ha per ruolo la possibilità della coercizione) di abusare del proprio pericolosissimo potere. Ma i sistemi di regole primitive che ci rimangono a livello cerebrale derivano da forme di dolore subite.

Intendo regole primitive come le minime necessarie per la sopravvivenza. Non la sovrastruttura delle società moderne, eh.

(dato che sposti l'attenzione sul premio\punizione piuttosto che insegnare ad analizzare le situazioni e a prendere decisioni piu' sagge)

E cosa è "più saggio"? Guarda che l'uomo è una "macchina" che agisce in primo luogo minimizzando il dolore (vita/morte) ed in secondo luogo massimizzando il piacere.

quindi il bambino imparerà a prendere le giuste decisioni non perchè vuole evitare una punizione o vuole ricevere un premio ma perchè conoscerà le conseguenze e l'impatto delle proprie azioni, così avrà modo di imparare dall'ordine naturale delle cose

Conseguenze ed impatto che porterebbero a punizioni e dolori. Non si scappa dalla biologia!

gli alunni sono stati messi tutti sullo stesso piano ed ha risolto il problema senza che nessuno venisse umiliato di fronte agli altri e il colpevole ha recepito il messaggio.

È vero il contrario. Sono stati TUTTI umiliati, violati nella loro intimità, e puniti. Se rubate, chiudo la stanza, limito la vostra libertà e vi perquisisco con gli occhi chiusi.

Poi per carità, sarà una storiella, mica è detto sia successo per davvero...a me era piaciuta e l'ho postata così, tanto per

Ovvio. Anche a me è piaciuta alla prima lettura. Ci si casca sempre. Però, ad una più attenta lettura quella storia è pura ideologia di qualcosa che non è dato in natura.
2020-06-11 14:09:11
si mi ritrovo anche io in questa opinione.
Ne riflettevo qualche giorno fa con un caso pratico.
se uno dei figli interrompe continuamente l'altro per non farlo parlare... che si fa?
lo dici, lo ripeti, provi ad ignorarlo..
ma poi ad un certo punto è necessario IMPORRE una regola.

Che basti la sola autorità o che serva una sanzione... non si può certo aspettare che il bambino si scontri con la conseguenza delle sue azioni per intervenire.

In sostanza la famiglia è tenuta a simulare il funzionamento della società, per produrre individui in grado di comprendere le conseguenze delle proprie azioni.
L'idea montessoriana spiegata da Barros non va negata, ma va capita ed anche contestualizzata in quel secolo e in quella cultura. Oggi, per fortuna, in Italia i genitori che ragionano come 100 anni fa sono pochi.
2020-06-11 15:25:46
Come capisce il bambino che non deve mettere la mano sul fuoco? Bruciandosi e facendosi male.
Come capisce il bambino che non deve correre con le scarpe slacciate? Cascando e facendosi male.
Come capisce il bambino che non deve parlare mentre mangia? Soffocando e facendosi male.
E così via.


son tutte conseguenze naturali queste.... forse diciamo la solita cosa con parole diverse o forse sono io che mi esprimo male, può essere anche questo :D

premetto che non sono un montessoriano superficiale nè lo sono a prescindere e per tutti gli ambiti e situazioni, ma un pò per lavoro e un pò per interesse personale sono anni che mi sono avvicinato alla tematica e ne apprezzo molti aspetti. Ne faccio uso in parte e ove possibile anche con mio figlio e devo ammettere che da quando ho eliminato l'odiosa catena fai una cosa-premio \ sbagli una cosa-punizione il rapporto e il suo comportamento sociale è migliorato e di molto


esempi di conseguenze naturali:

Scenario 1: è ora di andare al parco e tuo figlio si rifiuta di mettersi le scarpe.
Conseguenza: dovrà sedersi su una panchina con te piuttosto che giocare perché non è sicuro correre al parco giochi senza scarpe.
Scenario 2: tua figlia getta tutto il cibo sul pavimento all’ora di cena.
Conseguenza: non potrà mangiare.
Scenario 3: tuo figlio lascia i suoi giocattoli in giardino nonostante la richiesta di portarli in casa
Conseguenza: piove e uno dei suoi giocattoli preferiti è rovinato e deve essere gettato via.
Scenario 4: un bambino prende in giro la sorella
Conseguenza: la sorella non vuole giocare con lui
Scenario 5: il bambino corre in casa
Conseguenza: una lampada si rompe e occorreranno i soldi che ha messo da parte o la paghetta di molte settimane per ripagarla.


se le conseguenze naturali non esistono o sono troppo lontane nel futuro per essere un deterrente efficace, si possono usare le conseguenze logiche, un qualcosa che siamo noi adulti a dover creare


Ecco alcuni esempi di conseguenze logiche:

Scenario 1: tua figlia dà una spinta ad un bambino nel parco giochi.
Conseguenza: dici a tua figlia che non puoi fidarti di lei se quando gioca da sola rischia di far male ad altre persone. Rimarrà quindi con te finché non sai che quando gioca è calma e al sicuro. Ciò dovrebbe essere spiegato con il tono più neutro possibile in modo da far capire che l’impatto delle sue scelte ha delle conseguenze e chiarendo che il comportamento che ha avuto non è accettabile.
Scenario 2: tuo figlio tratta male i libri della biblioteca che ha portato a casa.
Conseguenza: metti da parte i libri spiegando che se non può prendersene cura non potrà neppure leggerli perché devono essere in buone condizioni quando verranno restituiti alla biblioteca. Se tuo figlio è più grande, potresti anche preferire la conseguenza naturale ovvero fargli strappare le pagine e poi farlo risparmiare per pagare il costo della biblioteca.
Scenario 3: tua figlia sta giocando nel giardino di casa. Le hai chiesto di fare attenzione ai fiori ma lei li sta calpestando.
Conseguenza: le chiedi di entrare. Se non può essere rispettosa del tuo giardino, non potrà neppure giocarci.
Scenario 4: tuo figlio si arrabbia ogni volta che deve lasciare la casa dei suoi amici
Conseguenza: rifiuti il prossimo invito per giocare dagli amici spiegando a tuo figlio che non potrà più andare finché non sarà in grado di giocare con quell’amico e poi al momento di andare via lasciare casa sua con calma.
Scenario 5: il bambino si alza ripetutamente di notte, svegliandoti più volte senza reali motivazioni..
Conseguenza: gli spieghi che al mattino sei troppo stanco per preparare la solita colazione che ama e dovrà ripiegare su qualcosa di più semplice.




secondo me rimane fondamentale far capire la distinzione tra conseguenza naturale\logica degli eventi e meccanismo premio\punizione, il primo aiuterà il bambino ad arrivare prima ad un' autodisciplina, il secondo lo farà solo entrare in un meccanismo a vortice che poi diventerà difficile da sbrogliare con il passare degli anni.
2020-06-11 16:09:54
credo che concordiamo: hai spiegato meglio di me quello che io intendevo dire.
2020-06-11 16:11:43
ma poi ad un certo punto è necessario IMPORRE una regola.


Questa è anche l'idea della Montessori; il punto è che andrebbero evitate, perché non consentono la comprensione della regola ma solo la sua esecuzione comportamentale, punizioni e premiazioni. Lo scopo della Montessori è appunto produrre individui in grado di comprendere le conseguenze delle proprie azioni.
Nel caso specifico che fare? Imporgli il silenzio perché non rispetta le regole di conversazione che in famiglia tutti rispettano o imporgli di andare in camera sua e saltare la cena perché non sta rispettando le regole dello stare a tavola seguite in famiglia è metterlo di fronte alla conseguenza delle sue azioni.
Sono punizioni? Certo, ma non di tipo, diciamo, comportamentista... non creano meri esecutori ma creano le condizioni perché il bambino comprenda da sé il senso e il valore di una regola.

(edited)
2020-06-14 13:06:35
secondo me rimane fondamentale far capire la distinzione tra conseguenza naturale\logica degli eventi e meccanismo premio\punizione, il primo aiuterà il bambino ad arrivare prima ad un' autodisciplina, il secondo lo farà solo entrare in un meccanismo a vortice che poi diventerà difficile da sbrogliare con il passare degli anni.

Credo si stia dicendo tutti la stessa cosa.

Non si educa con la clava. E siamo tutti d'accordo.
Io contesto soltanto l'idea che si educhi con la persuasione della parola. Non funziona così l'essere umano. Crederlo porta a crescere ragazzi disadattati con gravi deficit relazionali.

2020-06-18 23:34:45
2020-06-22 13:01:56