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Subject: Crisi economica

2011-11-28 21:23:11
up vista l'apertura di un nuovo 3d intitolato recessione
2011-11-28 21:47:49
La Federal Reserve (Fed) e le grandi banche americane hanno tenuto nascosti, per oltre due anni, i dettagli del più grande salvataggio nella storia degli Stati Uniti.
Tutto ha inizio alla fine del 2008, quando diversi istituti sull'orlo del fallimento chiesero, e ottennero dalla banca centrale, un maxi-prestito per finanziare le proprie attività: nella sola giornata del 5 dicembre vennero elargiti 1.200 miliardi di dollari, 7.700 complessivamente fino a marzo 2009.
La Fed non comunicò i nomi delle banche beneficiarie (Ben Bernanke spiegò che, se l'avesse fatto, avrebbe gravemente danneggiato quegli istituti); nello stesso tempo, però, queste banche rassicuravano gli investitori sulla solidità dei propri conti.
Nessuno prima d'ora aveva calcolato l'ammontare della cifra guadagnata dalle banche grazie ai tassi sottomercato offerti dalla Fed: si tratta di ben 13 miliardi di dollari.
La scoperta è di Bloomberg che, con l'aiuto di 29 mila documenti della Fed ottenuti grazie al Freedom of information act e dei dettagli di oltre 21 mila transazioni bancarie, ha portato alla luce una delle più grandi truffe finanziarie degli ultimi anni.

Il programma di aiuti imbastito dalla Fed prosperò all'ombra del ben più noto Troubled asset relief program (Tarp), sviluppato dal dipartimento del Tesoro.
Il dipartimento del Tesoro si affidò alle raccomandazioni della Fed per stilare il ranking degli istituti di credito che risultavano abbastanza in salute da poter ottenere i soldi dal Tarp.
Il Tarp nacque con una dotazione di 700 miliardi di dollari all'indomani del crac di Lehman Brothers, nel 2008, quando gli istituti bancari avevano grandi difficoltà nel reperimento di fondi.
Bank of America e Citigroup ricevettero 45 miliardi a testa dal Tarp. Allo stesso tempo, però, intascarono 91 miliardi di dollari la prima e 99,5 la seconda dalla Federal Reserve. «Anche se sulle prime pagine dei giornali c'era il Tesoro, la Fed lavorava dietro le quinte», ha spiegato Sherrill Shaffer economista e docente della University of Wyoming.

Stando ai dati raccolti da Bloomberg, però, i tassi offerti dalla Fed alle banche americane erano vantaggiosi come quelli di nessun altro istituto di credito. Nel dicembre del 2008, per esempio, il tasso ammontava allo 0,01%. Un'inezia.
SEMPRE PIÙ TOO-BIG-TO-FAIL. Ma, grazie all'aiuto della Fed, gli asset dei sei colossi finanziari americani sono cresciuti complessivamente del 39% negli ultimi quattro anni.
Secondo il Bureau of labor statistics, nel 2010 gli impiegati delle Big six hanno ricevuto una retribuzione doppia rispetto alla media dei lavoratori americani. E proprio all'insaputa dei cittadini americani, oltre che dei legislatori, le grandi banche hanno fatto profitti enormi. Bloomberg li ha stimati in 13 miliardi di dollari.

Il dato chiave è quello del margine netto di interesse. Si tratta della differenza tra i ricavi (espressi come la percentuale del totale degli impieghi) e i costi (espressi come la percentuale del capitale e dei depositi contratti dalla banca).
Gerald A. Hanweck, ex economista della Fed, ammette: «Il margine di interesse netto è un metodo accurato per calcolare i profitti che le grandi banche hanno fatto grazie agli aiuti della Fed».
Il risultato? Ipotizzando che i fondi messi a disposizione dalla Fed siano stati interamente reinvestiti, le 190 società beneficiate hanno registrato un profitto complessivo quantificato in 13 miliardi di dollari. Le Big six sono titolari del 23% dei profitti totali (4,8 miliardi), Citigroup in testa (1,8 miliardi).
DANNI INGENTI PER CITTADINI E INVESTITORI. Numeri da capogiro che hanno una molteplice valenza e un comune denominatore: l'inganno. Ai danni dei cittadini, degli investitori e dei legislatori.
I finanziamenti segreti della Fed hanno contribuito a preservare lo status quo che aveva condotto alla crisi. Non solo. Gli istituti soccorsi dalla banca centrale americana sono gli stessi che facevano lobbying contro le nuove regole imposte dal governo a seguito della crisi.
La Fed, adesso, sarà chiamata a fornire spiegazioni ben più convincenti di quelle elargite finora. Carta canta e il Congresso non farà sconti. Mentre il dente degli indignados si farà ancor più avvelenato.

2011-12-01 17:34:39
Finanziamenti: i regali di Natale si pagano a rate



Il 34% degli Italiani ricorrerà ad un prestito per le spese natalizie.


Ftaonline News, Milano, 30 Nov - 11:53
Secondo i calcoli delle due associazioni dei consumatori, Adusbef e Federconsumatori, “Quasi l’80% delle tredicesime di ques’anno verrà ‘mangiato’ da tasse, mutui, bolli, canoni, rimborso di debiti pregressi” e quindi solo il 20% ovvero un quinto sarà “destinato a risparmi, regali, viaggi, consumi alimentari”.

Nonostante ciò gli italiani non hanno intenzione di rinunciare ai regali e pur di affrontare tutte le spese legate al Natale sono disposti a richiedere un prestito.

Secondo un’indagine di Prestiti.it broker online di confronto prestiti, su un campione di oltre mille rispondenti, un italiano su tre è disposto a richiedere un finanziamento per affrontare tutte le spese legate al Natale.

Nel dettaglio

Un italiano su tre è disposto a richiedere un finanziamento per poter fare regali o fare un viaggio in corrispondenza delle feste. In particolare, tra chi ha intenzione di richiedere un finanziamento, il 61% lo farà per comprare i regali di Natale ad amici e parenti (pari al 21% del campione totale), il 30% per potersi permettere la settimana bianca o il viaggio di Natale e il 9% per il cenone di Capodanno.

A quanto ammonta il prestito? Il 54% degli intervistati dichiara di aver bisogno di una cifra superiore ai 2.000 euro; in questo, sono gli uomini ad alzare la media, perché tra le sole donne la percentuale delle “spendaccione” si ferma al 43%. Solo il 6% del campione esaminato punterebbe ad un finanziamento che non superi i 500 euro. Le richieste più alte le ritroviamo agli estremi anagrafici del campione: i più giovani (gli under 25) e i più anziani (over 60) sono i gruppi che hanno intenzione di richiedere più di 2.000 euro. Per quanto riguarda i tempi di restituzione, questi non sono brevi: il 42% del campione finirà di rimborsare il prestito dopo Natale 2013.


In cima alla classifica dei regali per cui gli italiani richiedono un finanziamento ci sono la tecnologia e gli elettrodomestici: la percentuale per entrambe le categorie arriva al 18%. Seguono i prestiti richiesti per acquistare arredamento (13%) e, a sorpresa, per comprare giocattoli (13%).
I più propensi a ricorrere al credito sono i residenti nel Sud Italia: la Campania guida saldamente la classifica, con una percentuale di richieste che arriva al 50%.

non hanno ancora capito un cazzo!!!!
(edited)
2011-12-01 17:56:12
hanno capito, hanno capito. Chidere un finanziamento ora e dire che si restituisce la somma nel 2013 è una gallata visto che nel 2012 finirà il mondo...

e inzio a pensare davvero che finirà il mondo che abbiamo conosciuto
2011-12-01 18:00:35
2011-12-01 18:43:07
Roma, 23 nov. (TMNews) - Torna a lanciare fosche previsioni l'economista Nouriel Robini, che parla di "tempesta perfetta" sull'economia globale: "l'eurozona è in recessione e ora perfino i mercati dei titoli di Stato dei paesi del suo nocciolo duro sono coinvolti" dalla crisi sui debiti, afferma in un messaggio dal suo profilo sul social network Twitter. "A ottobre investimenti e consumi negli Usa sono in calo, le condizioni della Cina sono ai minimi da 32 mesi: è la tempesta perfetta". Intanto in una intervista al portale di Finanza di Yahoo Roubini afferma che con lo stallo delle trattative sui tagli al deficit di bilancio tra repubblicani e democratici, anche gli Usa ricadranno in recessione nel 2012.

d'altronde Roubini è considerato lo iettatore del mondo economico,qualche mese fa parlava di possibile default per l'italia,c'era chi la prendeva sul ridere....
2011-12-01 21:01:56
la fine dell'era cinolex
2011-12-02 12:32:35
quanto c'è da crederci secondo voi?!?!

beppe grillo a la7
2011-12-17 10:53:10
I romani piu' spietati lo hanno soprannominato 'er foca', quelli piu' sensibili 'giocarella'.

Lui si chiama Bizae, e' romeno, ha sessant'anni, e da alcune settimane chiede l'elemosina palleggiando di testa ai semafori vicino alla stazione Termini.

Riesce anche a stoppare la palla con il collo.

Bizae e' in Italia da piu' di un anno.

E' padre di sette figli, cinque femmine e un maschio che gioca a calcio in Romania.

Il suo mestiere era il tornitore ma lo ha perso e per sopravvivere e' stato costretto a scendere in strada per farsi aiutare.

Ama il calcio e cosi' ha deciso di usarlo per strappare un applauso e qualche monetina agli automobilisti che aspettano il verde.

2011-12-17 10:58:11
quanto c'è da crederci secondo voi?!?!
beppe grillo a la7


mi ha colpito questo commento. cose comunque più o meno risapute:

Oggetto: se in EUROPA tutti lo fanno

LO STATO chiede di aumentare l'età
delle pensioni perché in EUROPA tutti
lo fanno.

NOI CHIEDIAMO IN CAMBIO:
w di arrestare tutti i politici
corrotti , di allontanare dai pubblici
uffici tutti quelli condannati in via
definitiva perché in EUROPA tutti lo
fanno, o si dimettono da soli per
evitare imbarazzanti figure.

NOI CHIEDIAMO
w di dimezzare il numero di parlamentari
perche’ in EUROPA nessun paese ha cosi’
tanti politici !!

NOI CHIEDIAMO
w di diminuire in modo drastico gli stipendi
e i privilegi a parlamentari e
senatori, perché in EUROPA nessuno
guadagna come loro.

NOI CHIEDIAMO
w di poter esercitare il “mestiere” di politico al
massimo per 2 legislature come in
EUROPA tutti fanno !!

NOI CHIEDIAMO
w di mettere un tetto massimo all’importo
delle pensioni erogate dallo stato
(anche retroattive), max. 5.000, 00
euro al mese di chiunque, politici e
non, poiche’ in EUROPA nessuno
percepisce 15/20 oppure 37.000,00 euro
al mese di pensione come avviene in
ITALIA

NOI CHIEDIAMO
w di far pagare i medicinali visite specialistiche e cure
mediche ai familiari dei politici
poiche’ in EUROPA nessun familiare dei
politici ne usufruisce come avviene
invece in ITALIA dove con la scusa
dell’immagine vengono addirittura
messi a carico dello stato anche gli
interventi di chirurgia estetica, cure
balneotermali ed elioterapioche dei
familiari dei nostri politici !!

CARI MINISTRI
w non ci paragonate alla
GERMANIA dove non si pagano le
autostrade, i libri di testo per le
scuole sono a carico dello stato sino
al 18° anno d’eta’, il 90 % degli gli
asili e nido sono aziendali e gratuiti
e non ti chiedono 400/450 euro come gli
asili statali italiani !!

IN FRANCIA
w le donne possono evitare di
andare a lavorare part time per
racimolare qualche soldo indispensabile
in famiglia e percepiscono dallo stato
un assegno di 500,00 euro al mese come
casalinghe piu’ altri bonus in base al
numero di figli .

IN FRANCIA
w non pagano le accise sui carburanti delle
campagne di napoleone, noi le paghiamo
ancora per la guerra d’abissinia!!

NOI CHIEDIAMO A VOI POLITICI
che la smettiate di offendere la
nostra intelligenza, il popolo
italiano chiude 1 occhio, a volte 2, un
orecchio e pure l’altro ma la corda
che state tirando da troppo tempo si
sta’ spezzando.
Chi semina vento, raccoglie …..tempesta !!!

SE APPROVI,
PUBBLICA E DIFFONDI QUESTO MESSAGGIO
E CHIEDI AD ALTRI DI FARLO!!!!!

x una miglior lettura copia e incolla non inoltrare.
CHIEDIAMO UN REFERENDUM, RACCOGLIAMO LE FIRME POI TUTTI SUBITO A VOTARE !!!
2011-12-29 17:59:31
(ANSA) - ASTI, 29 DIC -Rapina una farmacia armato di cacciavite per far fronte a debiti e mandare avanti la famiglia, moglie e 3 figli:cosi'Fabrizio Sabatini,42 anni incensurato,imprenditore di recente fallito,ha pensato di trovare soluzione ai problemi. L' uomo ha fatto la rapina con un complice la sera di Natale ma oggi e' stato arrestato dalla polizia:e'accusato aver portato via 2000 euro alla farmacia e di esser poi fuggito.La Polizia l'ha identificato grazie a telecamere e testimonianze: ha subito confessato.

mi sa che di sti casi ce ne saranno sempre più!
2011-12-29 19:29:52
temo anche io :(
2012-01-02 18:37:52
Si è suicidato l'ultimo giorno del 2011, all'età di 47 anni, l'imprenditore catanese Roberto Manganaro, a capo, assieme al fratello Giuseppe, di un'azienda che da trent'anni si occupa della vendita di moto. Recentemente i due rivenditori erano diventati concessionari per la Honda a Catania. Manganaro ha ingerito barbiturici e si è impiccato. Da quando emerge pare che fosse depresso per una crisi che aveva toccato la sua azienda, tanto che dopo avere fatto ricorso ai part-time, negli ultimi mesi era stato costretto a licenziare. Una decisione che lo aveva molto provato anche per il forte legame che aveva con tutti i suoi dipendenti e che lui considerava come figli della stessa famiglia. Nell'ultimo anno il fatturato di Manganaro era drasticamente scesa a un terzo.


2012-01-02 18:44:41
TREVISO - La crisi grava anche sui portafogli dei parrocchiani, e così, per scarsità di offerte, una chiesa del trevigiano si trova costretta a chiudere i battenti per l'inverno e a riaprire a Pasqua o, comunque, quando farà più caldo. Lo ha deciso il parroco di Fontanelle di Treviso, don Stefano Taffarel, comunicandolo ai fedeli prima di Natale. L'annuncio è stato anche pubblicato nel foglietto parrocchiale. Le offerte - riferisce la 'Tribuna di Treviso', non consentono infatti al parroco di pagare le spese per l'elettricità e il riscaldamento della Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, e così l'edificio religioso aprirà in inverno solo in occasioni di funerali e feste particolari. Nel frattempo le celebrazioni verranno spostate in una chiesa più piccola, in centro a Fontenelle, che date le dimensioni richiede costi più bassi per il riscaldamento.

2012-01-03 12:25:53
Il primo gennaio le fonti del ministero per lo Sviluppo hanno parlato di aziende in difficoltà per un totale di 300 mila posti di lavoro e riconfermato che i tavoli aperti al ministero sono ancora 230 circa. Ora ci si chiede chi saranno i primi a essere sacrificati?
Circa 40 mila i lavoratori che potranno trovarsi subito senza un lavoro, risultato dell'aumento del tasso di disoccupazione (che è destinato a salire al 9%) e della probabile attenuazione del reintegro delle persone in cassa integrazione. Sono infatti croniche le difficoltà strutturali di numerose aziende che ancora non hanno trovato una soluzione e che vanno ad aggiungersi alle recenti crisi dovute alla diminuzione della domanda interna e alla sovracapacità di offerta di alcuni settori.
Nel 2011 un miliardo di ore di cassa integrazione hanno interessato circa 500 mila lavoratori; secondo le stime della Cgil sono 10 mila le aziende attualmente in crisi. Molte di queste sono note da tempo e hanno ancora gli stessi protagonisti: i cassintegrati Vinyls, quelli Agile-Eutelia, i dipendenti Golden Lady di Gissi, le donne di Omsa Faenza e della Tacconi Sud di Latina, gli operai Fiat, i ferrovieri dei Treni Notte, i lavoratori della Jabil e di Fincantieri, i cassintegrati Rdb, i lavoratori licenziati sotto Natale dei Cantieri Navali di Trapani, quelli della Pansac, e i cassintegrati Rockwool.

2012-01-05 14:50:53
http://www.corriere.it/economia/12_gennaio_05/disoccupazione-istat-borsa_f8fb086c-377c-11e1-8a56-e1065941ff6d.shtml

tecnicamente è recessione. forse il corriere si dimentica di chiarire questo punto.
cioè l'aumento dell'inflazione con calo di occupazione non è stagflazione, non è crisi è recessione pura.
in pratica nessuno lo dice, ma (secondo gli indici) ci siamo dentro.
l'inflazione trainata dalle materie prime (petrolio e gas in primis), la disoccupazione cresce a causa della discesa di potere d'acquisto che fa chiudere le aziende (detto inn parole povere).
aspettiamoci altro e ancora.