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Subject: Crisi economica
Opinione personale, quindi fallibile
Inizio a vedere qualche scricchiolio nel mercato della casa/affitto/mutuo. Persone che stanno abbassando drasticamente le pretese per vendere la loro casa, perchè non trovano acquirenti o affittuari.
Inoltre nel centro logistico di un grosso supermercato della zona (fascia prezzo medio-alta), si sono ritrovati con magazzini pieni oltre le stime e camion fermi, perchè molti prodotti non sono usciti dagli scaffali.
Feedback?
È una sensazione zonale (campione troppo piccolo) oppure il meccanismo si sta inceppando?
Inizio a vedere qualche scricchiolio nel mercato della casa/affitto/mutuo. Persone che stanno abbassando drasticamente le pretese per vendere la loro casa, perchè non trovano acquirenti o affittuari.
Inoltre nel centro logistico di un grosso supermercato della zona (fascia prezzo medio-alta), si sono ritrovati con magazzini pieni oltre le stime e camion fermi, perchè molti prodotti non sono usciti dagli scaffali.
Feedback?
È una sensazione zonale (campione troppo piccolo) oppure il meccanismo si sta inceppando?
https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/01/11/decimo-calo-mensile-consecutivo-per-la-produzione-industriale-novembre-si-chiude-con-un-31-su-base-annua/7406784/
Decimo calo mensile consecutivo per la produzione industriale italiana in novembre. Rispetto allo stesso mese del 2022 la flessione è del 3,1%. Segno meno anche rispetto ad ottobre 2023, il dato congiunturale segna un arretramento dell’1,5%. Lo rileva l’Istat precisando che nella media del trimestre settembre-novembre si registra una diminuzione del livello della produzione dello 0,8% rispetto ai tre mesi precedenti. Nel confronto su base annua, novembre è stato particolarmente negativo per il comparto del legno (- 12,7%) e per il tessile e abbigliamento (- 9,3%). Giù anche l’elettronica (- 4,9%), la chimica (- 2,6%) e gli alimentari (- 1,8%). Si salva la meccanica (+ 0,8%), crescono con più decisione i mezzi di trasporto (+ 2,1%). Nel confronto rispetto ad ottobre segno più soltanto per meccanica e tessile/abbigliamento.
Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori sottolinea come “il Paese continua ad arretrare. Non c’è un solo comparto che si salvi su base congiunturale e i beni di consumo sono secondi per flessione solo all’energia con un -1,8%. Insomma, le nostre industrie vanno sempre peggio”.
Decimo calo mensile consecutivo per la produzione industriale italiana in novembre. Rispetto allo stesso mese del 2022 la flessione è del 3,1%. Segno meno anche rispetto ad ottobre 2023, il dato congiunturale segna un arretramento dell’1,5%. Lo rileva l’Istat precisando che nella media del trimestre settembre-novembre si registra una diminuzione del livello della produzione dello 0,8% rispetto ai tre mesi precedenti. Nel confronto su base annua, novembre è stato particolarmente negativo per il comparto del legno (- 12,7%) e per il tessile e abbigliamento (- 9,3%). Giù anche l’elettronica (- 4,9%), la chimica (- 2,6%) e gli alimentari (- 1,8%). Si salva la meccanica (+ 0,8%), crescono con più decisione i mezzi di trasporto (+ 2,1%). Nel confronto rispetto ad ottobre segno più soltanto per meccanica e tessile/abbigliamento.
Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori sottolinea come “il Paese continua ad arretrare. Non c’è un solo comparto che si salvi su base congiunturale e i beni di consumo sono secondi per flessione solo all’energia con un -1,8%. Insomma, le nostre industrie vanno sempre peggio”.
Niente male Michael Hudson, i vampiri stanno distruggendo l'occidente!
“Al posto degli uomini abbiamo sostituito i numeri e alla compassione nei confronti delle sofferenze umane abbiamo sostituito l'assillo dei riequilibri contabili.”
Federico Caffè
Federico Caffè