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Subject: Crisi economica

2024-09-10 18:23:14
Lo metto qui

2024-09-10 18:30:07
Potrebbe andare peggio...

2024-09-10 18:39:30
Ma come, Giorgia dice che stiamo assistendo al nuovo miracolo economico italiano
2024-09-10 20:52:02
al netto delle boutade di Meloni e co. che sono indistinguibili dai precedenti governi da questo pdv.. la produzione industriale è condannata a prescindere dal governo in carica!
2024-09-10 21:48:55
Freni difettosi? :D ah..non sono solo dei coglioni che hanno puntato su elettrico e ibrido?
2024-09-10 21:51:37
Ci stanno apparecchiando una bella montagna di cacca da mangiare. E ci diranno pure che è buona...nessuno sa però se ci verrà servita a colazione, pranzo o cena.

Mi divertirò a vedere influencer e gamer di sta minchia leccare l'asfalto e andare a elemosinare un posto da mulettista o netturbino
2024-09-13 07:50:37
BCE e FED annunciano quasi in concomitanza un "ciclo di tagli dei tassi di interesse"

Le ultime volte: 2001-2003 e 2007-2009

Andrà tutto bene (cit)
2024-09-13 10:14:16
c'è già la crisi in atto e non riescono a combattere l'inflazione.

Per la salute del continente avrebbero dovuto tagliare i tassi 2 anni fa, ma la Germania e i satelliti preferivano combattere la malefica inflazione (senza successo) piuttosto di combattere la crisi.

In germania e olanda in particolare c'è un tema mostruoso di scarsa comprensione delle dinamiche economiche. Significative le reazioni al piano Draghi, nel leggere la parola "debito comune".. d'altra parte debito in tedesco si dice con la stessa parola di "colpa"...
2024-09-13 13:21:31
2024-09-13 14:37:41
Sul tema sarei più laico, il credito (e la sua altra faccia: il debito) sono strumenti o meccanismi se si vuole, che nascono per soddisfare delle esigenze.
Per fare l'esempio classico: chi ha idee, ma non capitali trova finanziamento in chi ha capitali e entrambi beneficiano dal rapporto di credito.
Questo è uno dei più grandi motori economici della crescita della storia dell'uomo.

Come tutte le tecnologie sociali anche questa è (deve essere) regolata dalla politica per soddisfare le esigenze individuali E COLLETTIVE.
Quindi il vero tema è: quali sono le finalità che riteniamo di dover connettere alle norme sul credito? Come si possono raggiungere? .. e così via.

Naturalmente un dibattito di questa natura non esiste sul piano della comunicazione pubblica perchè la risposta (democratica) potrebbe non coincidere con gli interessi di chi manovra i capitali (e quindi gli stati). Questo probabilmente è il vero nocciolo della questione politica da risolvere.
Con la fine dell'impero romano abbiamo imparato che non è prudente lasciare che si formino eserciti privati.. forse con la fine delle democrazie occidentali impareremo che non è prudente lasciare che si formino banche private.
2024-09-13 14:51:37
Potevi anche fare un copiaincolla tra una spiaggia con le palme e l'altra

«Austerità» è stata la parola d’ordine che ha prevalso nelle politiche economiche europee degli ultimi anni guidate dal «modello tedesco», promotore di una visione «colpevolizzante» dei paesi indebitati. Ma cos'è il debito? Uno strumento della governance globale. Il debito generalizzato non è altro che la manifestazione di una forma di potere capillare, non solo coercitivo e repressivo, fondato su un sistema di esclusione in cui Stato e mercato sono coimplicati. «L’indebitamento non è semplicemente una condizione da emendare. È uno stato che viene continuamente riprodotto e alimentato perché è ciò su cui è possibile investire unicamente oggi. Un debito infinito che proviene da forme ossessive di consumo». La questione del debito è sempre più di scottante attualità. Elettra Stimilli intende mettere a nudo i nodi teorici contenuti nella relazione semantica tra “debito” e “colpa”, attraverso un confronto con i più recenti studi sul debito. Seguendo la scia di ricerche già note – come quella classica di Max Weber o quella più recente di Michel Foucault – e ritornando sulle profetiche parole di un frammento di Walter Benjamin sul capitalismo come «culto indebitante», questo lavoro intende collocare il problema del debito in un contesto più articolato rispetto a quello strettamente tecnico della scienza economica, nel tentativo di condurre un’indagine in cui l’economia riacquisti il respiro più ampio che le spetta. Le forme di consumo illimitato basate sull’indebitamento privato sono diventate per lungo tempo il motore principale dell’economia americana, e non solo. Dal 2009, quando la crisi aveva ormai chiaramente coinvolto l’economia globale, si è poi assistito a una progressiva e gigantesca trasformazione: i problemi inizialmente legati a un inedito aumento del debito privato hanno coinvolto il debito pubblico di molti paesi economicamente avanzati. Fino ad arrivare ai debiti sovrani, l’ultimo stadio della “militarizzazione del capitalismo”. Se una forma di indebitamento planetario risulta alla base degli ingranaggi dell’economia mondiale, vale allora la pena chiedersi che cosa è in gioco in essa e perché la figura centrale che emerge ai nostri giorni è diventata quella del debito come colpa. Secondo l’autrice il paradigma del debito non è altro che un sistema in cui le soggettività vengono totalmente coinvolte: un dispositivo attraverso cui si esercita il potere neoliberista. La finanziarizzazione della vita quotidiana, ovvero la “democratizzazione” del credito, ha prodotto uno stato di indebitamento generalizzato che non è altro che il segno più evidente della violenza perpetrata da un sistema di potere e di esclusione. Ognuno è diventato “imprenditore di sé”, sia come lavoratore - o “risorsa umana” - sia come consumatore, diventando, così, debitore all’interno di un sistema che alimenta il potere assoluto del mercato. Il capitalismo è un culto che non consente espiazione, bensì produce colpa e debito (WALTER BENJAMIN 1921)
2024-09-13 15:39:29
Sul tema sarei più laico

Ah concordo; sul tema economico ne so quanto Mazzucco sulla Luna ma la questione ha una storia "filosofica" che invece ho studiato e che contiene aspetti interessanti, che forse aiutano a comprendere da dove arrivano certi riflessi condizionati nell'interpretazione della realtà economica.
Non più di questo però, almeno questa è la mia idea; non credo che sociologia e filosofia "comprendano" del tutto il capitalismo per via della componente morale presente
2024-09-13 15:40:58
Eh, appunto, ho linkato perché è interessante ma non è che lo condivida del tutto.
2024-09-14 19:22:23
2024-09-14 19:57:59
eh, ma continuiamo a buttare tutti i soldi nelle guerre...
2024-09-14 20:12:57
Se anche la Germania accetta questo destino, è finita amici miei.