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Subject: Crisi economica
Drag perdonami ma continuare a ragionare del vecchio trombatore non ha più senso ... incominciamo a sputtanare i comuni .... denunciamo le cose che non funzionano....i consigli di frazione devono denunciare ... in italia abbiamo un potere e non ce ne rendiamo conto...
abbiamo ancora il diritto di parola ....se non nelle piazze ..almeno lo abbiamo in rete !!!
dobbiamo organizzarci !!
(edited)
abbiamo ancora il diritto di parola ....se non nelle piazze ..almeno lo abbiamo in rete !!!
dobbiamo organizzarci !!
(edited)
Vedi appunto quello che sto dicendo io...è facile lamentarsi senza fare nulla nel concreto: rispetto al recente passato non è cambiato nulla, siamo sempre nella stessa situazione di merda, e questo perché siamo un popolo che se ne fotte, basta che faccio i fatti miei sto bene così. E' la cultura che deve cambiare, da cui l'invito a reagire attivamente e non passivamente (lamentarsi non serve a nulla). Per questo quoto quel che dici.
felix ma che discorso è?!
Secondo te i tuoi e i miei genitori non si sono fatti il culo per 35 anni al lavoro versando i contributi mese per mese?
poi non so la situazione dei tuoi, ma mio padre è partito a 17 anni dalla ciociaria per fare un concorso alle ferrovie (poi ha preso tutt'altre strade), mia mamma si è fatta le scuole tecniche e a 16 anni lavorarva già 8 ore al giorno.
Come fai a incolpare chi il culo se l'è fatto e a non capire che la colpa è di chi ha posto delle regole stupide, sbagliate, comode per loro (chi governa e governava).
Anche chi è andato in pensione con le baby pensioni, cosa aberrante, ma la colpa è di chi gliel'ha permesso o pensi che queste persone dovessero fare i conti in tasca all'inps e poi decidere di continuare a lavorare, pur potendo smettere, per il presunto bene futuro del paese?
Dai su, non facciamoci prendere per il culo da chi vuole mettere giovani contro vecchi, sud contro nord, neri contro bianchi.
Tentano di spostare il rancore verso altri obiettivi, perhé l'unico vero obiettivo dovrebbero essere loro: la classe politica e dirigente.
Secondo te i tuoi e i miei genitori non si sono fatti il culo per 35 anni al lavoro versando i contributi mese per mese?
poi non so la situazione dei tuoi, ma mio padre è partito a 17 anni dalla ciociaria per fare un concorso alle ferrovie (poi ha preso tutt'altre strade), mia mamma si è fatta le scuole tecniche e a 16 anni lavorarva già 8 ore al giorno.
Come fai a incolpare chi il culo se l'è fatto e a non capire che la colpa è di chi ha posto delle regole stupide, sbagliate, comode per loro (chi governa e governava).
Anche chi è andato in pensione con le baby pensioni, cosa aberrante, ma la colpa è di chi gliel'ha permesso o pensi che queste persone dovessero fare i conti in tasca all'inps e poi decidere di continuare a lavorare, pur potendo smettere, per il presunto bene futuro del paese?
Dai su, non facciamoci prendere per il culo da chi vuole mettere giovani contro vecchi, sud contro nord, neri contro bianchi.
Tentano di spostare il rancore verso altri obiettivi, perhé l'unico vero obiettivo dovrebbero essere loro: la classe politica e dirigente.
iniziamo a seconda delle competenze a muoverci in una direzione...quello dello sviluppo e denunciamo e opponiamoci a chi non interessa il nostro bene !!
vi ho fatto l'esempio di questo incompetente che non sapeva la differenza tra wifi e wireless....e così sono andato a proporlo ad un altro comune il quale si è preso tempo per decidere...come vedi nel mio piccolo ho cercato di trovare del terreno fertile ...e così quando il comune limitrofo avrà dei vantaggi...all ARCH. incompetente forse verrà a mente la differenza !! :)
(edited)
vi ho fatto l'esempio di questo incompetente che non sapeva la differenza tra wifi e wireless....e così sono andato a proporlo ad un altro comune il quale si è preso tempo per decidere...come vedi nel mio piccolo ho cercato di trovare del terreno fertile ...e così quando il comune limitrofo avrà dei vantaggi...all ARCH. incompetente forse verrà a mente la differenza !! :)
(edited)
sarà quel che volete...ma a me sembra tanto una mossa sotto coperta della politica per arrivare a mettere i figli contro i padri
uno che si fa 40 +1 anni di lavoro partendo da 16 anni in fonderia a ciclo continuo notte, natale e pasqua merita di andare in pensione quando gli spetta e non tirandogliela avanti per anni
uno che si fa 40 +1 anni di lavoro partendo da 16 anni in fonderia a ciclo continuo notte, natale e pasqua merita di andare in pensione quando gli spetta e non tirandogliela avanti per anni
in Sicilia non paga più nessuno... quando va bene si parla di arretrati di un anno o giù di lì.. se continua così presto tenderemo a zone meno provate.
comunque la butto lì... indipendentemente dal colore, non mi interessa, io per una marcetta ci sono.
;-)
comunque la butto lì... indipendentemente dal colore, non mi interessa, io per una marcetta ci sono.
;-)
felix ma che discorso è?!
Non so se conosci la storia economica di questo paese.
Il debito pubblico attuale è stato alimentato nei decenni dalle politiche clientelari dell'era pentapartito/andreotti ecc e dal malcostume italiano stratificato negli anni e nei decenni di "fottere" lo stato, con false malattie, assenteismo e simili; sfruttamento del posto di lavoro per telefonate private e fotocopie (dico una o due cose a caso, ma sono decine). E di questo sono stati colpevoli tutti, dai vertici fino all'ultimo usciere. Il mio dire padri, madri e zii non si riferisce ai casi singoli, non conosco tuo padre e tua madre quindi certo non posso sapere il mazzo che si son fatti.
Quello di cui però sono certo, che quella generazione, nel complesso, ha contribuito con il malcostume del tempo a sfondare il debito pubblico ed ora eccoci qua.
E ci sta poco da discutere su questo punto.
(edited)
Non so se conosci la storia economica di questo paese.
Il debito pubblico attuale è stato alimentato nei decenni dalle politiche clientelari dell'era pentapartito/andreotti ecc e dal malcostume italiano stratificato negli anni e nei decenni di "fottere" lo stato, con false malattie, assenteismo e simili; sfruttamento del posto di lavoro per telefonate private e fotocopie (dico una o due cose a caso, ma sono decine). E di questo sono stati colpevoli tutti, dai vertici fino all'ultimo usciere. Il mio dire padri, madri e zii non si riferisce ai casi singoli, non conosco tuo padre e tua madre quindi certo non posso sapere il mazzo che si son fatti.
Quello di cui però sono certo, che quella generazione, nel complesso, ha contribuito con il malcostume del tempo a sfondare il debito pubblico ed ora eccoci qua.
E ci sta poco da discutere su questo punto.
(edited)
vi giro una mail che mi è arrivata:
SABATO 15 OTTOBRE GIORNATA EUROPEA
DELL'INDIGNAZIONE POPOLARE
A ROMA UN MILIONE DI INDIGNATI AL PARLAMENTO
LA CRISI DEGLI ASINI
Un uomo in giacca e cravatta è apparso un giorno in un villaggio.
In piedi su una cassetta della frutta, gridò a chi passava che
avrebbe comprato a 100 in contanti ogni asino che gli sarebbe
stato offerto.
I contadini erano effettivamente un po' sorpresi, ma il prezzo
era alto e quelli che accettarono tornarono a casa con il portafoglio
gonfio, felici come una pasqua.
L'uomo venne anche il giorno dopo e questa volta offrì 150 per asino,
e di nuovo tante persone gli vendettero i propri animali.
Il giorno seguente, offrì 300 a quelli che non avevano ancora venduto
gli ultimi asini del villaggio.
Vedendo che non ne rimaneva nessuno, annunciò che avrebbe comprato
asini a 500 la settimana successiva e se ne andò dal villaggio.
Il giorno dopo affidò al suo socio la mandria che aveva appena
acquistato e lo inviò nello stesso villaggio con l'ordine di
vendere le bestie 400 l'una.
Vedendo la possibilità di realizzare un utile di 100 , la settimana
successiva tutti gli abitanti del villaggio acquistarono asini a
quattro volte il prezzo al quale li avevano venduti e, per far ciò,
si indebitarono con la banca.
Come era prevedibile, i due uomini d'affari andarono in vacanza in
un paradiso fiscale con i soldi guadagnati e tutti gli abitanti del
villaggio rimasero con asini senza valore e debiti fino a sopra i
capelli.
Gli sfortunati provarono invano a vendere gli asini per rimborsare i
prestiti. Il corso dell'asino era crollato. Gli animali furono
sequestrati ed affittati ai loro precedenti proprietari dal banchiere.
Nonostante ciò il banchiere andò a piangere dal sindaco, spiegando che
se non recuperava i propri fondi, sarebbe stato rovinato e avrebbe
dovuto esigere il rimborso immediato di tutti i prestiti fatti al
Comune.
Per evitare questo disastro, il sindaco, invece di dare i soldi agli
abitanti del villaggio perché pagassero i propri debiti, diede i soldi
al banchiere (che era, guarda caso, suo caro amico).
Eppure quest'ultimo, dopo aver rimpinguato la tesoreria, non cancellò
i debiti degli abitanti del villaggio né quelli del Comune e così
tutti continuarono a rimanere immersi nei debiti.
Vedendo il proprio disavanzo sul punto di essere declassato e preso
alla gola dai tassi di interesse, il Comune chiese l'aiuto dei villaggi
vicini, ma questi risposero che non avrebbero potuto aiutarlo in nessun
modo poiché avevano vissuto la medesima disgrazia
Su consiglio disinteressato del banchiere, tutti decisero di tagliare
le spese: meno soldi per le scuole, per i servizi sociali, per le
strade, per la sanità. Venne innalzata l'età di pensionamento e
licenziati tanti dipendenti pubblici, abbassarono i salari e al
contempo le tasse furono aumentate.
Dicevano che era inevitabile e promisero di moralizzare questo
scandaloso commercio di asini.
Questa triste storia diventa più gustosa quando si scopre che il
banchiere e i due truffatori sono fratelli e vivono insieme su
un'isola delle Bermuda, acquistata con il sudore della fronte.
Noi li chiamiamo fratelli Mercato.
Molto generosamente, hanno promesso di finanziare la campagna
elettorale del sindaco uscente.
Questa storia non è finita perché non sappiamo cosa fecero gli
abitanti del villaggio.
E voi, cosa fareste al posto loro?
Che cosa farete?
Se questa storia vi ricorda qualcosa, ritroviamoci tutti nelle
strade delle nostre città e dei nostri villaggi Sabato 15
ottobre 2011 (Giornata internazionale degli indignati) e fate
circolare questa storiella.
SABATO 15 OTTOBRE GIORNATA EUROPEA
DELL'INDIGNAZIONE POPOLARE
A ROMA UN MILIONE DI INDIGNATI AL PARLAMENTO
LA CRISI DEGLI ASINI
Un uomo in giacca e cravatta è apparso un giorno in un villaggio.
In piedi su una cassetta della frutta, gridò a chi passava che
avrebbe comprato a 100 in contanti ogni asino che gli sarebbe
stato offerto.
I contadini erano effettivamente un po' sorpresi, ma il prezzo
era alto e quelli che accettarono tornarono a casa con il portafoglio
gonfio, felici come una pasqua.
L'uomo venne anche il giorno dopo e questa volta offrì 150 per asino,
e di nuovo tante persone gli vendettero i propri animali.
Il giorno seguente, offrì 300 a quelli che non avevano ancora venduto
gli ultimi asini del villaggio.
Vedendo che non ne rimaneva nessuno, annunciò che avrebbe comprato
asini a 500 la settimana successiva e se ne andò dal villaggio.
Il giorno dopo affidò al suo socio la mandria che aveva appena
acquistato e lo inviò nello stesso villaggio con l'ordine di
vendere le bestie 400 l'una.
Vedendo la possibilità di realizzare un utile di 100 , la settimana
successiva tutti gli abitanti del villaggio acquistarono asini a
quattro volte il prezzo al quale li avevano venduti e, per far ciò,
si indebitarono con la banca.
Come era prevedibile, i due uomini d'affari andarono in vacanza in
un paradiso fiscale con i soldi guadagnati e tutti gli abitanti del
villaggio rimasero con asini senza valore e debiti fino a sopra i
capelli.
Gli sfortunati provarono invano a vendere gli asini per rimborsare i
prestiti. Il corso dell'asino era crollato. Gli animali furono
sequestrati ed affittati ai loro precedenti proprietari dal banchiere.
Nonostante ciò il banchiere andò a piangere dal sindaco, spiegando che
se non recuperava i propri fondi, sarebbe stato rovinato e avrebbe
dovuto esigere il rimborso immediato di tutti i prestiti fatti al
Comune.
Per evitare questo disastro, il sindaco, invece di dare i soldi agli
abitanti del villaggio perché pagassero i propri debiti, diede i soldi
al banchiere (che era, guarda caso, suo caro amico).
Eppure quest'ultimo, dopo aver rimpinguato la tesoreria, non cancellò
i debiti degli abitanti del villaggio né quelli del Comune e così
tutti continuarono a rimanere immersi nei debiti.
Vedendo il proprio disavanzo sul punto di essere declassato e preso
alla gola dai tassi di interesse, il Comune chiese l'aiuto dei villaggi
vicini, ma questi risposero che non avrebbero potuto aiutarlo in nessun
modo poiché avevano vissuto la medesima disgrazia
Su consiglio disinteressato del banchiere, tutti decisero di tagliare
le spese: meno soldi per le scuole, per i servizi sociali, per le
strade, per la sanità. Venne innalzata l'età di pensionamento e
licenziati tanti dipendenti pubblici, abbassarono i salari e al
contempo le tasse furono aumentate.
Dicevano che era inevitabile e promisero di moralizzare questo
scandaloso commercio di asini.
Questa triste storia diventa più gustosa quando si scopre che il
banchiere e i due truffatori sono fratelli e vivono insieme su
un'isola delle Bermuda, acquistata con il sudore della fronte.
Noi li chiamiamo fratelli Mercato.
Molto generosamente, hanno promesso di finanziare la campagna
elettorale del sindaco uscente.
Questa storia non è finita perché non sappiamo cosa fecero gli
abitanti del villaggio.
E voi, cosa fareste al posto loro?
Che cosa farete?
Se questa storia vi ricorda qualcosa, ritroviamoci tutti nelle
strade delle nostre città e dei nostri villaggi Sabato 15
ottobre 2011 (Giornata internazionale degli indignati) e fate
circolare questa storiella.
Non so se conosci la storia economica di questo paese.
macché
Non so se conosci la storia economica di questo paese.
Il debito pubblico attuale è stato alimentato nei decenni dalle politiche clientelari dell'era pentapartito/andreotti ecc e dal malcostume italiano stratificato negli anni e nei decenni di "fottere" lo stato, con false malattie, assenteismo e simili; sfruttamento del posto di lavoro per telefonate private e fotocopie (dico una o due cose a caso, ma sono decine). E di questo sono stati colpevoli tutti, dai vertici fino all'ultimo usciere. Il mio dire padri, madri e zii non si riferisce ai casi singoli, non conosco tuo padre e tua madre quindi certo non posso sapere il mazzo che si son fatti.
Quello di cui però sono certo, che quella generazione, nel complesso, ha contribuito con il malcostume del tempo a sfondare il debito pubblico ed ora eccoci qua.
E ci sta poco da discutere su questo punto.
ci sta da discutere eccome se prendi un problema generalizzandolo qualunquisticamente a un'intera generazione. In questo modo, tutti colpevoli e nessuno colpevole.
Invece no, in quella generazione ci sono tanti colpevoli e molti che invece non hanno fatto altro che lavorare e fare il loro dovere. ci sono anche quelli che hanno lottato per lo statuto dei lavoratoti ad esempio, o per il divorzio, o quelli che hanno pagato 35 anni di contributi prima di andare in pensione grazie al loro lavoro, anche quelli che nel 92 lanciavano le monerine ai craxi. ci sono quelli che hanno cominciato a lavorare in fabbrica o in cascina a 16 anni.
Una generazione non può essere colpevolizzata o assolta così, con uno schiocco di dita, perchè noi stiamo messi peggio.
Se poi ti riferisci a un sistema economico, politico, amministrativo altamente disfunzionale allora è un altro discorso, ma non è colpa di "quella generazione" anche perchè i miei non credo che avessero gli strumenti per calcolare se con il loro lavoro di 8 ore lun-ven stavano affossando il sistema pubblico o meno.
E' colpa di buona parte di quella classe politica, di chi ha governato e ha chiuso gli occhi di fronte all'evidenza di un sistema insostenibile a lungo periodo, di sindacati che per aumentare il numero di tesserati non si sono preoccupati dell'impatto delle loro richieste sul sistema economico, delle opposizioni che fino al patatrac non hanno quasi mai (tranne rare eccezioni) fatto notare l'insosenibiità di uno stato non sociale ma in certe regioni o zone paternalistico.
Cominciamo a indicare chi ha fatto i danni veri, se no se dobbiamo incolpare il primo capro espiatorio che i veri colpevoli ci danno in pasto per difendersi, ci ritroviamo al punto di prima.
macché
Non so se conosci la storia economica di questo paese.
Il debito pubblico attuale è stato alimentato nei decenni dalle politiche clientelari dell'era pentapartito/andreotti ecc e dal malcostume italiano stratificato negli anni e nei decenni di "fottere" lo stato, con false malattie, assenteismo e simili; sfruttamento del posto di lavoro per telefonate private e fotocopie (dico una o due cose a caso, ma sono decine). E di questo sono stati colpevoli tutti, dai vertici fino all'ultimo usciere. Il mio dire padri, madri e zii non si riferisce ai casi singoli, non conosco tuo padre e tua madre quindi certo non posso sapere il mazzo che si son fatti.
Quello di cui però sono certo, che quella generazione, nel complesso, ha contribuito con il malcostume del tempo a sfondare il debito pubblico ed ora eccoci qua.
E ci sta poco da discutere su questo punto.
ci sta da discutere eccome se prendi un problema generalizzandolo qualunquisticamente a un'intera generazione. In questo modo, tutti colpevoli e nessuno colpevole.
Invece no, in quella generazione ci sono tanti colpevoli e molti che invece non hanno fatto altro che lavorare e fare il loro dovere. ci sono anche quelli che hanno lottato per lo statuto dei lavoratoti ad esempio, o per il divorzio, o quelli che hanno pagato 35 anni di contributi prima di andare in pensione grazie al loro lavoro, anche quelli che nel 92 lanciavano le monerine ai craxi. ci sono quelli che hanno cominciato a lavorare in fabbrica o in cascina a 16 anni.
Una generazione non può essere colpevolizzata o assolta così, con uno schiocco di dita, perchè noi stiamo messi peggio.
Se poi ti riferisci a un sistema economico, politico, amministrativo altamente disfunzionale allora è un altro discorso, ma non è colpa di "quella generazione" anche perchè i miei non credo che avessero gli strumenti per calcolare se con il loro lavoro di 8 ore lun-ven stavano affossando il sistema pubblico o meno.
E' colpa di buona parte di quella classe politica, di chi ha governato e ha chiuso gli occhi di fronte all'evidenza di un sistema insostenibile a lungo periodo, di sindacati che per aumentare il numero di tesserati non si sono preoccupati dell'impatto delle loro richieste sul sistema economico, delle opposizioni che fino al patatrac non hanno quasi mai (tranne rare eccezioni) fatto notare l'insosenibiità di uno stato non sociale ma in certe regioni o zone paternalistico.
Cominciamo a indicare chi ha fatto i danni veri, se no se dobbiamo incolpare il primo capro espiatorio che i veri colpevoli ci danno in pasto per difendersi, ci ritroviamo al punto di prima.
dare le colpe a che serve?
serve fare squadra, ma questo non è roba da italiani, nel nostro DNA non c'è. Siamo l'Italia dei mille feudi, dei campanilismi ecc ecc
ma tranquilli, l'Europa e le banche ci salveranno
serve fare squadra, ma questo non è roba da italiani, nel nostro DNA non c'è. Siamo l'Italia dei mille feudi, dei campanilismi ecc ecc
ma tranquilli, l'Europa e le banche ci salveranno
io penso che nel nostro dna ci sia proprio il gene di "dare le colpe", che non serve a fare squadra, magari fosse.
Al limite serve a creare "squadre" contrapposte che strillano una addosso all'altra, addossandosi reciprocamente delle responsabilità che dovrebbero riguardare tutti.
E' la logica della deresponsabilizzazione, del "non è compito mio", del "mal comune mezzo gaudio".
E' la logica che ci sta facendo sprofondare nel baratro.
Al limite serve a creare "squadre" contrapposte che strillano una addosso all'altra, addossandosi reciprocamente delle responsabilità che dovrebbero riguardare tutti.
E' la logica della deresponsabilizzazione, del "non è compito mio", del "mal comune mezzo gaudio".
E' la logica che ci sta facendo sprofondare nel baratro.
l'italia è stata creata 150anni fa per rimpinguare le casse vuote dei savoia con i soldi dei borboni;ecco perchè c'è stata l'unita d'italia....ci portiamo un debito in bilancio che è vecchio di un centinaio di anni,chi è stato e chi è al potere fa sempre parte della solita cricca e chi si avvicina al mondo politico e finanziario a livelli alti fa compromessi con il "diavolo",logicamente tutte le potenze che stanno nelle varie stanze del potere sono colluse,non c'è bene che tenga...in Italia ci portiamo il marcio da millenni...il marcio che arriva direttamente dall'impero romano che già allora costruiva facendo debiti,progettava facendo debiti ingrossava le fila dell'esercito chiamando mercenari....
in calabria e in sicilia e in campania,ma non solo in queste regioni,si ripropongono malesseri ciclici che non avranno MAI tregua,politica insieme a società per delinquere.....
sono disfattista,ma non credo che riusciremo a cambiare qualcosa in italia....
maledetto il giorno che ho rifiutato la cittadinanza tedesca!!!!!
in calabria e in sicilia e in campania,ma non solo in queste regioni,si ripropongono malesseri ciclici che non avranno MAI tregua,politica insieme a società per delinquere.....
sono disfattista,ma non credo che riusciremo a cambiare qualcosa in italia....
maledetto il giorno che ho rifiutato la cittadinanza tedesca!!!!!
a marzo 2012 scadrà l'appalto della mia ditta presso la raffineria ENI di Livorno.
A parte che è quasi certo che non ci rinnoveranno il contratto, la cosa angosciante è che a Livorno non c'è nessuna offerta di lavoro a parte agente commerciale a provvigioni senza fisso.
la vedo buia.
A parte che è quasi certo che non ci rinnoveranno il contratto, la cosa angosciante è che a Livorno non c'è nessuna offerta di lavoro a parte agente commerciale a provvigioni senza fisso.
la vedo buia.
.ci portiamo un debito in bilancio che è vecchio di un centinaio di anni
Balle, ripassare la storia, sempre con la stessa solfa.
Il debito prima di Craxi era al 65%, cifra non catastrofica, tutt'altro.
Ringrazia Craxi che in 5 anni è riuscito nel miracolo di arrivare al 95% col dollaro più basso visto fino ad allora e col petrolio ai minimi storici dopo il rialzo degli anni 70.
Balle, ripassare la storia, sempre con la stessa solfa.
Il debito prima di Craxi era al 65%, cifra non catastrofica, tutt'altro.
Ringrazia Craxi che in 5 anni è riuscito nel miracolo di arrivare al 95% col dollaro più basso visto fino ad allora e col petrolio ai minimi storici dopo il rialzo degli anni 70.
Infatti ad inizio anni '90 fummo costretti a svalutare la lira dato che debito era cresciuto "un pochetto".....
La Milano da bere di Craxi e C.
Mignotte, champagne e paga tutto il cittadino
Mi ricorda qualcuno dei tempi odierni.....
La Milano da bere di Craxi e C.
Mignotte, champagne e paga tutto il cittadino
Mi ricorda qualcuno dei tempi odierni.....