Subject: Crisi economica

e contrariamente a quanto scritto nell'art. calano pure i prezzi a cui le case vengono vendute..

non qui a Roma

ho dei dubbi..

tra l'altro dalle mie parti continuano a costa non meno di 5mila al mq quindi non credo ci sia questa svalutazione dell'immobile.

C'è sicuramente meno offerta, dovuta all'incertezza economica. Se fanno una patrimoniale sulla casa rischi di pagarla più di quanto pensi. Se rintroducono l'ici sulla prima casa idem.

Al momento trovo sia un mercato in stallo.

Con la crisi che c'è, nessuno svende se può evitarlo. Almeno in liguria.

Uno spread al 2% e oltre per forza di cose frena l'accesso al debito, e in questo io non sono d'accordo con l'articolo, perché se io oggi firmo un contratto di mutuo con uno spread del 2%, è vero che nell'immediato, essendo bassi i parametri di riferimento (euribor o irs) il costo è ancora competitivo, ma tra qualche anno non potrò sicuramente dire lo stesso, quando si uscirà da questa situazione stagnante e questi tassi di riferimento saliranno (indubbio).

Inoltre considerare la prima casa (dal momento che scrivi il più grande investimento delle famiglie italiane, immagino tu ti riferisca in grossa parte alla prima casa, posseduta dal 70% e oltre delle famiglie) un mero investimento lo reputo un errore a prescindere.

P.S. Questo crollo dei prezzi io proprio non lo vedo...
(edited)

tra l'altro dalle mie parti continuano a costa non meno di 5mila al mq quindi non credo ci sia questa svalutazione dell'immobile.

i prezzi negli annunci non calano (ovviamente)
i prezzi reali di scambio invece..

dovete andare a vedere EFFETTIVAMENTE a quanto vengono vendute le case..

poi dei mercati di zone diverse dalla mia non posso dire nulla ovviamente..

a parte il resto in cui ti contraddici (se son prime case perchè calano le richieste?)
o mi attribuisci una cosa che non scrivo (le case non sono un "mero" investimento, ma di sicuro il loro valore è ANCHE un investimento per le famiglie)

vorrei fare notare che io non ho mai parlato di "crollo", ma di calo.

Uno spread al 2% e oltre per forza di cose frena l'accesso al debito, e in questo io non sono d'accordo con l'articolo, perché se io oggi firmo un contratto di mutuo con uno spread del 2%, è vero che nell'immediato, essendo bassi i parametri di riferimento (euribor o irs) il costo è ancora competitivo, ma tra qualche anno non potrò sicuramente dire lo stesso, quando si uscirà da questa situazione stagnante e questi tassi di riferimento saliranno (indubbio).

generico.
esistono forme di tutela su varizioni dei tassi nonchè formule di acquisto legate a massimali sugli stessi...

a parte il resto in cui ti contraddici (se son prime case perchè calano le richieste?)

Ho detto una cosa diversa, che te stai rigirando ora. Ho detto che se parli di investimento per le famiglie, immagino tu ti riferisca in primis alle prime case, dato che chi può permettersi una seconda-terza-quarta casa non penso sia in una condizione economica critica da dover essere tutelato in questo momento. Per costoro (ovvero, per chi punta a comprare la prima casa), la frenata delle richieste si spiega a mio avviso proprio in quello spread che l'articolo tende a sottostimare come effetto, e ho spiegato il perché.



vorrei fare notare che io non ho mai parlato di "crollo", ma di calo.

Si ma porta dei dati reali in cui si evince un calo, e se si di quanto è questo calo.

generico.
esistono forme di tutela su varizioni dei tassi nonchè formule di acquisto legate a massimali sugli stessi...

I massimali (quelli in alto) ti costano sullo spread, nessuno te li regala. Forme di tutela che conosco sono la rata fissa a tasso variabile o il tasso fisso, ma in tutti i casi stiamo parlando di un costo del denaro che nel futuro sarà destinato a crescere, e con uno spread del 2% gli interessi saranno rilevanti rispetto per esempio a me che 4 anni fa ho stipulato un mutuo a 0,90...io dovessi contrarre un mutuo ora, non lo farei a quello spread, stanne certo.
(edited)

Posto un link, magari mi aiutate a comprenderlo dato che non ho capito una cosa:

Analisi Banca d’Italia: mercato immobiliare debole nel Q2 2011


Quando dice:


Il prezzo di vendita è rimasto sostanzialmente invariato, intorno al 12 per cento: alla flessione registrata nelle aree urbane (all’11,3 per cento, dal 12,0 nella precedente rilevazione) si è contrapposto un modesto aumento in quelle non urbane (al 12,6 per cento, dal 12,1).

a cosa si riferisce quella percentuale ?

in ogni caso la diminuzione delle case vendute e del prezzo della case vendute non può dipendere in modo così diretto dal costo del denaro.
Semmai dipendono dalla diminuzione o dall'incertezza del reddito e quindi da condizioni macroeconomiche di ben altra natura.
Quando dicono che gli italiani hanno un risparmio privato che li mette al riparo da...
etc etc..
dicono una vaccata, la maggior parte ha una casa di proprietà ..
il giorno che per bisogno devi venderla improvvisamente potresti accorgerti che non vale quanto l'hai pagata, ma forse se aspetti il momento sbagliato potresti avere una sorpresa anche peggiore!!!

In parte concordo, per esempio quando dici che la diminuzione delle vendite è legata anche (a mio avviso) all'incertezza sul reddito (per me sono entrambe motivazioni valide che messe assieme provocano questa frenata).

Quando dicono che gli italiani hanno un risparmio privato che li mette al riparo da...
etc etc..
dicono una vaccata, la maggior parte ha una casa di proprietà ..
il giorno che per bisogno devi venderla improvvisamente potresti accorgerti che non vale quanto l'hai pagata, ma forse se aspetti il momento sbagliato potresti avere una sorpresa anche peggiore!!!

E' qui che volevo portarti. Quando dicevo che vedere la prima casa come un investimento è sbagliato, mi riferivo anche a questo. Noi italiani siamo mi pare tra gli stati europei con la maggiore percentuale di possessori di casa di proprietà, e questo è dovuto proprio al concetto sbagliato di fondo che abbiamo, a mio avviso. Si pensa che il mattone sia un bene sicuro, che non si svaluta mai. Quantomeno io sono cresciuto dietro questa concezione, che mi veniva detta e ridetta a più non posso. La realtà è che non è così, e quindi ad un certo punto ci si scontra con la realtà.

Rileggendo il mio ultimo pensiero, mi rendo conto che potrebbe essere interpretato come contraddittorio, laddove dico che la prima casa non deve essere considerato un investimento perché il mattone non è un bene rifugio (nel senso che mantiene abbastanza inalterato il suo prezzo). Intendevo dire che è sbagliato il concetto che appena si può si deve comprare casa, pensando che sia la stessa cosa o pure meglio di mettere i soldi in banca. Investimento quindi in quel contesto lo interpreto come la sicurezza di non perdere valore, che è sbagliato. Per questo dico che l'anomalia italiana di correre a comprare la casa di proprietà porterà qualcuno a rovinarsi, perché nel breve-medio periodo può succedere di tutto. Discorso diverso è se uno sa che si stabilizzerà in un posto per 10-15-20 anni, allora lì la cosa cambia.

La crisi, la crisi... Leggetevi questo ma soprattutto guardatevi le foto degli idioti appena usciti dal negozio (senza parlare di quelli in fila)...

status symbol... non è male anche veder tutte quelle carte per terra, vuol dire che le tipografie lavorano.........................................................................

vabbè, contate che tra 2 mesi è natale..

il nuovo slogan sarà

Trony: siete na manica di coglioni!!!
(edited)