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Subject: "Giornalismo", il meglio di...
Amici loro
di Marco Travaglio | 19 Marzo 2021
Spunti per la commedia all’italiana. Titolo: Amici loro.
Episodio 1. Mentre i giornali festeggiano l’assoluzione dell’Eni a Milano nel processo per le presunte tangenti in Nigeria perché “il fatto non sussiste”, dopo aver nascosto la condanna dell’Eni a Potenza per traffico illecito di rifiuti perché il fatto sussiste, l’Eni vuole patteggiare a Milano 11 milioni di risarcimento e 800mila euro di multa per tangenti in Congo (induzione indebita). Quindi il fatto che non sussisteva in Nigeria sussiste in Congo. Il sito di Rep parla pudico di “attività Eni in Congo”: le mazzette sono un’“attività” come un’altra. La storia ricorda quella di Fabio Riva (ex Ilva), assolto dalla bancarotta perché “il fatto non sussiste” tra gli alti lai dei “garantisti” che gridano al martirio: peccato che avesse tentato di patteggiare 5 anni e il gup li avesse rifiutati perché erano pochi. Cioè: era innocente, ma non lo sapeva, causa un grave difetto di autostima. Fortuna che poi gliel’ha spiegato il giudice.
Episodio 2. Non contento delle nomine di Brunetta, Gelmini, Garofoli, Funiciello, Vezzali, Borgonzoni e altri migliori, il Governo dei Migliori si migliora vieppiù inserendo nel Cts in quota Lega l’ingegnere padovano Alberto Giovanni Gerli, “Big Data Scientist” e inventore di un “sistema predittivo” sui contagi (ma anche sui “numeri per avere successo in amore”) che non azzecca una previsione manco per sbaglio. “Veneto in zona bianca” (è rosso). “350 casi in Lombardia salvo varianti” a marzo” (4mila al giorno). E così via. Ieri s’è dimesso come un Gallera qualsiasi (“a seguito delle inattese e sorprendenti polemiche”), non prima di aver chiarito chi l’ha nominato. Siccome lo staff Draghi, in comprensibile imbarazzo, non rispondeva, ci ha pensato lui: “Ringrazio la Presidenza del Consiglio per la nomina”. Se questi non fossero i Migliori, sarebbero financo sospettabili di essere i Peggiori.
Episodio 3. Rep ordina un sondaggio sulle Comunali a Roma, dove stando ai media la Raggi non la rivotano neppure i gatti e i ratti. Purtroppo la sindaca è prima col 26%, contro il 19% di Bertolaso e il 17 di Gualtieri. Mannaggia, che fare? Il sondaggio finisce in cronaca locale, con un titolo di consolazione: “Raggi in fuga, ma Gualtieri vincerebbe tutte le sfide a due”. Segue un appello strappalacrime a “centrosinistra e centrodestra” perché non “regàlino il Campidoglio alla solita Virginia. Sarebbe diabolico”. Ma una soluzione c’è. Siccome Gualtieri vincerebbe tutti i ballottaggi, ma non ci arriva perché è terzo, basta sostituire la legge elettorale col regolamento del tennis: tabellone con sfide a due. O mandare al ballottaggio il secondo e il terzo classificato. Anzi, meglio: abolire il primo turno e passare direttamente al secondo.
di Marco Travaglio | 19 Marzo 2021
Spunti per la commedia all’italiana. Titolo: Amici loro.
Episodio 1. Mentre i giornali festeggiano l’assoluzione dell’Eni a Milano nel processo per le presunte tangenti in Nigeria perché “il fatto non sussiste”, dopo aver nascosto la condanna dell’Eni a Potenza per traffico illecito di rifiuti perché il fatto sussiste, l’Eni vuole patteggiare a Milano 11 milioni di risarcimento e 800mila euro di multa per tangenti in Congo (induzione indebita). Quindi il fatto che non sussisteva in Nigeria sussiste in Congo. Il sito di Rep parla pudico di “attività Eni in Congo”: le mazzette sono un’“attività” come un’altra. La storia ricorda quella di Fabio Riva (ex Ilva), assolto dalla bancarotta perché “il fatto non sussiste” tra gli alti lai dei “garantisti” che gridano al martirio: peccato che avesse tentato di patteggiare 5 anni e il gup li avesse rifiutati perché erano pochi. Cioè: era innocente, ma non lo sapeva, causa un grave difetto di autostima. Fortuna che poi gliel’ha spiegato il giudice.
Episodio 2. Non contento delle nomine di Brunetta, Gelmini, Garofoli, Funiciello, Vezzali, Borgonzoni e altri migliori, il Governo dei Migliori si migliora vieppiù inserendo nel Cts in quota Lega l’ingegnere padovano Alberto Giovanni Gerli, “Big Data Scientist” e inventore di un “sistema predittivo” sui contagi (ma anche sui “numeri per avere successo in amore”) che non azzecca una previsione manco per sbaglio. “Veneto in zona bianca” (è rosso). “350 casi in Lombardia salvo varianti” a marzo” (4mila al giorno). E così via. Ieri s’è dimesso come un Gallera qualsiasi (“a seguito delle inattese e sorprendenti polemiche”), non prima di aver chiarito chi l’ha nominato. Siccome lo staff Draghi, in comprensibile imbarazzo, non rispondeva, ci ha pensato lui: “Ringrazio la Presidenza del Consiglio per la nomina”. Se questi non fossero i Migliori, sarebbero financo sospettabili di essere i Peggiori.
Episodio 3. Rep ordina un sondaggio sulle Comunali a Roma, dove stando ai media la Raggi non la rivotano neppure i gatti e i ratti. Purtroppo la sindaca è prima col 26%, contro il 19% di Bertolaso e il 17 di Gualtieri. Mannaggia, che fare? Il sondaggio finisce in cronaca locale, con un titolo di consolazione: “Raggi in fuga, ma Gualtieri vincerebbe tutte le sfide a due”. Segue un appello strappalacrime a “centrosinistra e centrodestra” perché non “regàlino il Campidoglio alla solita Virginia. Sarebbe diabolico”. Ma una soluzione c’è. Siccome Gualtieri vincerebbe tutti i ballottaggi, ma non ci arriva perché è terzo, basta sostituire la legge elettorale col regolamento del tennis: tabellone con sfide a due. O mandare al ballottaggio il secondo e il terzo classificato. Anzi, meglio: abolire il primo turno e passare direttamente al secondo.
Travaglio, che ormai non viene letto neanche dai parenti stretti, secondo me soffre di bipolarismo da schieramento politico.
Narra dell'incarnazione del male massmediatico insita nei giornali contro i 5S mentre lui è l'esempio perfetto di questa sorta di crociata moralizzatrice da due soldi "dell'informazione"
Narra dell'incarnazione del male massmediatico insita nei giornali contro i 5S mentre lui è l'esempio perfetto di questa sorta di crociata moralizzatrice da due soldi "dell'informazione"
Secondo me dovreste leggerlo in modo più approfondito e affidarvi meno ai sentito dire. Scoprireste che con il M5S è ugualmente severo. Certo che se da un lato hai scandali e situazioni imbarazzanti in serie e dall'altro devi spulciare per trovare qualcosa...
Mah insomma...le scelte operative di un partito che non mi vede come elettore sono comunque opinabili se è - o dichiara - di essere al governo. Travaglio dimostra di fare analisi da salotto senza mai andare al sodo della questione: ovvero quella sopracitata. Tira in ballo numeri (Raggi al 26% non si sa perché) e attacca altri giornali (anche qui: è così perché lo dicono altri o perché lo dice lui) senza fare un’inchiesta vera e propria - ad esempio - sulla gestione di Roma
Sì, ma io qui metto l'accento sulla questione deontologica. La questione del sondaggio fatto finire in cronaca locale con titoli ridicoli è emblematica e lui fa benissimo a riprenderla e a darle visibilità. Ed è verissimo che a sentire i giornaloni quel risultato non si spiega.
https://www.la7.it/otto-e-mezzo/video/marco-travaglio-governo-draghi-una-simpatica-barzelletta-parliamo-del-nulla-17-12-2020-356252
questo è ciò che rimane di Travaglio: una barzelletta di giornalista con una capacità di analisi politica degna di un piddino
questo è ciò che rimane di Travaglio: una barzelletta di giornalista con una capacità di analisi politica degna di un piddino
io non ho simpatia, però eviterei pregiudizi, leggendo quello che scrive ci sono cose condivisibili e altre meno..
Parla di forti incompatibilità e queste ci sono. Abbiamo visto fin troppo bene che in questo governo, TECNICO appunto, le varie parti stanno "insieme" ma solo perché ognuno vuole gestire il proprio contesto. Aspetterei a cestinare certe considerazioni, in tanti hanno cambiato profondamente linea per stare dentro (Lega, IV).
E manco a dirlo...
Il consiglio dei ministri doveva iniziare alle 15.30, ma in assenza di accordo tra le parti è cominciato alle 18.30. Il Carroccio aveva minacciato di non partecipare, poi il vertice con il presidente del Consiglio Draghi e il via alla riunione, finita dopo un’ora e mezza
Il consiglio dei ministri doveva iniziare alle 15.30, ma in assenza di accordo tra le parti è cominciato alle 18.30. Il Carroccio aveva minacciato di non partecipare, poi il vertice con il presidente del Consiglio Draghi e il via alla riunione, finita dopo un’ora e mezza
pre-giudizi su quello che stai per leggere sulla base di chi lo scrive.