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Subject: [POLITICA]
magari è un fake o magari gli avevano hackerato l'account o magari è figlio di p.
Ma è un “non” candidato...vicepresidente in appoggio a Obama (Quindi non eletto) quando si è confrontato con i voti ha sempre lasciato...
ahahahahahah
e li votano! e li votano pure loro e la patrimoniale dell'1% delle sardine!
e li votano! e li votano pure loro e la patrimoniale dell'1% delle sardine!
misura tra l'altro che sarebbe giustissima: tu che hai soldi aiuta chi non ne ha. Qualcosa di elementare, non dovrebbero nemmeno importelo, dovresti farlo da solo, ma siccome non lo fai ci penso io, semplice
la cosa "divertente" è che i vari partitini di pseudo-sinistra (tipo Liberi&Belli o Potere al Papero) sbavano di fronte a 'ste cose, ritenendo intelligente aumentare le tasse durante una crisi ed ovviamente facendo finta di non capire che in questo modo incentivi la fuga di capitali all'estero
La mia opinione è che non sia così semplice...
Io sono per la parità di opportunità, non per la parità di risultati. Sono due cose ben diverse.
Esempio di parità di opportunità (tra i generi):
Uomini e donne devono avere le stesse opportunità di entrare in Parlamento. Tutti d'accordo.
Esempio di parità di risultati:
Mettiamo quote fisse al 50%. Così se in quel momento storico gli uomini più competenti ed onesti tra i candidati sono il 40% e le donne il 60% perdiamo come società il 10% di onestà e competenza a discapito di tutti. Non so allora se saremmo tutti d'accordo, però ci sentiremo tutti molto "giusti". Tutti meno ricchi, in una società peggiore di quella che potremmo avere, ma "giusti".
Quale è la percentuale di solidarietà "giusta"?
2%? 10%? 20%? 50%?
Difficile da stabilire.
Magari tu, e anche io, potremmo pensare che il 5% sia giusto, ok. Poi però finiamo sotto un governo che non abbiamo votato che ci dice che quello che guadagniamo noi è troppo e dobbiamo dare l'80% dell'eccesso a chi non guadagna quello che guadagnamo noi. E' ancora giusto? Se tu ti sei fatto un mazzo così, hai rinunciato a molto per arrivare alla posizione che ti permette quel reddito, per cui hai "investito" in termini di sacrificio e tempo della tua vita, e poi te lo levano per darlo a chi non ha fatto altro che cazzeggiare e divertirsi è ancora giusto?
Perché poi pochi guadagnano molto e molti guadagnano poco?
Perchè c'è corruzione ovunque? Perchè non hanno avuto pari opportunità di studiare?
Allora non è forse meglio lavorare sul fronte di una giustizia più efficente? Non è meglio migliorare il sistema scolastico e l'accesso agli studi universitari?
Gli studi sociali mostrano che il 50% della produttività in qualunque campo dell'attività umana è realizzata dalla radice quadrata dei partecipanti. (ad esempio il 50% di tutte le sinfonie del mondo è stato prodotto da soli 5 autori)
Se hai un'azienda con 10 impiegati, tre di loro fanno il 50% del lavoro.
Se l'azienda ne ha 100, 10 di loro producono per il 50%.
Se l'azienda ha 10.000 dipendenti, sono 100 che producono per il 50%.
(per approfondimenti sull'argomento consiglio di vedere gli studi del Dr.Jordan Peterson, dell'Univeristà di Toronto)
Le gerarchie umane funzionano così. Non è che mi piaccia, ma sembra proprio che sia così.
Questo spiega meglio della corruzione e della disuguaglianza delle premesse operative, che sono presenti in maniera anche molto diversa tra i vari contesti che si possono prendere in analisi, come l'esempio delle sifonie, perchè in cima alle gerarchie sociali e produttive ci sono sempre, invariabilmente, pochi che realizzano molti risultati, mentre molti ne realizzano pochi o affatto.
Gli studi mostrano piuttosto che nelle società più egalitarie il "ricambio" in cima alla gerarchia è fluido e veloce, mentre in quelle meno egalitarie è meno fluido e più lento (ma comunque c'è).
Allo stesso modo le politiche redistributive del reddito, per le quali sono a favore, non si sono dimostrate efficaci. La ricchezza tende a tornare verso l'alto della distribuzione gerarchica a velocità sorprendente.
Come misura di aiuto per i più deboli la semplice redistribuzione del reddito è una soluzione rapida che può aiutare in un periodo di difficoltà, e ci sta, ma non risulta essere una misura economico-sociale efficace nè sul medio nè sul lungo periodo. L'accesso facilitato al credito e l'allargamento della scolarità di base sembrano essere molto più efficaci della redistribuzione secca del reddito.
Quello che vorrei mettere in risalto è che raddrizzare quella che sembra esssere una tendenza automatica connaturata alla stessa natura umana (cioè che pochi ottengono molto e molti ottengono poco) non è così semplice.
(edited)
Io sono per la parità di opportunità, non per la parità di risultati. Sono due cose ben diverse.
Esempio di parità di opportunità (tra i generi):
Uomini e donne devono avere le stesse opportunità di entrare in Parlamento. Tutti d'accordo.
Esempio di parità di risultati:
Mettiamo quote fisse al 50%. Così se in quel momento storico gli uomini più competenti ed onesti tra i candidati sono il 40% e le donne il 60% perdiamo come società il 10% di onestà e competenza a discapito di tutti. Non so allora se saremmo tutti d'accordo, però ci sentiremo tutti molto "giusti". Tutti meno ricchi, in una società peggiore di quella che potremmo avere, ma "giusti".
Quale è la percentuale di solidarietà "giusta"?
2%? 10%? 20%? 50%?
Difficile da stabilire.
Magari tu, e anche io, potremmo pensare che il 5% sia giusto, ok. Poi però finiamo sotto un governo che non abbiamo votato che ci dice che quello che guadagniamo noi è troppo e dobbiamo dare l'80% dell'eccesso a chi non guadagna quello che guadagnamo noi. E' ancora giusto? Se tu ti sei fatto un mazzo così, hai rinunciato a molto per arrivare alla posizione che ti permette quel reddito, per cui hai "investito" in termini di sacrificio e tempo della tua vita, e poi te lo levano per darlo a chi non ha fatto altro che cazzeggiare e divertirsi è ancora giusto?
Perché poi pochi guadagnano molto e molti guadagnano poco?
Perchè c'è corruzione ovunque? Perchè non hanno avuto pari opportunità di studiare?
Allora non è forse meglio lavorare sul fronte di una giustizia più efficente? Non è meglio migliorare il sistema scolastico e l'accesso agli studi universitari?
Gli studi sociali mostrano che il 50% della produttività in qualunque campo dell'attività umana è realizzata dalla radice quadrata dei partecipanti. (ad esempio il 50% di tutte le sinfonie del mondo è stato prodotto da soli 5 autori)
Se hai un'azienda con 10 impiegati, tre di loro fanno il 50% del lavoro.
Se l'azienda ne ha 100, 10 di loro producono per il 50%.
Se l'azienda ha 10.000 dipendenti, sono 100 che producono per il 50%.
(per approfondimenti sull'argomento consiglio di vedere gli studi del Dr.Jordan Peterson, dell'Univeristà di Toronto)
Le gerarchie umane funzionano così. Non è che mi piaccia, ma sembra proprio che sia così.
Questo spiega meglio della corruzione e della disuguaglianza delle premesse operative, che sono presenti in maniera anche molto diversa tra i vari contesti che si possono prendere in analisi, come l'esempio delle sifonie, perchè in cima alle gerarchie sociali e produttive ci sono sempre, invariabilmente, pochi che realizzano molti risultati, mentre molti ne realizzano pochi o affatto.
Gli studi mostrano piuttosto che nelle società più egalitarie il "ricambio" in cima alla gerarchia è fluido e veloce, mentre in quelle meno egalitarie è meno fluido e più lento (ma comunque c'è).
Allo stesso modo le politiche redistributive del reddito, per le quali sono a favore, non si sono dimostrate efficaci. La ricchezza tende a tornare verso l'alto della distribuzione gerarchica a velocità sorprendente.
Come misura di aiuto per i più deboli la semplice redistribuzione del reddito è una soluzione rapida che può aiutare in un periodo di difficoltà, e ci sta, ma non risulta essere una misura economico-sociale efficace nè sul medio nè sul lungo periodo. L'accesso facilitato al credito e l'allargamento della scolarità di base sembrano essere molto più efficaci della redistribuzione secca del reddito.
Quello che vorrei mettere in risalto è che raddrizzare quella che sembra esssere una tendenza automatica connaturata alla stessa natura umana (cioè che pochi ottengono molto e molti ottengono poco) non è così semplice.
(edited)
concordo su alcune cose, molto meno sul ragionamento relativo alla "redistribuzione".
Ovviamente tutto dipende da cosa si intende per redistribuzione.
Una forma di redistribuzione per esempio sono le politiche che regolano l'inflazione. Un'altro l'intervento dello stato nell'economia.
Affermare che queste politiche (quelle che ci hanno portato dagli anni 50sino a metà anni 80) siano poco efficienti dal punto di vista della redistribuzione secondo me è fondamentalmente falso.
ovvio che se ci si riferisce solo a prendo le tasse e ci faccio "i servizi" allora può essere che ci siano interventi più efficaci.... anche se mi si deve spiegare esattamente come altro dovremmo produrre sanità scuola istituzioni sicurezza giustizia etc.
Ovviamente tutto dipende da cosa si intende per redistribuzione.
Una forma di redistribuzione per esempio sono le politiche che regolano l'inflazione. Un'altro l'intervento dello stato nell'economia.
Affermare che queste politiche (quelle che ci hanno portato dagli anni 50sino a metà anni 80) siano poco efficienti dal punto di vista della redistribuzione secondo me è fondamentalmente falso.
ovvio che se ci si riferisce solo a prendo le tasse e ci faccio "i servizi" allora può essere che ci siano interventi più efficaci.... anche se mi si deve spiegare esattamente come altro dovremmo produrre sanità scuola istituzioni sicurezza giustizia etc.