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Subject: [POLITICA]

2020-06-08 18:48:04
LA VERA RAGIONE PER CUI IL PD VUOLE FARCI SOTTOSCRIVERE IL MES
Come mai buona parte dell’establishment italiano – il PD, Confindustria, le redazioni di Corriere, Repubblica e Sole 24 Ore ecc. – insiste così tanto sulla assoluta necessità per l’Italia di ricorrere al MES, nonostante l’irrisorietà del prestito (37 miliardi) a fronte delle necessità di finanziamento immediate e future del paese e anche solo del nostro sistema sanitario nazionale?
Come nota giustamente il deputato 5 Stelle “dissidente” Pino Cabras: «Per “investire nella sanità” non serve uno stock di prestiti. Se intendiamo assumere medici, infermieri, ricreare i presidi territoriali e così via, la spesa corrente aumenterà nel lungo periodo. Se spendo i 36 miliardi del “MES sanitario” per assumere medici, quando finisco i soldi li devo licenziare, no? Non è dunque lo strumento giusto».
E questo senza contare che l’Italia potrebbe tranquillamente reperire quella somma sui mercati domani stesso, ad un tasso di interesse solo marginalmente più alto (soprattutto in seguito al potenziamento del piano di acquisto titoli da parte della BCE). È evidente, insomma, che le ragioni che spingono le élite di casa nostra a insistere per il MES non sono di carattere economico-finanziario.
Né è realistico supporre che gli stessi che in questi anni hanno sostenuto drastici tagli alla sanità si siano improvvisamente convertiti sulla via di Damasco: negli ultimi dieci anni, per buona parte dei quali abbiamo avuto governi a guida PD o sostenuti dal PD, il finanziamento pubblico alla sanità è stato ridotto di ben 37 miliardi, curiosamente la stessa cifra che adesso il PD vorrebbe chiedere al MES per “salvare” la sanità che essa stessa ha picconato.
L’ossessione pro-MES dell’élite nostrana, insomma, non c’entra nulla né con le esigenze di finanziamento dell’Italia né tantomeno con un riscoperto amore per la sanità pubblica, ma ha una natura puramente politica. L’obiettivo è mantenere l’Italia ancorata al “vincolo esterno” europeo e proseguire nel percorso di integrazione economica sovranazionale, per poter continuare a imporre al paese quelle politiche neoliberali – tagli ai servizi pubblici, riduzione dei salari, ulteriore flessibilità nei rapporti di lavoro, riforme del sistema pensionistico, cessioni del patrimonio pubblico (vedi il “piano Colao”) ecc. – che le stesse oligarchie nazionali auspicano, ma che non avrebbero mai il consenso della popolazione e dunque necessitano di apparire come se siano “imposte dall’esterno”, secondo la logica del “ce lo chiede l’Europa”.
Che l’obiettivo sia questo lo scrive nero su bianco il giornalista “di razza” Stefano Folli sulle pagine di Repubblica. Come spiega Folli, «aderire al MES significa entrare in un percorso ben definito, ancorando l’Italia a criteri precisi per la gestione futura del debito» – tradotto: serve ad assicurare che le politiche economiche italiane rientrino presto nel solco dell’austerità e dei tagli alla spesa pubblica – ed «equivale a entrare fino in fondo nei meccanismi della nuova Europa immaginata da Angela Merkel a conclusione del suo lungo mandato», vale a dire equivale a subordinare definitivamente l’Italia alle logiche dell’Europa a trazione tedesca attraverso ulteriori cessioni di sovranità.
Più chiaro di così si muore direi. Insomma, come sempre, il vero problema dell’Italia, ancor prima del nemico esterno, sono le quinte colonne: il nemico interno.
(Thomas Fazi)
2020-06-08 19:58:14
il piano di Colao in 121 comode slide

ne ho lette la prima ventina e ho trovato molte cose buone, insieme a qualche scemenza tipo questa:
Implementare misure di disincentivazione all’utilizzo del contante per ammontari rilevanti, quali ad esempio:
– Promuovere presso le istituzioni europee competenti la messa fuori corso delle banconote di maggior taglio (500 e 200 Euro)
– Applicazione di una ritenuta (5%) a titolo d’acconto sull’IRPEF sui prelievi che eccedono un limite fisiologico
2020-06-08 21:02:59
Sulla prima vorrei che mi spiegassi perché è una scemenza, la seconda manco la commento perché è incommentabile :)
2020-06-08 21:07:20
io sono contrario all'idea di disincentivare il contante.
sembra una misura di controllo dell'evasione, invece è una misura di controllo sociale.
E' proprio l'obiettivo che è sbagliato (imho).
2020-06-08 21:58:27
Imho sono vere entrambe: disincentivare il contante limita l'evasione e contribuisce ad un "controllo sociale" tramite la tracciabilità delle transazioni.
Quello che non capisco è che impatto possa avere eliminare tagli da 200 e 500€: ci riempi valigette, doppi fondi oppure ci acquisti roba che tanto legale non è.
2020-06-08 22:03:47
oppure metti via i soldi al riparo dalle manine del sistema bancario.
paghi debiti senza fare bonifici
effettui consumi senza essere tracciato
regali o presti soldi senza doverne rendere conto
2020-06-09 10:40:55
ne ho lette la prima ventina e ho trovato molte cose buone, insieme a qualche scemenza tipo questa:
Implementare misure di disincentivazione all’utilizzo del contante per ammontari rilevanti, quali ad esempio:
– Promuovere presso le istituzioni europee competenti la messa fuori corso delle banconote di maggior taglio (500 e 200 Euro)
– Applicazione di una ritenuta (5%) a titolo d’acconto sull’IRPEF sui prelievi che eccedono un limite fisiologico


le ho fatte passare praticamente tutte, a prescindere da alcune (argomenti come cybersecurity) sui quale sono oggettivamente poco o per nulla preparato, mi sorge una domanda?
ma questo è il lavoro di una task force?
Il 90% sono i racconti pre elettorali di qualsiasi candidato sindaco-consigliere-parlamentare in italia. Aggiungono cifre più o meno valide, danno un contesto, impostano un pò di termini anglofoni ma soprattutto non predispongono il tutto in relazione alla varie leggi di bilancio.

Cosa vedo io? Un centinaio di slide di cui poi ne attiveranno un decimo (forse)
2020-06-09 22:31:31
mi ero perso la boldrini inginocchiata in parlamento

l'unica cosa che mi viene da dire è che per fortuna è inoffensiva.
2020-06-10 00:16:35
che pantomima indegna.............
2020-06-10 13:12:49
presidente INPS

2020-06-10 13:32:31
confermo. mia moglie è operaia in una piccola fabbrica (20 persone).
da quando c'è stata la riapertura ha lavorato una settimana per finire le pezze che erano state fermate di colpo.... e da allora piu nulla e non c'è verso di sapere quando ricomincierà. La titolare ha pure problemi di salute e ha deciso di non riaprire finchè c'è "mamma cassa"

sono esterrefatto..... e intanto prende la metà dello stipendio solito (col cazzo che prende l'80%, è una bufala)
2020-06-10 13:33:35
questo è un criminale vero,in altri stati pagherebbe caro queste parole...oggi per il terzo mese ho anticpato lo stipendio a chi avrebbe dovuto ricevere la cassa integrazione, coxxxione!!!
(edited)
2020-06-10 13:35:46
io non so cosa cambi, sono ignorante, ma mia moglie ha già ricevuto dall'inps (non dalla ditta) tutte le mesate di cassa, 730 euro..... manca maggio, ovvio.
(edited)
2020-06-10 13:41:23
sarà una delle poche fortunate
2020-06-10 13:53:04
il presidente dell'INPS non può rilasciare certe dichiarazioni
avrebbero dovuto silurarlo all'istante, ma ovviamente... (soliti discorsi)
2020-06-10 15:41:17
riparta "come prima". Intende 15 anni fa?