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Subject: Libertà d’opinione o di stampa...
Si ma che centra il revisionismo?
Allora non hai letto o hai letto male. Leggi le differenze della pagina tra la versione del 2022 e quella attuale.
Allora non hai letto o hai letto male. Leggi le differenze della pagina tra la versione del 2022 e quella attuale.
Ok, visto il video. Intendi la riscrittura e contro-riscrittura di interpretazione di un avvenimento, come il caso del dramma di Odessa?
Io pensavo si parlasse di altro revisionismo.
Io pensavo si parlasse di altro revisionismo.
Il silenzio degli indecenti
di Marco Travaglio
Come finirà lo scandalo del vecchio video pret à porter tirato fuori dopo cinque anni contro la giudice Apostolico è facile prevederlo, ora che salta fuori un provvidenziale carabiniere che dice di aver fatto tanti filmati e di averli passati a mezzo mondo, finchè arrivarono a Salvini o ad altri leghisti. Intanto un altro video ritrae un poliziotto che riprende. Se i pm vorranno verificare chi mente, verranno fermati sull’uscio di qualche ufficio parlamentare immune o sulla password di qualche telefonino insindacabile. Così passerà la linea della Meloni-gnorri: “Niente dossieraggi: la giudice era a un evento pubblico”. E chi lo nega? La questione è chi è in grado di tirar fuori nel 2023 un video del 2018 a colpo sicuro, sapendo che ritrae per pochi istanti una giudice a una manifestazione, nell’attimo esatto in cui serve al governo? O c’è un carabiniere con la memoria di tartaruga, l’occhio di lince e un grande amore per la Lega (e per la carriera), o c’è un archivio di filmati sui partecipanti illustri a manifestazioni, schedati e conservati senza motivo e contro la legge, visto che la giudice in piazza non commise reati né proferì verbo. Perciò la premier dovrebbe invitare il suo vice a riferire in Parlamento e, se lui non lo facesse come nel 2019 sul Russiagate, dovrebbe farlo lei come fece Conte. Ma per riportare lo scandalo nei giusti binari istituzionali servirebbe una stampa libera che premesse sul governo perché parli. Invece la stampa, salvo rare eccezioni, tace o acconsente o depista, spostando l’attenzione dalla luna al dito.
Commuove, in particolare, il silenzio dei “garantisti” in servizio permanente effettivo con sdegno selettivo: quelli che, appena un ladro di Stato viene beccato in un’intercettazione o in un’indagine, chiamano i caschi blu e invocano la privacy; ma, quando è il potere ad abusare dei propri poteri contro cittadini inermi, colpevoli di fare il proprio dovere o di esercitare un proprio diritto, se ne sbattono. Tacciono quando la polizia manganella gli studenti in corteo contro il governo. Insorgono contro una cittadina esemplare che filma un politico innominabile a colloquio con uno spione all’autogrill, manda tutto a Report col suo nome e il suo cognome e finisce linciata dal politico innominabile e dai suoi giornalisti preferiti come una spia al servizio di chissà chi, nonché indagata per reati ai confini della realtà, mentre il politico innominabile non dà alcuna spiegazione (anche perché nessuno gliela chiede). E tornano a tacere se un ministro e vicepremier sputtana una giudice autrice di una sentenza a lui sgradita con un video di cui nessuno conosce la provenienza e il percorso. L’ennesima prova che il garantismo all’italiana è come il patriottismo per Samuel Johnson: “l’ultimo rifugio per le canaglie”.
Il Fatto Quotidiano, 8 ottobre 2023
di Marco Travaglio
Come finirà lo scandalo del vecchio video pret à porter tirato fuori dopo cinque anni contro la giudice Apostolico è facile prevederlo, ora che salta fuori un provvidenziale carabiniere che dice di aver fatto tanti filmati e di averli passati a mezzo mondo, finchè arrivarono a Salvini o ad altri leghisti. Intanto un altro video ritrae un poliziotto che riprende. Se i pm vorranno verificare chi mente, verranno fermati sull’uscio di qualche ufficio parlamentare immune o sulla password di qualche telefonino insindacabile. Così passerà la linea della Meloni-gnorri: “Niente dossieraggi: la giudice era a un evento pubblico”. E chi lo nega? La questione è chi è in grado di tirar fuori nel 2023 un video del 2018 a colpo sicuro, sapendo che ritrae per pochi istanti una giudice a una manifestazione, nell’attimo esatto in cui serve al governo? O c’è un carabiniere con la memoria di tartaruga, l’occhio di lince e un grande amore per la Lega (e per la carriera), o c’è un archivio di filmati sui partecipanti illustri a manifestazioni, schedati e conservati senza motivo e contro la legge, visto che la giudice in piazza non commise reati né proferì verbo. Perciò la premier dovrebbe invitare il suo vice a riferire in Parlamento e, se lui non lo facesse come nel 2019 sul Russiagate, dovrebbe farlo lei come fece Conte. Ma per riportare lo scandalo nei giusti binari istituzionali servirebbe una stampa libera che premesse sul governo perché parli. Invece la stampa, salvo rare eccezioni, tace o acconsente o depista, spostando l’attenzione dalla luna al dito.
Commuove, in particolare, il silenzio dei “garantisti” in servizio permanente effettivo con sdegno selettivo: quelli che, appena un ladro di Stato viene beccato in un’intercettazione o in un’indagine, chiamano i caschi blu e invocano la privacy; ma, quando è il potere ad abusare dei propri poteri contro cittadini inermi, colpevoli di fare il proprio dovere o di esercitare un proprio diritto, se ne sbattono. Tacciono quando la polizia manganella gli studenti in corteo contro il governo. Insorgono contro una cittadina esemplare che filma un politico innominabile a colloquio con uno spione all’autogrill, manda tutto a Report col suo nome e il suo cognome e finisce linciata dal politico innominabile e dai suoi giornalisti preferiti come una spia al servizio di chissà chi, nonché indagata per reati ai confini della realtà, mentre il politico innominabile non dà alcuna spiegazione (anche perché nessuno gliela chiede). E tornano a tacere se un ministro e vicepremier sputtana una giudice autrice di una sentenza a lui sgradita con un video di cui nessuno conosce la provenienza e il percorso. L’ennesima prova che il garantismo all’italiana è come il patriottismo per Samuel Johnson: “l’ultimo rifugio per le canaglie”.
Il Fatto Quotidiano, 8 ottobre 2023
il tentativo di discutere di "chi ha girato il video" in una manifestazione pubblica è davvero commuovente.
Chi se ne frega, non c'è nulla di male.
Chi se ne frega, non c'è nulla di male.
Ecco, quello che hai citato è il dito di cui parla Travaglio.
Non è un problema "fare un video col cellulare". Lo è piuttosto ciò che rappresenta quanto successo: è inquietante che il video venga fuori immediatamente, alla bisogna del potente di turno, come fosse una collaudatissima reverse image search. E ciò succede solo perché dietro c'è un metodo, una schedatura che ha il fine molto fascistoide di punire chi non si allinea.
Non è un problema "fare un video col cellulare". Lo è piuttosto ciò che rappresenta quanto successo: è inquietante che il video venga fuori immediatamente, alla bisogna del potente di turno, come fosse una collaudatissima reverse image search. E ciò succede solo perché dietro c'è un metodo, una schedatura che ha il fine molto fascistoide di punire chi non si allinea.
l'ipotesi che citi è tutta da dimostrare.. e il video non è uscito "immediatamente". Se si scopriranno strutture dedite alla profilazione (a parte i servizi si intende che fan quello di mestiere) allora ok. Per ora c'è solo un fatto da commentare a mio parere. Un giudice che va alle manifestazioni di piazza..
"Se è vero che alcuni collettivi scolastici hanno inneggiato ad Hamas alla morte dei ragazzi israeliani, vanno perseguiti dalla legge. Farò partire immediatamente nostre ispezioni nelle scuole coinvolte, chiedendo alla Procura di promuovere un'azione penale per odio razziale. L'azione di Hamas è infame, queste persone devono essere perseguite dalla Procura della Repubblica e spero finiscano in prigione, sono di mentalità nazista, personaggi che devono essere isolati e condannati senza se e senza ma". Così Valditara aveva parlato stamani della storia Instagram del collettivo.
CVD.
Ecco a cosa serve VERAMENTE la legislazione contro i "reati di odio".
Serve a punire alla bisogna chi non si allinea.
CVD.
Ecco a cosa serve VERAMENTE la legislazione contro i "reati di odio".
Serve a punire alla bisogna chi non si allinea.
Omen to
Troy_McLure
Ecco, quello che hai citato è il dito di cui parla Travaglio.
Non è un problema "fare un video col cellulare". Lo è piuttosto ciò che rappresenta quanto successo: è inquietante che il video venga fuori immediatamente, alla bisogna del potente di turno, come fosse una collaudatissima reverse image search. E ciò succede solo perché dietro c'è un metodo, una schedatura che ha il fine molto fascistoide di punire chi non si allinea.
Prima il video viene fuori, più è probabile sia autentico e non manipolato (oggi è possibile creare personaggi in video in posti dove non sono mai stati).
E non credo proprio che Salvini o la Lega abbiano risorse e mezzi per spiare H24 personaggi non graditi, che tra l'altro sarebbero davvero un'infinità, nè i servizi segreti et similia, apparati di uno stato secolarmente "sinistro", pro UE e quindi anti-italiano, si presterebbero a tali servigi.
Trattasi semplicemente dell'ennesimo sputtanamento di un'ipocrita istituzionale di cui la Giustizia è piena.
Non è un problema "fare un video col cellulare". Lo è piuttosto ciò che rappresenta quanto successo: è inquietante che il video venga fuori immediatamente, alla bisogna del potente di turno, come fosse una collaudatissima reverse image search. E ciò succede solo perché dietro c'è un metodo, una schedatura che ha il fine molto fascistoide di punire chi non si allinea.
Prima il video viene fuori, più è probabile sia autentico e non manipolato (oggi è possibile creare personaggi in video in posti dove non sono mai stati).
E non credo proprio che Salvini o la Lega abbiano risorse e mezzi per spiare H24 personaggi non graditi, che tra l'altro sarebbero davvero un'infinità, nè i servizi segreti et similia, apparati di uno stato secolarmente "sinistro", pro UE e quindi anti-italiano, si presterebbero a tali servigi.
Trattasi semplicemente dell'ennesimo sputtanamento di un'ipocrita istituzionale di cui la Giustizia è piena.
"Se è vero che alcuni collettivi scolastici hanno inneggiato ad Hamas alla morte dei ragazzi israeliani, vanno perseguiti dalla legge. Farò partirimmediatamente nostre ispezioni nelle scuole coinvolte, chiedendo alla Procura di promuovere un'azione penale per odio razziale. L'azione di Hamas è infame, queste persone devono essere perseguite dalla Procura della Repubblica e spero finiscano in prigione, sono di mentalità nazista, personaggi che devono essere isolati e condannati senza se e senza ma". Così Valditara aveva parlato stamani della storia Instagram del collettivo.e
CVD.
Ecco a cosa serve VERAMENTE la legislazione contro i "reati di odio".
Serve a punire alla bisogna chi non si allinea.
Chi è quest'ennesimo ipocrita? Da cosa deduce che si tratti di razzismo? Al massimo di inneggio alla violenza e dovrebbero essere perseguiti per questo. Non si può simpatizzare per avversari di Israele e degli ebrei, non si può criticare Israele e comunità ebraica che subito si viene tacciati di razzismo, nazismo, fascismo e antisemitismo.
NON SE NE PUO' PIU'! BASTA!
Questi so' talmente furbi che quando c'hanno la coda di paglia per aver fatto qualche marachella subito mettono le mani avanti lamentando un immaginario ritorno del nazismo, così, quando lo tsunami di critiche li travolge, dicono: "Ecco! Ce l'hanno con noi perchè siamo ebrei"!
CVD.
Ecco a cosa serve VERAMENTE la legislazione contro i "reati di odio".
Serve a punire alla bisogna chi non si allinea.
Chi è quest'ennesimo ipocrita? Da cosa deduce che si tratti di razzismo? Al massimo di inneggio alla violenza e dovrebbero essere perseguiti per questo. Non si può simpatizzare per avversari di Israele e degli ebrei, non si può criticare Israele e comunità ebraica che subito si viene tacciati di razzismo, nazismo, fascismo e antisemitismo.
NON SE NE PUO' PIU'! BASTA!
Questi so' talmente furbi che quando c'hanno la coda di paglia per aver fatto qualche marachella subito mettono le mani avanti lamentando un immaginario ritorno del nazismo, così, quando lo tsunami di critiche li travolge, dicono: "Ecco! Ce l'hanno con noi perchè siamo ebrei"!
Troy_McLure to
Omen
Prima il video viene fuori, più è probabile sia autentico e non manipolato (oggi è possibile creare personaggi in video in posti dove non sono mai stati).
Mi sembra una osservazione francamente imbarazzante, al pari del "non è vero che il video è venuto fuori subito".
Nel caso in cui un video fosse stato alterato inserendo la giudice Apostolico in una protesta pubblica, questa avrebbe facilmente potuto smentire e assumere una posizione tale da far saltare poltrone importanti. Basta pensarci su 10 secondi... stiamo poi parlando di una giudice, che conosce benissimo situazioni e strumenti per rivalersi.
Torno poi a dire che si parla di fumo. La notizia è che ci sia un sistema per il quale si utilizza materiale, che viene fuori alla bisogna (ovvero individuato, verificato, segnalato a chi sta sopra, verificato ancora, reso strumento di strategia di comunicazione) e volerlo negare è chiaramente sintomo di debolezza. L'alternativa è quella di non arrivare a capirlo, e preferisco escluderla per questione di rispetto.
(edited)
Mi sembra una osservazione francamente imbarazzante, al pari del "non è vero che il video è venuto fuori subito".
Nel caso in cui un video fosse stato alterato inserendo la giudice Apostolico in una protesta pubblica, questa avrebbe facilmente potuto smentire e assumere una posizione tale da far saltare poltrone importanti. Basta pensarci su 10 secondi... stiamo poi parlando di una giudice, che conosce benissimo situazioni e strumenti per rivalersi.
Torno poi a dire che si parla di fumo. La notizia è che ci sia un sistema per il quale si utilizza materiale, che viene fuori alla bisogna (ovvero individuato, verificato, segnalato a chi sta sopra, verificato ancora, reso strumento di strategia di comunicazione) e volerlo negare è chiaramente sintomo di debolezza. L'alternativa è quella di non arrivare a capirlo, e preferisco escluderla per questione di rispetto.
(edited)
la notizia o il sospetto?
Quali prove abbiamo di (cito):
"un sistema per il quale si utilizza materiale, che viene fuori alla bisogna (ovvero individuato, verificato, segnalato a chi sta sopra, verificato ancora, reso strumento di strategia di comunicazione)"
ma soprattutto "e volerlo negare è chiaramente sintomo di debolezza. "
debolezza di chi? che debolezza?
Quali prove abbiamo di (cito):
"un sistema per il quale si utilizza materiale, che viene fuori alla bisogna (ovvero individuato, verificato, segnalato a chi sta sopra, verificato ancora, reso strumento di strategia di comunicazione)"
ma soprattutto "e volerlo negare è chiaramente sintomo di debolezza. "
debolezza di chi? che debolezza?
Omen to
Troy_McLure
Prima il video viene fuori, più è probabile sia autentico e non manipolato (oggi è possibile creare personaggi in video in posti dove non sono mai stati).
Mi sembra una osservazione francamente imbarazzante, al pari del "non è vero che il video è venuto fuori subito".
Nel caso in cui un video fosse stato alterato inserendo la giudice Apostolico in una protesta pubblica, questa avrebbe facilmente potuto smentire e assumere una posizione tale da far saltare poltrone importanti. Basta pensarci su 10 secondi... stiamo poi parlando di una giudice, che conosce benissimo situazioni e strumenti per rivalersi.
Torno poi a dire che si parla di fumo. La notizia è che ci sia un sistema per il quale si utilizza materiale, che viene fuori alla bisogna (ovvero individuato, verificato, segnalato a chi sta sopra, verificato ancora, reso strumento di strategia di comunicazione) e volerlo negare è chiaramente sintomo di debolezza. L'alternativa è quella di non arrivare a capirlo, e preferisco escluderla per questione di rispetto.
Imbarazzante non certo per me! :-J
Più che imbarazzante è intuitiva, e spero non ci sia bisogno di spiegare perché.
Di imbarazzanti ci sono solo certi giudici con sentenze imbarazzanti, che fanno pensare siano ignoranti in materia, a voler essere buoni, alla quale categoria sicuramente appartiene costei, per cui a pensarci su come districarsi da tale faccenda, lei, ci penserebbe, non secondi, ne’ ore, ne’ settimane, ma molto di più.
La notizia del sistema de “alla bisogna”, più comunemente detto “ad orologeria”, è vecchia! E sicuramente è un sistema usato da un certo schieramento politico tramite una certa magistratura per mare e per terra: Berlusconi, Craxi, Andreotti, Tramp & co. docent. Il che non significa necessariamente che costoro fossero innocenti, ma che la magistratura sia sospetta. Non ammettere questo è intellettualmente disonesto.
Diciamo che “chi di alla bisogna ferisce, di alla bisogna perisce”.
Io, sicuro, se ricordavo di avere un video imbarazzante di un tale giudice privo della mia stima, non impiegavo 10 secondi a sputtanarlo!
E di fumo parli te, con la questione del video manipolato che è un fuori tema, poiché ho detto che più è tardivo più è possibilmente manipolato e quindi meno credibile a da non prendere in considerazione.
Fumo de guerra! Per coprire la ritirata! :-D
(edited)
Mi sembra una osservazione francamente imbarazzante, al pari del "non è vero che il video è venuto fuori subito".
Nel caso in cui un video fosse stato alterato inserendo la giudice Apostolico in una protesta pubblica, questa avrebbe facilmente potuto smentire e assumere una posizione tale da far saltare poltrone importanti. Basta pensarci su 10 secondi... stiamo poi parlando di una giudice, che conosce benissimo situazioni e strumenti per rivalersi.
Torno poi a dire che si parla di fumo. La notizia è che ci sia un sistema per il quale si utilizza materiale, che viene fuori alla bisogna (ovvero individuato, verificato, segnalato a chi sta sopra, verificato ancora, reso strumento di strategia di comunicazione) e volerlo negare è chiaramente sintomo di debolezza. L'alternativa è quella di non arrivare a capirlo, e preferisco escluderla per questione di rispetto.
Imbarazzante non certo per me! :-J
Più che imbarazzante è intuitiva, e spero non ci sia bisogno di spiegare perché.
Di imbarazzanti ci sono solo certi giudici con sentenze imbarazzanti, che fanno pensare siano ignoranti in materia, a voler essere buoni, alla quale categoria sicuramente appartiene costei, per cui a pensarci su come districarsi da tale faccenda, lei, ci penserebbe, non secondi, ne’ ore, ne’ settimane, ma molto di più.
La notizia del sistema de “alla bisogna”, più comunemente detto “ad orologeria”, è vecchia! E sicuramente è un sistema usato da un certo schieramento politico tramite una certa magistratura per mare e per terra: Berlusconi, Craxi, Andreotti, Tramp & co. docent. Il che non significa necessariamente che costoro fossero innocenti, ma che la magistratura sia sospetta. Non ammettere questo è intellettualmente disonesto.
Diciamo che “chi di alla bisogna ferisce, di alla bisogna perisce”.
Io, sicuro, se ricordavo di avere un video imbarazzante di un tale giudice privo della mia stima, non impiegavo 10 secondi a sputtanarlo!
E di fumo parli te, con la questione del video manipolato che è un fuori tema, poiché ho detto che più è tardivo più è possibilmente manipolato e quindi meno credibile a da non prendere in considerazione.
Fumo de guerra! Per coprire la ritirata! :-D
(edited)
L’Ue ha inviato una lettera al patron di X, Elon Musk, diffidandolo dal diffondere contenuti «illegali e disinformazione» attraverso la sua piattaforma. La lettera è stata firmata dal commissario al mercato unico Thierry Breton che ha chiesto a Musk di contattare entro 24 ore le competenti autorità per rispondere alle contestazioni che gli sono state mosse.
In particolare la Commissione europea contesta alla piattaforma di Musk di non aver agito tempestivamente e con responsabilità alle segnalazioni sui contenuti illegali come dovrebbe essere fatto quando questo è giustificato dalle circostanze. L’iniziativa presa da Breton è legata sicuramente anche alle immagini estremamente violente sulle azioni condotte dai terroristi di Hamas diffuse attraverso i social network con l’obiettivo di aumentare l’insicurezza e il disorientamento degli israeliani e dell’opinione pubblica occidentale. Dare prova di responsabilità e trasparenza, scrive ancora Breton a Musk, è particolarmente importante in presenza di contenuti violenti e terroristici.
Nella sua lettera Breton ricorda che, in caso di mancata risposta potrebbe essere aperta una investigazione e il colosso social potrebbe essere multato.
Nei giorni scorsi Musk era già entrato in polemica con il governo tedesco a proposito delle ong finanziate da Berlino che operano nel Mediterraneo. «Il popolo tedesco ne è al corrente?» aveva polemicamente twittato il magnate. «Sì, lo chiamiamo salvare vite umane» era stata la replica sulla medesima piattaforma da parte del ministero degli esteri della Germania.
Mi è bastato sentire i suoi tentativi di arrampicata specchi a Ottoemezzo. Sempre le stesse argomentazioni: "qui possiamo esprimerci, da loro non potremmo mai criticare", "noi siamo il bene e loro sono il male".
Basterebbe sostituirli in AI, ormai sono un format
Basterebbe sostituirli in AI, ormai sono un format