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Subject: Libertà d’opinione o di stampa...

2021-01-22 09:07:22
ah, un'altra annotazione: nell'articolo pare che si dia per scontato che l'attività di filtro debba essere effettuata.
Ovviamente non è così.
2021-01-22 13:29:03
Terrorismo: in manette 22enne per propaganda suprematista

Operazione della polizia, in corso anche 12 perquisizioni

(ANSA) - ROMA, 22 GEN - La polizia ha arrestato un 22enne di Savona nell'ambito di un'operazione antiterrorismo in ambienti della destra radicale contigui al terrorismo di matrice suprematista. L'indagato è accusato di aver costituito un'associazione con finalità di terrorismo nonché di aver svolto azione di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale aggravata dal negazionismo



In questo caso non è una libertà di espressione violata?
(edited)
2021-01-22 13:37:51
No.

un'associazione con finalità di terrorismo

qui c'è la questione del limite tra prevenzione e "minority report"..
2021-01-22 13:42:35
Ovviamente dissento, nel post viene bellamente evitato il tema centrale della questione. Il monopolio di fatto.
Potrebbe riguardare la seconda parte.
Aspettiamola
2021-01-22 13:52:45
ah, un'altra annotazione: nell'articolo pare che si dia per scontato che l'attività di filtro debba essere effettuata.
Ovviamente non è così


Secondo me spiega che una autorità centrale, lo stato ad esempio, non possa impedirti di pubblicare non pubblicare bloccare o bannare o fare quello che caspita vuoi su un tuo blog su una piattaforma su un social, fa parte della libertà di espressione. A riguardo della questione Trump molte voci nel dibattito a cui si riferisce l'autore, chiedevano un intervento sanzionatorio o riparatorio da parte di in autorità superiore ma questo sarebbe stato un problema ancor più grave della chiusura del profilo di Trump;
oltre che non auspicabile anche vietato.
2021-01-22 13:53:07
Faccio un po' fatica a scrivere sono sul tel
A dopo
2021-01-22 14:21:53
Potrebbe riguardare la seconda parte.

si aspettiamo, lui stesso dice che le cose sono intrecciate, però a me pare un modo per sganciare i due ingredienti del discorso.
2021-01-22 14:30:47
Secondo me spiega che una autorità centrale, lo stato ad esempio, non possa impedirti di pubblicare non pubblicare bloccare o bannare o fare quello che caspita vuoi su un tuo blog su una piattaforma su un social, fa parte della libertà di espressione. A riguardo della questione Trump molte voci nel dibattito a cui si riferisce l'autore, chiedevano un intervento sanzionatorio o riparatorio da parte di in autorità superiore ma questo sarebbe stato un problema ancor più grave della chiusura del profilo di Trump;
oltre che non auspicabile anche vietato.


la distinzione privato-pubblico va un po' capita.
Lo stato non deve certo operare censura, ma può scrivere le regole
Il privato non può essere obbligato a "subire" qualsiasi opinione altrui, ma deve avere regole da rispettare.

Poi sul fatto che lo stato non possa dare regole l'articolo sceglie stranamente una posizione molto estrema.
Contemporaneamente ne sceglie una altrettanto estrema sul diritto del privato in questo passaggio:

la libertà di comunicare e ricevere informazioni si applica a “tutti” ivi compresi Twitter, Facebook ed in generale ai providers dei servizi della società dell’informazione.
Per costante interpretazione tale libertà non si riferisce infatti solo al contenuto, ma anche ai mezzi di trasmissione o ricezione e dunque “qualsiasi restrizione imposta a chi gestisce tali mezzi interferisce necessariamente con il diritto di ricevere e trasmettere informazioni” (così la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ad esempio in Öztürk c. Turchia, n. 22479/93, o, proprio in relazione ai provider, in NEIJ c. Sweden no. 40397/12). Poiché la libertà di comunicare informazioni comprende anche quella di non comunicarle, se la rimozione di un contenuto da un social network è determinata da una scelta del gestore della piattaforma, tale scelta è pacificamente protetta dal diritto fondamentale alla libertà di espressione.
Una norma che imponesse a soggetti privati di non rimuovere contenuti o che viceversa imponesse loro di cancellarne altri (al di là dei contenuti riconosciuti illegali) costituirebbe una inammissibile ingerenza dello Stato nella libertà di espressione degli utenti e in quella, identica, degli stessi gestori delle piattaforme di condivisione.


questo è il passaggo chiave dell'articolo imho.
Parte dal diritto di dire ciò che si vuole e arriva con un salto logico molto forte a sostenere che questo legittima una società privata a scegliere cosa può NON essere pubblicato su un social.
Ci sono vari aspetti non corretti secondo me:
-la differenza tra una persona, una società privata e un servizio (il servizio Twitter ha "diritti umani"? non credo proprio...)
-la libertà di comunicare prevede anche quella di non farlo certo. Ma tale libertà è della persona che comunica, non del mezzo scelto per farlo.
-una norma che impone di non cancellare contenuti in un social... in che modo lede il diritto delle persone a comunicare ciò che vogliono?
Sarebbe un po' come dire che il tassista ha diritto di lasciarti a piedi perchè è sua la "libertà di movimento"... certo che lo è, ma non quando vende il servizio di trasporto.. la eserciterà quando è fuori servizio! Sta cosa non ha senso eppure tutta la sua tesi si basa su questo (raggiro).
(edited)
2021-01-23 16:01:43
2021-01-23 16:14:18
questo non mi pare buono. a censura sparizioni e avvelenamenti mi pare che la Russia sia già avanti qualsiasi policy di qualsiasi social.

Nelle scuole di Mosca è stato distribuito tra i genitori un opuscolo di consigli del dipartimento moscovita dell’Istruzione che descrive i rischi per gli studenti e quello di perdere la patria potestà per gli stessi genitori che non dissuaderanno i figli.

Nel krai di Zabajkalskij nell’Estremo Oriente russo, sono stati fissati esami per tutti gli studenti tra i sette e gli 11 anni, mentre l’Università di Ufa ha dichiarato questo sabato un giorno con frequenza obbligatoria per studenti e dipendenti.

Su richiesta della procura generale, l’agenzia per il controllo dei media Roskomnadzor ha iniziato a bloccare tutti i siti che contenevano appelli a scendere in piazza e minacciato i social network con multe fino a quattro milioni di rubli (oltre 50mila dollari).
2021-01-23 16:18:46
Diciamo che questo non mi sorprende.
Mi chiedevo perchè uno che "invita alla rivolta" sui social sia ancora su twitter.

La realtà è che c'è una palese agenda politica dei social sovranazionali.
2021-01-23 16:46:48
diciamo che se sei un presidente che non accetta il verdetto di un voto, chiami brogli e riconteggi ti appelli vieni continuamente rimbalzato dalle corti costituzionali non accetti e continui a parlare di palesi brogli agiti la tua platea fra cui ( non 4 gatti) suprematisti bianchi già autori di attentati recenti con decine di morti pronti a tutto tipo invadere il campidoglio e continui imperterrito sulla tua linea complottista farcita di fake news, hai più probabilità di inciampare in qualche policy ad esempio la diffusione di fake news, rispetto ad uno che è sopravvissuto ad un attentato alla sua vita in quanto oppositore politico di una nazione che i propri oppositori che siano politici o giornalisti, li zittisce anche definitivamente se non riesce in altri modi sempre poco democratici.
2021-01-23 16:51:32
la tua risposta mi delude molto. In pratica dici che l'applicazione delle regole dipende da chi sei (cioè da quanto mi stai simpatico)
Oltretutto dando per buone un sacco di informazioni non del tutto accertate (su Navalny in questo caso).

La sostanza è che non c'è alcuna regola da applicare, puoi persino inneggiare alla sommossa se sei dalla parte dei buoni.
Chi siano i buoni lo decide chi?

A me pare che non ci sia alcuna differenza tra quello che prova a fare Putin e quello che provano a fare i maggiori social.
E anche l'obiettivo finale è proprio lo stesso.
2021-01-23 16:54:58
bada bene, capisco quello che vuoi dire e sei sempre bravo ad argomentare, tanto che ti leggo sempre volentieri quasi mai d'accordo con te ma utile a chiarirmi il perchè non sono d'accordo e offrendomi a volte spunti per fare approfondimenti ed eventualmente implementare le mie idee, a volte però mi sfugge il tuo unilateralismo ( non so es esiste questa parola ma rende l'idea) sarà perché sei tifoso di parte? voglio dire mai nulla di bolsonaro salvini trump orban e molti altri capi di successo che non rappresentano sparute minoranze ma in alcuni casi sono veri e propri capi popolo con maggioranze anche importanti, mai nulla di rilevante alla tua attenzione da parte loro per segnalare qualche abuso qualche schifezza qualche nefandezza qualche cappellatta?
2021-01-23 16:56:36
la tua risposta mi delude molto.

per favore rimani sui contenuti è irrilevante se ti delude, non sei seduto sullo sgabello del professore
2021-01-23 17:06:18
voglio dire mai nulla di bolsonaro salvini trump orban e molti altri capi di successo


a parte che mi pare di mischiare personaggi molto diversi, ma non mi è chiara l'obiezione.
Putin è un dittatore. Non c'è molto da aggiungere, la russia non è una democrazia e la libertà di parola è finta da loro.
trovo che il problema in russia sia quello, non mi stupisco se "fa il dittatore".

Discutendo di social e censura facevo notare che le motivazioni addotte per censurare Trump sono false.
Le stesse IDENTICHE attività le fa una persona diversamente posizionata politicamente e sono ammesse.

Francamente questo post rivela il solito atteggiamento contro cui mi scontro spesso in questi forum.
Siccome scrivo una cosa "per trump" allora mi devi associare a una serie di stereotipi che ti sei costruito.
Stiamo al discorso:
hanno parlato di regole e poi non era vero.

PS che la risposta mi deluda lo scrivo eccome, mi sembra un messaggio legittimo, che ha un significato ed uno scopo, direi che è persino un complimento... poi vedi tu.