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Subject: Libertà d’opinione o di stampa...

2022-03-11 09:33:13
2022-03-11 10:22:20
la rottura dell'argine è stato Trump.
Una volta che puoi censurare il presidente degli stati uniti in carica... nessuno è al sicuro.
2022-03-11 12:11:03
Quello, ma direi anche il fatto che sono in atto "contromisure" come se fossimo già in guerra... e non mi pare siano comportamenti incoraggiati dall'alto quanto iniziative autonome dal basso dei social.
Finiremo per entrare in guerra per un tweet
2022-03-11 12:15:57
come non sono incoraggiate dall'alto?
La censura sui social è stata chiesta UFFICIALMENTE da un componente della Commisione Europea (Borrell)
2022-03-11 12:31:38
Ah! Questa mi è sfuggita... sono state chiare fin dall'inizio azioni censorie a capocchia, tipo quella su Dostoevskij, e individualissime.
Del resto, come hai ricordato per Trump, i social agiscono motu proprio.
(edited)
2022-03-11 12:42:11
per chi ci crede... io penso che la collaborazione tra CIA e le principali aziende americane sia un fatto difficilmente discutibile.
Ovvio che non saprei dire nei dettagli chi decide cosa.
2022-03-11 14:17:38
toh... Meta ha deciso che si può inneggiare alla morte di Putin

non credo servano ulteriori dimostrazioni del fatto che questo è un potere politico usato per scopi politici.
2022-03-11 15:54:10
Perdonami, credo che tu stia andando un pò fuori discussione! è sempre il caso di getti il sasso colui che non ha peccato!

Il tuo caro amico Putin è stato il primo a tacitare qualunque forma di giornalismo che risiede sul territorio russo da quanto è iniziato il conflitto e dopo i ripetuti attacchi vorrebbero(non so se lo hanno fatto) chiudere internet in patria per far girare unicamente una rete interna.

Cosa avrebbero dovuto fare tutti gli altri? Porgere l'altra guancia?

Discorso diverso è la libertà di pensiero di ogni forma non applicata al contesto del conflitto, il problema è far si che questa non sia lenitiva nei confronti di 1 così come di molti! Chi è così in alto per sancire che questa o quella info è lenitiva per 1 o per molti?
2022-03-11 17:01:35
Il tuo caro amico Putin

questo tipo di incipit è il motivo per cui non dovrei risponderti.

Faccio uno sforzo:

quindi secondot te, siccome abbiamo come avversario un dittatore, dobbiamo mettere su una dittatura per combatterlo?
non fa una piega...
2022-03-11 17:13:43
Le "democrazie", come gli uomini, con temperature rigide mettono su abiti pesanti.
Possiamo dire che questo dimostra che abbiamo a che fare con democrazie di superficie se cambiano vestiti ad ogni emergenza
2022-03-11 18:13:38
Secondo me invece è un declino di democrazia effettuato volontariamente come tentativo di recuperare efficenza rispetto alle dittature mascherate (ho sentito parlare di "democrature" per dire regimi autoritari che prevedono elezioni farlocche, come cina, russia, ...)
2022-03-27 22:07:27


LA DERIVA ORWELLIANA DELLE DEMOCRAZIE OCCIDENTALI E L'ISTITUZIONALIZZAZIONE DEI "DUE MINUTI D'ODIO".

L'isteria russofoba a reti unificate e la barbarie comunicativa fomentata dai mass media nelle ultime settimane in Italia è qualcosa di inedito e inquietante.

La censura preventiva e il grottesco maccartismo scatenato dalla Santa Inquisizione Liberal, dai suoi volenterosi plotoni d'esecuzione, verso qualunque voce anche solo timidamente critica rispetto alla vulgata corrente della propaganda USA, è semplicemente aberrante.

La volgarità e la violenza con cui è stato messo alla gogna un pacato sociologo come il Professor Orsini, le liste di proscrizione e gli editti bulgari che hanno falcidiato giornalisti di lungo corso come Mark Innaro o Manlio Dinucci, danno la dimensione dello scivolamento inesorabile del nostro Paese in un regime oscurantista e intollerante nei confronti di qualsiasi opinione che non sia perfettamente in linea con la narrazione ufficiale.

Un impasto abominevole di Cancel Culture e totalitarismo liberal che pretende in maniera maldestra e grottesca mistificare il passato e applicare contro il popolo russo una sorta di nuove leggi razziali 2.0 che cancellino la loro storia e la loro cultura. Attaccano il passato per avversare il presente.

Così vediamo l'accanimento malsano contro il povero Dostoevskij, Yuri Gagarin o altre figure iconiche dell'identità sociale e culturale del popolo russo.

Così assistiamo impotenti alla cacciata dalla Scala di Vaery Gergiev, uno dei più talentuosi e appassionati Direttori d'Orchestra di tutti i tempi, che ha l'unica colpa di essere cittadino russo.

E ci troviamo di fronte al sadismo organizzato di chi se la prende addirittura contro dei poveri bambini portatori di handicap, esclusi e cacciati dalle Paraolimpiadi a causa della loro nazionalità.

Ciò di cui accusano in maniera inesausta e ossessiva la Russia, la Cina, Cuba, il Venezuela; e cioè di essere regimi illiberali, razzisti e antidemocratici che provano repulsione verso le voci non allineate, è l'esatta proiezione di ciò che avviene a casa nostra.

Quando nei miei interventi parlo di deriva orwelliana non è semplicemente una frase ad effetto, ma una realtà fattuale.

All'interno di 1984, il visionario romanzo scritto da George Orwell, i "due minuti d'odio" erano una pratica collettiva istituzionalizzata dal governo del Grande Fratello e attuata ovunque fosse possibile.

L'intento è che il pubblico dia in escandescenze e inizi a inveire contro l'Eurasia, fino ad arrivare a scagliare oggetti contro il teleschermo e a imprecare colti da implacabile furore.

Chiunque manifesti segnali di eterodossia, o perfino micro-espressioni facciali non consone al contesto, viene considerato come un possibile traditore e tacciato di intelligenza con il nemico.

I "due minuti d'odio" sono funzionali a mantenere un controllo ancora più stretto e serrato sul popolo e un modo per individuare un capro espiatorio da demonizzare addossandogli la colpa delle difficoltà nella vita quotidiana dei cittadini provocate dalle politiche antipopolari del proprio governo.

Roberto Vallepiano
2022-03-27 22:46:16
Ma perché qualcuno ha tirato in ballo pure Gagarin?
2022-04-27 20:19:54
Sono molto contento che Elon abbia comprato Twitter, anche se sono preudente su altri aspetti che vuole introdurre: comunque ben venga la libertá di parola.
2022-04-28 20:32:39
UE E REGNO UNITO AVVERTONO MUSK SULLA LIBERTÀ DI TWITTER: “CI SONO DELLE REGOLE”
Mentre Elon Musk si prepara a prendere il controllo del suo ultimo acquisto, Twitter, con la promessa di “trasformarlo” in una piattaforma per la libertà di parola, l’Unione Europea (UE) e il Regno Unito hanno rilasciato un avvertimento piuttosto chiaro sul permesso al “libero odio” che potrebbe invadere il social network. Preoccupati che la piattaforma diventi uno spazio fertile per commenti odiosi e dannosi, l’UE e il Regno Unito hanno riferito a Musk che Twitter dovrà comunque rispettare il Digital Services Act dell’UE e la legge sulla sicurezza online del Regno Unito, pena sanzioni come multe e divieti. Lo stesso Thierry Breton, commissario europeo per il mercato interno, ha affermato al Financial Times che "Diamo il benvenuto a tutti. Siamo aperti, ma alle nostre condizioni. Almeno sappiamo cosa dirgli: 'Elon, ci sono delle regole. Sei il benvenuto ma queste sono le nostre regole. Non sono le tue regole che si applicano qui’". Se la piattaforma permetterà discorsi contro questi leggi, che entreranno in vigore nel 2024, Twitter potrebbe affrontare multe fino al 6% del suo fatturato globale o addirittura divieti completi.
Fonte: Intervista a Financial Times
Credit foto: Flickr – European Parliament, ridimensionata, 4000x2570 px, Attribution 2.0 Generic (CC BY 2.0)
2022-04-28 20:49:41
Praticamente Pupe ha comprato Twitter