Subpage under development, new version coming soon!
Subject: [SERIE A]²
non credo che i probelmi più grossi la Juve gli abbia in rosa e sul campo ,sono altri i settori di questa crisi.
È un dato di fatto che da quando hanno chiuso gli stadi sta andando male, pure la scorsa stagione dopo la riapertura con lo stadio chiuso
Tornando alle lamentele di Vigorito che parla di complotto contro le squadre meridionali, voglio ricordare che Cagliari è più a sud di Benevento
skyjuve non si smentisce mai
sono contento di sto fatto "dazn" solo perchè un caressa sarà disoccupato l'anno prossimo
sono contento di sto fatto "dazn" solo perchè un caressa sarà disoccupato l'anno prossimo
ma dai iman, che significa? inciderà sicuramente, ma non credo che 30k di persone fai 20pt in più.
Io credo che avrebbe fatto lo stesso campionato. Anzi, col senno di poi, se sta ancora in corsa per un posto champions ddeve ringraziare l'asl di napoli, perchè se avesse giocato allora l'avrebbe persa.
Io credo che avrebbe fatto lo stesso campionato. Anzi, col senno di poi, se sta ancora in corsa per un posto champions ddeve ringraziare l'asl di napoli, perchè se avesse giocato allora l'avrebbe persa.
Premettendo che il benvento ha fatto cagare nel girone di ritorno, visto che gli unici punti li ha fatti a torino. a dirla tutta non è che lamentandosi adesso cambia molto. Sta di fatto che a far salvare il cagliari ci sono svariati milioni di motivi
https://www.ilsole24ore.com/art/costim-costruira-nuovo-stadio-cagliari-AE4EK5F
https://www.ilsole24ore.com/art/costim-costruira-nuovo-stadio-cagliari-AE4EK5F
Il calcio europeo attraversa una severa crisi economica e l’Inter non fa eccezione. Anche i nerazzurri, come diversi altri club, chiedono uno sforzo ai dipendenti, un passo in sostegno a una proprietà che in questo preciso momento storico fa molta fatica a garantire la continuità aziendale. Ecco perché nel manager meeting di giovedì, il presidente dell’Inter, Steven Zhang, è stato chiarissimo nell’avanzare tre richieste ai dirigenti della società di viale della Liberazione: 1) rinunciate a un mese di stipendio; 2) rinunciate ai premi scudetto; 3) rinunciate ai premi individuali per obiettivi raggiunti.
Il calcio europeo attraversa una severa crisi economica e l’Inter non fa eccezione. Anche i nerazzurri, come diversi altri club, chiedono uno sforzo ai dipendenti, un passo in sostegno a una proprietà che in questo preciso momento storico fa molta fatica a garantire la continuità aziendale. Ecco perché nel manager meeting di giovedì, il presidente dell’Inter, Steven Zhang, è stato chiarissimo nell’avanzare tre richieste ai dirigenti della società di viale della Liberazione: 1) rinunciate a un mese di stipendio; 2) rinunciate ai premi scudetto; 3) rinunciate ai premi individuali per obiettivi raggiunti.
mah se veramente hanno parlato di ridurre emolumenti e premi dei dirigenti, in questo caso specifico la notizia quale sarebbe? che per una volta i sacrifici partono dall'alto?
nel virgolettato le dichiarazioni di Marotta di sabato scorso (due giorni dopo il sopracitato meeting di giovedì) che sembra confermare i bonus ai giocatori ed a tutti gli appartenenti all'area tecnica.
Marotta ha parlato dei bonus: «Saranno liquidati perché sono frutto di un traguardo meritato da parte di tutta l’area tecnica. Si tratta di confrontarsi per illustrare loro la fotografia del calcio di adesso. Un confronto schietto tra persone responsabili. Il modello di riferimento di oggi non è più sostenibile, il costo del lavoro varia tra il 70-75%, qualsiasi azienda sarebbe vicina al default in queste condizioni. Non ci sono responsabilità, ma è una situazione catastrofica».
poi che l'attuale situazione del calcio post covid veda per tutti la necessità di un taglio del costo di cartellini e stipendi mi pare sia palese.
mah se veramente hanno parlato di ridurre emolumenti e premi dei dirigenti, in questo caso specifico la notizia quale sarebbe? che per una volta i sacrifici partono dall'alto?
nel virgolettato le dichiarazioni di Marotta di sabato scorso (due giorni dopo il sopracitato meeting di giovedì) che sembra confermare i bonus ai giocatori ed a tutti gli appartenenti all'area tecnica.
Marotta ha parlato dei bonus: «Saranno liquidati perché sono frutto di un traguardo meritato da parte di tutta l’area tecnica. Si tratta di confrontarsi per illustrare loro la fotografia del calcio di adesso. Un confronto schietto tra persone responsabili. Il modello di riferimento di oggi non è più sostenibile, il costo del lavoro varia tra il 70-75%, qualsiasi azienda sarebbe vicina al default in queste condizioni. Non ci sono responsabilità, ma è una situazione catastrofica».
poi che l'attuale situazione del calcio post covid veda per tutti la necessità di un taglio del costo di cartellini e stipendi mi pare sia palese.
la Juve asfalterà i neo-campioni d'Italia, si tornerà a parlare di "giudizi affrettati, CR7 è sempre CR7, bisogna ripartire da qui, Inter in panico per gli stipendi, ecc ecc"
e' uno scenario mediatico abbastanza probabile (volevo scrivere sportivo ma mi son reso conto che lo sport è ormai un pianeta lontano e dimenticato)
e' uno scenario mediatico abbastanza probabile (volevo scrivere sportivo ma mi son reso conto che lo sport è ormai un pianeta lontano e dimenticato)
Il Benevento ha pagato caro la conferma di Inzaghi. Lamentarsi ora non risolve nulla ma davvero non hanno voluto togliere un euro in più. La squadra c'era per salvarsi a mio parere.
Quando a Madrid o a Torino hanno rinunciato agli stipendi non si parlava di crisi. Lo fa l'inter per recuperare 25 30 milioni e scrivono di tutto.
In questi giornali lavorano i comici proprio.
In questi giornali lavorano i comici proprio.
dopotutto, avrebbero dovuto togliere inzaghi a meta girone di ritorno, perchè a gennaio non stava messo male aveva 10pt sulla terzultima!
come fai a toglierti un allenatore cosi?
come fai a toglierti un allenatore cosi?
Si può chiudere un occhio sul girone d'andata, ma dal 9 di gennaio è stata pietosa.
si si mi trovi d'accordo, ma dovevano trovare la tempistica giusta per sostituirlo con un semplici o nicola capace di fare miracoli in poche giornate
ecco l'editoriale de 'Linterista'.
"Non tanto o non solo le immagini di canti e pogo in mezzo al campo. Le più corpose smentite alle voci su uno spogliatoio Inter in rivolta sono evidenziate dalle dichiarazioni, dalla maniera di porsi dei giocatori. Un estremo equilibrio, non solo l’euforia, ma la consapevolezza del momento e che tutto verrà affrontato a tempo debito.
Ma allo stesso momento, la situazione come diceva Flaiano è grave ma non seria. E quindi meglio rendersi conto che la preoccupazione c’è.
Se - e il se è quantomai d’obbligo - davvero sarà richiesta la decurtazione degli stipendi, e non soltanto la postdatazione, allora il problema sarà consistente. Non dissimile nel caso venga chiesta la diluizione, ché significherebbe stessi soldi ma per un anno in più.
Dai tempi di ‘Cambiasso si incontrerà per spalmare i 4.2 milioni di € all’anno’ e poi non si spalmava nulla, la redistribuzione è sempre stata problematica, e al di là della cabala vorrebbe dire un altro atteggiamento rispetto all’austerity
Per gli interisti c’è di buono, anzi di ottimo, anzi di eccellente, che nessuno, ma proprio nessuno vuole lasciare il progetto a metà. E se per le figure di quarta, terza, seconda o prima fila e mezzo è comprensibile, il discorso in verità vale anche per le figure di primissima fila. Ovvero in ordine di mercato: Lukaku, Conte, Lautaro, Hakimi.
Sarà tuttavia molto delicata la trattativa che comincia oggi lunedì, e che andrà avanti per le prossime due settimane, prima del rompete le righe per le nazionali. Come detto chiedere la decurtazione può essere un punto di frizione, ma lo spogliatoio è intenzionato a fare la propria parte concedendo tutto il tempo possibile per le dilazioni.
Poi certo c’è la questione ulteriore. Ovvero ammesso e non concesso che tu riesca a confermare tutti, soprattutto a Conte interessa sapere cosa puoi fare rinforzarti. Ma lì la questione è molto, molto limitata.
L’Inter si è lasciata scappare Wijnaldum pur essendo svincolato, non ha potuto portare avanti le trattative per De Paul e soprattutto Musso pur essendo nettamente in vantaggio (situazione simile a quanto successo l’anno scorso con Tonali), e insomma ogni entrata possibile sarà solo ed esclusivamente legata a un’uscita.
Questa è la situazione attuale, i tifosi campioni d’Italia è bene che non si illudano e nemmeno si arrabbino, ma che provino a contribuire al clima costruttivo di sacrificio.
Riuscire a tenere tutti, dall’allenatore ai giocatori, sarebbe per l’Inter il successo più grande. Un successo non semplice ma altamente possibile.
Per altri nuovi, deve uscire qualcuno.
Un po’ come quando una discoteca è piena (senza pandemia in corso) e dentro non si entra se qualcuno non esce.
Ma se sei già dentro, beh c’è parecchio da divertirsi anche così, se il resident dj è MC Conte".
"Non tanto o non solo le immagini di canti e pogo in mezzo al campo. Le più corpose smentite alle voci su uno spogliatoio Inter in rivolta sono evidenziate dalle dichiarazioni, dalla maniera di porsi dei giocatori. Un estremo equilibrio, non solo l’euforia, ma la consapevolezza del momento e che tutto verrà affrontato a tempo debito.
Ma allo stesso momento, la situazione come diceva Flaiano è grave ma non seria. E quindi meglio rendersi conto che la preoccupazione c’è.
Se - e il se è quantomai d’obbligo - davvero sarà richiesta la decurtazione degli stipendi, e non soltanto la postdatazione, allora il problema sarà consistente. Non dissimile nel caso venga chiesta la diluizione, ché significherebbe stessi soldi ma per un anno in più.
Dai tempi di ‘Cambiasso si incontrerà per spalmare i 4.2 milioni di € all’anno’ e poi non si spalmava nulla, la redistribuzione è sempre stata problematica, e al di là della cabala vorrebbe dire un altro atteggiamento rispetto all’austerity
Per gli interisti c’è di buono, anzi di ottimo, anzi di eccellente, che nessuno, ma proprio nessuno vuole lasciare il progetto a metà. E se per le figure di quarta, terza, seconda o prima fila e mezzo è comprensibile, il discorso in verità vale anche per le figure di primissima fila. Ovvero in ordine di mercato: Lukaku, Conte, Lautaro, Hakimi.
Sarà tuttavia molto delicata la trattativa che comincia oggi lunedì, e che andrà avanti per le prossime due settimane, prima del rompete le righe per le nazionali. Come detto chiedere la decurtazione può essere un punto di frizione, ma lo spogliatoio è intenzionato a fare la propria parte concedendo tutto il tempo possibile per le dilazioni.
Poi certo c’è la questione ulteriore. Ovvero ammesso e non concesso che tu riesca a confermare tutti, soprattutto a Conte interessa sapere cosa puoi fare rinforzarti. Ma lì la questione è molto, molto limitata.
L’Inter si è lasciata scappare Wijnaldum pur essendo svincolato, non ha potuto portare avanti le trattative per De Paul e soprattutto Musso pur essendo nettamente in vantaggio (situazione simile a quanto successo l’anno scorso con Tonali), e insomma ogni entrata possibile sarà solo ed esclusivamente legata a un’uscita.
Questa è la situazione attuale, i tifosi campioni d’Italia è bene che non si illudano e nemmeno si arrabbino, ma che provino a contribuire al clima costruttivo di sacrificio.
Riuscire a tenere tutti, dall’allenatore ai giocatori, sarebbe per l’Inter il successo più grande. Un successo non semplice ma altamente possibile.
Per altri nuovi, deve uscire qualcuno.
Un po’ come quando una discoteca è piena (senza pandemia in corso) e dentro non si entra se qualcuno non esce.
Ma se sei già dentro, beh c’è parecchio da divertirsi anche così, se il resident dj è MC Conte".