Subject: Invasione Russa in Ucraina

Ma leggi quello che scrivo ? Dove avrei scritto che in occidente sulla stampa tutte verità? Poi dell'attentato non ho scritto manco una riga .
Annamo bene.

Si leggo. E hai risposto una cosa che non c'entrava nulla con mio punto.

Poi lo so che sull'attentato tu non hai scritto nulla. Il mio primo post era riferito in generale a tutti quelli tipo "Repubblica" e factchekers che giura ano fosse un auto attentato.

A che serve opporsi alla tesi sostenendo che i russi in realtà son cattivi e non vogliono fare i negoziati generali ma solo quelli particolari con scappellamento a sinistra?

O_o
Penso che nemmeno dopo un'overdose di Lilin potrei mai convincere il mio cervello a interpretare un fatto storico attraverso la scorciatoia buoni-cattivi

Cmq, ho scritto esattamente il contrario: i russi (come gli ucraini) i negoziati "generali" continuano a farli necessariamente... per il semplice motivo che il negoziato (la pace) è lo scopo di ogni guerra. A meno che non immaginiamo, e non mi stupirei visto che si parla in termini di buoni e cattivi, che si facciano guerre fini a se stesse per il solo gusto di farle.
I negoziati "particolari", per esempio le tregue, i cessate il fuoco temporanei, gli scambi di prigionieri, le pause umanitarie, il non colpire "questo e quello" ecc., dipendono invece da fattori contingenti e si possono o no concedere.
(edited)

Non escludere che la guerra sia il fine di almeno una delle parti. Considera cosa rende una potenza tale e cosa ne minaccia lo status.

Ok, torno a ripetere che tutto questo discorso sia anche interessante ma non è in alcun modo una confutazione della tesi del WP. Quindi, ripeto, non capisco dove sia la contestazione al loro "sgoob".

vi invidio per le vostre certezze

Ho letteralmente riportato una informazione fornita dai "buoni". Non c'è nulla di mio

Ma non c'era nessuna contestazione: il WP afferma che l'azione di Kursk ha fatto saltare i negoziati per non colpire le infrastrutture energetiche; la Maria nega che ci fosse un qualunque negoziato.
Io mi limito a sottolineare l'ovvio e cioè che la parola negoziato ha un senso largo e uno stretto.

A proposito di trattative, sui telegram russi se ne scrive:
https://t.me/putnik1lv/8395?single

Tra i commenti, non ricordo esattamente se lì o in un link collegato, ne ho salvato uno col quale sono in perfetta sintonia:
Entrambi possono dire quello che vogliono. Perché in questo sistema entrambi non rappresentano letteralmente nulla. Solo targhette le cui opinioni non contano nulla. E le loro opinioni sono solo disegni sulle carte da gioco. Più è vario, più è conveniente. In un momento ti serve un sei di picche - ed eccolo, in un altro momento ti serve un fante di fiori - ed eccolo qui.
(edited)

Non escludere che la guerra sia il fine di almeno una delle parti. Considera cosa rende una potenza tale e cosa ne minaccia lo status.

Sì, ma ancora una volta non sarebbe la guerra il fine ma ciò che attraverso la guerra puoi ottenere. E una volta ottenutolo cerchi la pace per goderti la tua nuova e conquistata-confermata condizione.
Voglio dire che pure Hitler, il cattivo per definizione, intendeva la guerra come mezzo e non come fine.
Uno che intendesse la guerra come fine sarebbe l'equivalente di un folle che di punto in bianco ammazza uno sconosciuto. Non lo escludo a priori ma non mi pare la situazione tra Ucraina e Russia.
So bene che c'è chi pensa che l'Occidente persegue la guerra per la guerra ma è una sciocchezza

Faccio notare che nella democratica Ucraina dopo che sono state annullate le elezioni, disciolti partiti politici d'opposizione e chiusi giornali, è stata messa al bando la Chiesa Ortodossa Russa.
I dittatori sono sempre gli altri.

Svyashennaya Voyna

La guerra è si un mezzo. Ma poi diventa un fine. In particolare quando l'obiettivo che ti poni comporta una guerra permanente.

Gli atlantonti
L’editoriale di Marco Travaglio

Per capire in quale trappola diabolica s’è cacciata l’Europa, basta unire i puntini delle ultime notizie, che sembrano fatte apposta per gli atlantonti che non vogliono vedere. 1) La Germania, mentre imbottisce l’Ucraina di armi e miliardi, spicca un mandato di cattura per l’incursore ucraino che due anni fa fece esplodere, su mandato di Kiev e con la copertura Nato, i gasdotti Nord Stream 1 e 2, costati 21 miliardi, che portavano il gas russo in Germania e di lì in tutta Europa e che Biden aveva già minacciato di distruggere. Risultato: ora compriamo più gas liquido e scadente dagli Usa, che ce lo vendono a prezzi quadrupli e ci tocca pure rigassificarlo; la Germania in recessione trascina nel baratro l’intera Ue, mentre l’economia americana (come quella russa) va come un treno. 2) Ora che Biden sta per diventare ex presidente, vengono desecretati gli atti sul figlio criminale Hunter che nel 2016, sotto il governo Renzi, chiese aiuto all’ambasciatore a Roma per procacciare affari nella Toscana pidina al colosso energetico ucraino Burisma, di cui era amministratore. Insomma, quello dei Biden per Kiev è un amore disinteressato: platonico. 3) Il più fanatico fra i consiglieri di Zelensky, Podolyak, spiega che l’invasione ucraina della regione russa di Kursk serve a ricattare i Paesi più prudenti della Nato per avere mano libera sull’uso delle nostre armi in Russia. Paesi tipo l’Italia, che ripudia la guerra per Costituzione, come ricorda financo Crosetto (subito linciato dai pretoriani Nato Mieli&Sallusti, che chiamano la Costituzione “ipocrisia” e “odio per l’Occidente”).

Il copione è fisso: il regime ucraino e i retrostanti Usa ricattano l’Europa con menzogne sempre più spudorate, ma i nostri sgovernanti sono ben felici di bersele mettendo mano al (nostro) portafogli e scavalcando le linee rosse che avevano tracciato. Ora Kiev, dopo aver finto di voler negoziare con Mosca per paura di Trump, scatena un blitz militarmente inutile, anzi suicida, che la priva dei reparti migliori condannati allo sterminio, sguarnisce il Donbass dove i russi avanzano vieppiù, al solo scopo di bruciare il tavolo dell’eventuale trattativa. E pretende di farlo coi nostri missili e il nostro permesso. Ma, siccome l’ultima linea rossa è sempre la penultima, dobbiamo prepararci alla prossima: quando i russi completeranno la conquista del Donbass e annienteranno i reparti ucraini a Kursk, Zelensky piagnucolerà che ha finito i soldati e vuole i nostri. I giovani ucraini fuggono all’estero, affogano nel Dnepr, si spaccano le tibie a martellate pur di non arruolarsi. Ma Repubblica canta l’epopea dei “soldati ucraini ‘felici di guidare un tank in Russia’”. È così che si precipita nella Terza guerra mondiale senza neppure accorgersene.

RaiNews
13:30 23 Agosto
Esercito umano: riconquistati ai russi due chilometri quadrati nella regione di Kharkiv
Le forze armate dell'Ucraina affermano ...

Hahaha... c'è lapsus e lapsus, questo è di gran classe :)

Aumentano le voci su movimenti di truppe in Bielorussia.
Le voci sono ucraine quindi funzionali agli interessi ucraini ma si possono fare dei ragionamenti comunque.
se la Bielorussia entrasse in guerra cambierebbe totalmente la natura della guerra stessa: difficilmente Polonia e stati baltici starebbero a guardare.
Quindi la Russia non ha nessun interesse a "usare" la Bielorussia nel conflitto se non come minaccia potenziale. E, del resto (e varrà almeno finché sarà Putin a governare) mi pare che la Russia abbia sempre evitato di coinvolgere direttamente nel conflitto altri attori.
Infine, il fatto che non ne abbia l'interesse non può escludere del tutto che lo faccia... così come, per dire le cose come stanno, il maggior interesse (in linea teorica) per un coinvolgimento della Bielorussia sarebbe dell'Ucraina stessa.
(edited)

Cmq se entrassero paesi baltici e polonia sarebbero paesi aggressori e non avrebbero il supporto ufficiale della nato, non so quanto gli convenga a sti matti infilarsi in quel casino!

Beh certo, in quello scenario interverrebbero a titolo personale e non come membri NATO.

Il "casino" nascerebbe da un eventuale ingresso della Bielorussia; una specie di "tana libera tutti" che trasformerebbe un conflitto che nessuno vuole chiamare "guerra" in una guerra a tutti gli effetti con tutto l'irrazionale che una guerra porta con sé
(edited)

Capiremmo quanto fossero sincere (...) le prese di distanza USA dall'offensiva ucraina nel Kursk.

Non credo che la Polonia oserà fare una mossa senza via libera da oltreoceano, mi aspetto e spero che il tutto prosegua nell'ottica di quel progressivo posizionamento che è poi il finale della guerra stessa.