Azərbaycan dili Bahasa Indonesia Bosanski Català Čeština Dansk Deutsch Eesti English Español Français Galego Hrvatski Italiano Latviešu Lietuvių Magyar Malti Mакедонски Nederlands Norsk Polski Português Português BR Românã Slovenčina Srpski Suomi Svenska Tiếng Việt Türkçe Ελληνικά Български Русский Українська Հայերեն ქართული ენა 中文
Subpage under development, new version coming soon!

Subject: »Il Grande Disegno

2023-07-16 03:13:30
C'è una possibilità, piccolissima ma non nulla, che siamo noi la vita intelligente più evoluta.

Siamo il pianeta eletto!

Scherzi a parte, per me no. Banalmente perché siamo agli albori della ns evoluzione, è come dire che il nostro livello di conoscenze è il più evoluto quando sappiamo benissimo che bastano appena 20 anni per rivoluzionare tutto... figuriamoci 20mila o 2 milioni. Ci saranno centinaia di migliaia di specie che la propria evoluzione la hanno invece "portata a termine", magari giungendo a conclusioni simili sia in termini di conoscienza che di consapevolezza. D'altra parte si dice che la matematica è la lingua dell'universo... chissà, forse ci arriveremo noi se non ci estinguiamo prima.

Come sarà successo a tantissime di queste, nei modi più incredibili e spaventosi.

C'è sempre una "Flatlandia" che non ti aspetti da qualche parte

Qualcuno dice che tornermo parte del tutto. Io però i vicini me li vorrei sempre scegliere...
2023-07-16 09:37:21
Siamo il pianeta eletto!

Hahaha, esatto. Fino a prova contraria :)
Perché, e da qui le varie messe in discussione dell'equazione di Drake, tutto ciò che pensiamo sulla vita, sui suoi tempi di sviluppo e di evoluzione verso l'intelligenza ha un solo fondamento fattuale: ciò che è accaduto qui sulla Terra alla specie umana.
Non abbiamo nessun termine di paragone per comprendere realmente quale sia, in senso assoluto, la nostra velocità evolutiva
2023-07-16 15:42:19
Però contando il nostro senso dell'evoluzione: allora dovremmo chiederci se esista una o più forme evolute (magari di milioni di anni avanti a noi), perche non si sono fatte vive?!
Forse siamo unici?!
E se invece la tecnologia avesse un limite invalicabile e i viaggi a curvatura alla Star Trek fossero una minch.. ehm, un miraggio, allora vorebbe dire che le civiltà nascono, si evolvono e muoiono nel loro recinto, come accadrà anche alla nostra.
2023-07-16 16:41:40
È l'ipotesi più triste possibile
2023-07-16 16:47:39
considerato l'esempio che siamo è anche la meno spaventosa.
2023-07-16 18:40:19
perche non si sono fatte vive?!

La domanda andrebbe completata con "... in una forma a noi comprensibile". Faccio un semplice esempio: una civiltà avanzatissima, verrebbe qui con navi che alla nostra vista sembrano... navi? La cosa più logica sarebbe mimetizzarsi e sfuggire a qualsiasi (meno che medievale) strumento di individuazione.

Altro tipo di risposta: per una civiltà molto avanzata e in grado di coprire distanze per noi inimmaginabili, magari siamo semplicemente qualcosa di già visto. Centinaia se non migliaia di volte.

O ancora: magari hanno interagito con "noi", inteso come uno dei popoli la cui storia è iniziata e terminata prima di noi, ma non siamo stati in grado nemmeno di capire tale esperienza. C'è poi l'ipotesi di Biglino e Hancock che trovo affascinante, ma appunto dato che siamo usciti dal geocentrismo l'altroieri (e gran parte del mondo "evoluto" non lo è ancora) è ancora troppo presto per accettare di impostare ragionamenti del genere.
2023-07-16 18:54:40
l'ipotesi di Biglino e Hancock

?
2023-07-16 19:23:25
2023-07-16 19:50:51
Che la nostra storia evolutiva abbia subìto una accelerazione troppo "improvvisa e innaturale", spiegabile con un intervento esterno.

Naturalmente detta così è un film di fantascienza, l'interesse è nell'interpretazione di testi sacri e reperti di varie religioni.
2023-07-16 21:32:57
Aggiungerei anche che una prova del limite tecnologico è il fatto che nessuno viene dal futuro, ma magari sono gente del futuro in incognito, o sono i presunti UFO, o i fantasmi.

Anche con il limite tecnologico, noi o altre civiltà potremmo usare astronavi generazionali... ma dopo milioni di anni di viaggio, una volta giunti a destinazione la specie di partenza non sarebbe più quella di arrivo. =/
2023-07-17 11:09:38
Mmm..., mi sembra una variante dell'argomento del "Dio dei vuoti" o "Dio degli spazi vuoti". Cioè, laddove la scienza, in questo caso l'archeologia, è costretta a tacere per mancanza di dati subentra la "pseudoscienza", in questo caso la pseudoarcheologia, a colmare i vuoti. In questo caso il "Dio" sarebbe una civiltà preglaciale, antidiluviana, precatastrofe.
Non nego né il fascino di queste teorie, colmano la curiosità dell'appassionato liberando la sua immaginazione dai "lacci e lacciuoli" della scienza, né la mole, davvero enorme in certi casi, di dati riportati e di collegamenti tra elementi attinti da ambiti diversi (archeologia+astronomia+testi sacri+arte+leggende). Mi sono sempre divertito un sacco fin da quando conobbi Velikovsky e il suo "Mondi in collisione"... poi Sitchin... poi il fantastico, per un sardo, librone di Frau sulle Colonne d'Ercole... un po' meno divertente Icke perché scrive malissimo.
Insomma, siamo comunque lì, dalle parti di Atlantide e Mu.
E il problema è sempre lo stesso: dove sono le prove? Un conto è il fascino del racconto, un conto è avere l'indirizzo di Biancaneve o un pezzo della mela di cui si parla.

C'è anche un pericolo che spesso viene sottolineato in questo tipo di teorie. Lo ricordo anche se è uno pseudoargomento a sua volta.
Mi riferisco al "razzismo" di fondo: il punto di partenza è, infatti, che i postdiluviani non sarebbero stati "in grado di..." e quindi per poterci spiegare certe cose (le piramidi classicamente) è logico ipotizzare i prediluviani (Atlantidei o Alieni che siano). A farne le spese sono in genere africani e amerindi le cui capacità non ci paiono sufficienti... c'è minimo bisogno del bianco e barbuto Quetzalcoatl :)

Più in generale ancora il tutto si collega all'evoluzione al contrario (devoluzionismo), cioè alla vecchissima idea dell'età dell'oro che ci ha preceduti e di cui saremmo un pallido riflesso (dove stia l'attrattiva di un'idea del genere è chiaro... pure l'arianesimo ci si collega e ne sfrutta il fascino).
Ed ecco perché gli antichi vivevano a lungo come Matusalemme, erano più "sani", più vicini all'oro e a Dio.

Comunque ognuno ha i suoi e non mi toccate Frau e Velikovsky :)
2023-07-17 12:49:03
Cioè, laddove la scienza, in questo caso l'archeologia, è costretta a tacere per mancanza di dati subentra la "pseudoscienza", in questo caso la pseudoarcheologia, a colmare i vuoti.


L'archeologia, per quel che ho potuto vedere, non tace proprio per nulla. Semmai censura, confermando il comportamento standard di fronte a tesi non ufficiali, in qualunque ambito.

Comunque visto che sei sardo, potresti trovare interessante seguire il professor Corrias. Ci sono diversi suoi interventi sul tubo. Roba circostanziata eh, non sia mai! :-D
2023-07-17 14:15:55
Al momento l'interesse per il revanscismo sardo è un po' in calo :)
Sulla scia del libro di Frau c'è stata in Sardegna un'esplosione di ricerche e teorie per fare emergere "quello che ci hanno sempre tenuto nascosto" sulla reale storia della Sardegna.
Che della storia sarda sappiamo poco è vero, naturalmente, ma si è finito per esagerare al contrario e il culmine lo si è raggiunto con "Omphalos, il Primo Centro del Mondo" dello stesso Frau in cui il ruolo della Sardegna assurgeva appunto a quello di originario ombelico del mondo, fonte di ogni sapere e culto sulla faccia della Terra.
L'ipotesi Shardana, interessantissima, è stata poi divorata sull'altare della fretta e di innumerevoli instant-books diventando ridicola. Del resto, pure il latino siamo stati capaci di riportare al sardo.
2023-07-17 16:10:24
Boh... a me non sembra il caso di buttare il bimbo con l'acqua sporca.
2023-07-17 17:24:18
No infatti, il tempo separerà il grano dal loglio... e ti assicuro che di loglio ne è stato prodotto tanto ed ha venduto tantissimo qui in Sardegna
2023-07-18 02:25:15
Cioè, laddove la scienza, in questo caso l'archeologia, è costretta a tacere per mancanza di dati

Mica tanto, anzi direi che la rigorosa analisi dei dati è portata avanti dagli stessi che spesso vengono etichettati e combattuti.

L'unica è vedersi conferenze, video vari e leggere libri. Sfuggendo ai tentativi di narrazione ostile.

Prossimo mondiale saltato? :P