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Subject: »Il Grande Disegno
Cioè, laddove la scienza, in questo caso l'archeologia, è costretta a tacere per mancanza di dati
Mica tanto, anzi direi che la rigorosa analisi dei dati è portata avanti dagli stessi che spesso vengono etichettati e combattuti.
L'unica è vedersi conferenze, video vari e leggere libri. Sfuggendo ai tentativi di narrazione ostile.
Prossimo mondiale saltato? :P
Mica tanto, anzi direi che la rigorosa analisi dei dati è portata avanti dagli stessi che spesso vengono etichettati e combattuti.
L'unica è vedersi conferenze, video vari e leggere libri. Sfuggendo ai tentativi di narrazione ostile.
Prossimo mondiale saltato? :P
Tutti occupati fino al 2034 :)
Cmq, da quel che vedo i tempi in cui l'etichettatura e la narrazione ostile funzionavano (Sagan avvelenò davvero i pozzi editoriali a Velikovsky) son finiti. Oggi, e Hancock non manca di sottolinearlo, la demonizzazione funziona da propellente alla "bontà" della teoria sostenuta.
Cmq, da quel che vedo i tempi in cui l'etichettatura e la narrazione ostile funzionavano (Sagan avvelenò davvero i pozzi editoriali a Velikovsky) son finiti. Oggi, e Hancock non manca di sottolinearlo, la demonizzazione funziona da propellente alla "bontà" della teoria sostenuta.
Certo, devi solo cambiare mestiere e dire addio alla carriera come ricercatore ;)
Basta vedere cosa succede a chi sceglie (sulla base di studi e fatti) di interessarsi ad ipotesi quali quelle di cui sopra: immediatamente epurati dai propri "circuiti". Come detto riguardo il nostro avanzatissimo stadio evolutivo, purtroppo il metodo dell'Inquisizione fa parte della ns società ed è duro a morire.
Circa il successo mediatico ottenuto, me lo spiego sia con il declino del monopolio dell'informazione, e l'aumento della preparazione nelle materie scientifiche (cosa che crea uno schermo, ma da sola non basta) dello spettatore medio.
Che poi io l'ostilità di teologi e Vaticano con Biglino non la capisco, è proprio grazie a kamikaze del genere se il grande pubblico recupera o si avvicina a questi temi. Di Biglino apprezzo l'equilibrio e la capacità di rimanere sempre coerente con le proprie tesi, non essendo eterno uno così tra X anni ci pentiremo amaramente di non averlo valorizzato. A torto o a ragione.
Basta vedere cosa succede a chi sceglie (sulla base di studi e fatti) di interessarsi ad ipotesi quali quelle di cui sopra: immediatamente epurati dai propri "circuiti". Come detto riguardo il nostro avanzatissimo stadio evolutivo, purtroppo il metodo dell'Inquisizione fa parte della ns società ed è duro a morire.
Circa il successo mediatico ottenuto, me lo spiego sia con il declino del monopolio dell'informazione, e l'aumento della preparazione nelle materie scientifiche (cosa che crea uno schermo, ma da sola non basta) dello spettatore medio.
Che poi io l'ostilità di teologi e Vaticano con Biglino non la capisco, è proprio grazie a kamikaze del genere se il grande pubblico recupera o si avvicina a questi temi. Di Biglino apprezzo l'equilibrio e la capacità di rimanere sempre coerente con le proprie tesi, non essendo eterno uno così tra X anni ci pentiremo amaramente di non averlo valorizzato. A torto o a ragione.
Certo, devi solo cambiare mestiere e dire addio alla carriera come ricercatore
Aspe', se parliamo di Hancock mi risulta sociologo non archeologo... e quasi tutti coloro che propongono teorie "fuori dal seminato" hanno storie simili, cioè provengono da settori esterni (giornalismo in primis o genericamente "studi umanistici") a quelli che vorrebbero rivoluzionare. L'incazzatura, la prudenza diciamo, degli specialisti del settore la capisco perfettamente.
Anche perché tra i requisiti per sfondare queste teorie devono fondarsi su premesse irritanti come: "Si sono sempre sbagliati", "Non ci hanno mai capito nulla", "Ci hanno sempre mentito", "Nascondono la verità". Insomma, i buoni rapporti scompaiono fin da subito.
Sul successo che incontrano son d'accordo in parte; la fine del monopolio senz'altro ma sulla migliore preparazione non mi pare. Piuttosto c'è un mercato creato da un bisogno informativo che però mi sembra molto poco scientifico. Queste teorie, generalizzando, sono tutte "spettacolari" per un motivo.
Su Biglino, senza entrare nel merito di ciò che afferma, è scontata l'ostilità "di teologi e Vaticano". Biglino sostanzialmente priva la Chiesa del sacro e del divino leggendo la Bibbia con una letteralità che alla Chiesa è già costata la Riforma protestante.
Non può esserci un dialogo e tutti i confronti messi in piedi mi risulta siano finiti malissimo.
Aspe', se parliamo di Hancock mi risulta sociologo non archeologo... e quasi tutti coloro che propongono teorie "fuori dal seminato" hanno storie simili, cioè provengono da settori esterni (giornalismo in primis o genericamente "studi umanistici") a quelli che vorrebbero rivoluzionare. L'incazzatura, la prudenza diciamo, degli specialisti del settore la capisco perfettamente.
Anche perché tra i requisiti per sfondare queste teorie devono fondarsi su premesse irritanti come: "Si sono sempre sbagliati", "Non ci hanno mai capito nulla", "Ci hanno sempre mentito", "Nascondono la verità". Insomma, i buoni rapporti scompaiono fin da subito.
Sul successo che incontrano son d'accordo in parte; la fine del monopolio senz'altro ma sulla migliore preparazione non mi pare. Piuttosto c'è un mercato creato da un bisogno informativo che però mi sembra molto poco scientifico. Queste teorie, generalizzando, sono tutte "spettacolari" per un motivo.
Su Biglino, senza entrare nel merito di ciò che afferma, è scontata l'ostilità "di teologi e Vaticano". Biglino sostanzialmente priva la Chiesa del sacro e del divino leggendo la Bibbia con una letteralità che alla Chiesa è già costata la Riforma protestante.
Non può esserci un dialogo e tutti i confronti messi in piedi mi risulta siano finiti malissimo.
Certo, devi solo cambiare mestiere e dire addio alla carriera come ricercatore ;)
su questo tema ho trovato molto interessante la parabola di Bagnai (in altro ambito ovviamente) e i suoi post di spiegazione del conformismo nella ricerca scientifica (risalenti a prima del covid ovviamente!)
su questo tema ho trovato molto interessante la parabola di Bagnai (in altro ambito ovviamente) e i suoi post di spiegazione del conformismo nella ricerca scientifica (risalenti a prima del covid ovviamente!)
L'incazzatura, la prudenza diciamo, degli specialisti del settore la capisco perfettamente.
Anche perché tra i requisiti per sfondare queste teorie devono fondarsi su premesse irritanti come: "Si sono sempre sbagliati", "Non ci hanno mai capito nulla", "Ci hanno sempre mentito", "Nascondono la verità". Insomma, i buoni rapporti scompaiono fin da subito.
Eppure proprio nell'archeologia c'é il perfetto esempio che gli altri non ci capivano un tubo: arrivó Schliemann e incontró Troia.
L'Archeologia é in veritá qualcosa di abbastanza fumoso che a volte di scientifico ha poco:, 2 esempi:
1) Per secoli i Romani hanno costruto strade praticamente perfette, l'archeologia diceva che non sapeva spiegare come a meno di supporre che avessero come strumento un odometro peró dicevano "non é compatibile con la tecnologia dell'epoca", fino a quando hanno trovato qualcosa di ben piú complesso: questo nonostante fosse stato descritto d Vitruvio.
Oa se trovi qualcuno dell'epoca che e lo descrive non puoi dire "é incompatibile con la tecnologia dell'epoca", é semplicemente da cretini dirlo, eppure questo diceva l'archeologia "ufficiale", poi hanno trovato Macchina di Anticitera e alla fine negli anni 90 hanno pure trovato un odometro negli scavi, un miracolo.
Qunidi l'archeologia diceva stupidaggini, eppure la medicina quando deve trovare virus non cerca i virus, cerca gli anticorpi, ossia le conferme possono essere certe anche se indirette.
2) I Vichinghi sapevano navigare esattamente anche con il tempo nuvoloso, l'archeologia ti dice di non sapere esattamente come, eppure ci sono dei cristalli che se puntati al cielo con tempo nuvoloso messi in un angolazione precisa ti dicono esattamente dov'é il sole. Questi cristalli sono stati trovati su una nave inglese del XV secolo, eppre l'archeologia dice di non sapere con certezza come facessero. La certezza non la troveranno mai, eppure non ho bisogno di trovare il virus HIV, é sufficiente trovare gli anticropi, per cui é ovvio che i vichinghi usassero quello stumento.
L'archeologia sempre ha fatto 2 errori nella suea storia: 1) supporre che alcune tecnologie fossero "troppo avanzate", 2) supporre che l'uomo ha iniziato a svilupparsi recentemete.
Se prendiamo i libri di storia di 40 anni fa troveremo che l'uomo ha circa un milione di anni, adesso siamo a 3 se non mi sbaglio.
Pensare sempre di trovare delle prove dirette, soprattutto scavando é da cretini e ancora di piú pretendendo ti trovarle in fondo al mare: é ovvio che i vichinghi usassero quel cristallo, mica devi trovarlo per forza per sapere che l'usavano.
Il fattto é che nel corso del tempo sono andate perdute molte tecnologie e molti archolgi suppongono he queste tecnologie non fossero a disposizione del popolo X
Esempio di tecnologie perdute: l'acciaio Damasco e la forgiatura delle katana giapponesi del XVII secolo e la fabbricazione di lenti.
Per esempio in realtá supponiamo che Tolomeo non avesse molto a disposizione per osservare il cielo, quando invece sappiamo che scrisse un trattato di ottica per lo piú andato perduto..
Ancora una volta degli scavi, quelli di Pompei ci diacono che gli archeologi al solito aveveno torto: i Roamani sapevano costruire lenti d'ingrandimento., sono state trovate a Creta 40 anni fa e in Egitto lenti d'ingramento x7, il cannocchiale di Galileo era peggiore : pensate davvero che Galileo avesso strumenti superiori a Tolomeo per osservare il cielo? No che non li aveva: a tecnologia di Tolomeo era superiore.
I greci utilizzavano una macchina vapore per aprire delle porte del tempio.
Le tecnologie sono andate perdute per molti motivi: per esempio gli Incas conoscevano perfettamente la ruota, la usavano per macinare e costruivano giocattoli, peró non la usavano per trasporto. Perche? semplice, non ha senso usarla in montagna, soprattutto se non hai cavalli
Perché i greci e i romani non hanno continuato con lo sviluppo della macchina a vapore? Semplice avevano gli schiavi e la tecnologia si perse
Idem per le lenti: le lenti antiche incontrate erano enormemente migliori di quelle fatte d Galileo, alcuni castoni romani sono impossibili da fare senza lente d'ingrandimento.
Quindi il fatto che non sappiamo spiegare come facessero a fare lenti di alta qualitá che si sognavamo 2400 anni dopo non dice che lenti non ci fossero, ci dice quello che giá sappiamo: che con l'inizio della caduta dell'impero romanio circa il 250 d.c., inizió un lenta caduta della conoscenza generale dell'uomo e occorsero molti secoli per ritornare a conocere quello che giá era noto.
Siccome nel frattempo abbiamo perso la biblioteca di Alessandria, abbiamo perso molti scritti e molta storia, per cui pretendere di incontrare la prova diretta é da cretini, le prove spesso saranno solamente indirette, come trovare gli anticorpi del virus e non il virus stesso.
(edited)
Anche perché tra i requisiti per sfondare queste teorie devono fondarsi su premesse irritanti come: "Si sono sempre sbagliati", "Non ci hanno mai capito nulla", "Ci hanno sempre mentito", "Nascondono la verità". Insomma, i buoni rapporti scompaiono fin da subito.
Eppure proprio nell'archeologia c'é il perfetto esempio che gli altri non ci capivano un tubo: arrivó Schliemann e incontró Troia.
L'Archeologia é in veritá qualcosa di abbastanza fumoso che a volte di scientifico ha poco:, 2 esempi:
1) Per secoli i Romani hanno costruto strade praticamente perfette, l'archeologia diceva che non sapeva spiegare come a meno di supporre che avessero come strumento un odometro peró dicevano "non é compatibile con la tecnologia dell'epoca", fino a quando hanno trovato qualcosa di ben piú complesso: questo nonostante fosse stato descritto d Vitruvio.
Oa se trovi qualcuno dell'epoca che e lo descrive non puoi dire "é incompatibile con la tecnologia dell'epoca", é semplicemente da cretini dirlo, eppure questo diceva l'archeologia "ufficiale", poi hanno trovato Macchina di Anticitera e alla fine negli anni 90 hanno pure trovato un odometro negli scavi, un miracolo.
Qunidi l'archeologia diceva stupidaggini, eppure la medicina quando deve trovare virus non cerca i virus, cerca gli anticorpi, ossia le conferme possono essere certe anche se indirette.
2) I Vichinghi sapevano navigare esattamente anche con il tempo nuvoloso, l'archeologia ti dice di non sapere esattamente come, eppure ci sono dei cristalli che se puntati al cielo con tempo nuvoloso messi in un angolazione precisa ti dicono esattamente dov'é il sole. Questi cristalli sono stati trovati su una nave inglese del XV secolo, eppre l'archeologia dice di non sapere con certezza come facessero. La certezza non la troveranno mai, eppure non ho bisogno di trovare il virus HIV, é sufficiente trovare gli anticropi, per cui é ovvio che i vichinghi usassero quello stumento.
L'archeologia sempre ha fatto 2 errori nella suea storia: 1) supporre che alcune tecnologie fossero "troppo avanzate", 2) supporre che l'uomo ha iniziato a svilupparsi recentemete.
Se prendiamo i libri di storia di 40 anni fa troveremo che l'uomo ha circa un milione di anni, adesso siamo a 3 se non mi sbaglio.
Pensare sempre di trovare delle prove dirette, soprattutto scavando é da cretini e ancora di piú pretendendo ti trovarle in fondo al mare: é ovvio che i vichinghi usassero quel cristallo, mica devi trovarlo per forza per sapere che l'usavano.
Il fattto é che nel corso del tempo sono andate perdute molte tecnologie e molti archolgi suppongono he queste tecnologie non fossero a disposizione del popolo X
Esempio di tecnologie perdute: l'acciaio Damasco e la forgiatura delle katana giapponesi del XVII secolo e la fabbricazione di lenti.
Per esempio in realtá supponiamo che Tolomeo non avesse molto a disposizione per osservare il cielo, quando invece sappiamo che scrisse un trattato di ottica per lo piú andato perduto..
Ancora una volta degli scavi, quelli di Pompei ci diacono che gli archeologi al solito aveveno torto: i Roamani sapevano costruire lenti d'ingrandimento., sono state trovate a Creta 40 anni fa e in Egitto lenti d'ingramento x7, il cannocchiale di Galileo era peggiore : pensate davvero che Galileo avesso strumenti superiori a Tolomeo per osservare il cielo? No che non li aveva: a tecnologia di Tolomeo era superiore.
I greci utilizzavano una macchina vapore per aprire delle porte del tempio.
Le tecnologie sono andate perdute per molti motivi: per esempio gli Incas conoscevano perfettamente la ruota, la usavano per macinare e costruivano giocattoli, peró non la usavano per trasporto. Perche? semplice, non ha senso usarla in montagna, soprattutto se non hai cavalli
Perché i greci e i romani non hanno continuato con lo sviluppo della macchina a vapore? Semplice avevano gli schiavi e la tecnologia si perse
Idem per le lenti: le lenti antiche incontrate erano enormemente migliori di quelle fatte d Galileo, alcuni castoni romani sono impossibili da fare senza lente d'ingrandimento.
Quindi il fatto che non sappiamo spiegare come facessero a fare lenti di alta qualitá che si sognavamo 2400 anni dopo non dice che lenti non ci fossero, ci dice quello che giá sappiamo: che con l'inizio della caduta dell'impero romanio circa il 250 d.c., inizió un lenta caduta della conoscenza generale dell'uomo e occorsero molti secoli per ritornare a conocere quello che giá era noto.
Siccome nel frattempo abbiamo perso la biblioteca di Alessandria, abbiamo perso molti scritti e molta storia, per cui pretendere di incontrare la prova diretta é da cretini, le prove spesso saranno solamente indirette, come trovare gli anticorpi del virus e non il virus stesso.
(edited)
Che i "dilettanti" abbiano dato un contributo alle scienze non è una novità dai; ogni disciplina ha i suoi casi di passi in avanti prodotti da autodidatti e appassionati o causati da errori e fraintendimenti fortunati.
Ma non è che questo possa diventare un metodo. L'ha chiarito Bacone già nel Seicento: se gli uomini sono stati capaci di inventare la bussola e la polvere da sparo senza un metodo per ottimizzare le ricerche che cosa sarebbero capaci di inventare una volta che trovassimo un metodo?
Direi che il mondo in cui viviamo è il prodotto spettacolare (terribile se sei un apocalittico) del metodo scientifico non della libera creatività del cultore appassionato; che poi si possano citare straordinari contributi di questi ultimi è un fatto.
Che poi l'archeologia tenda, come ogni disciplina, a generare un lato diciamo accademico, cioè a cristallizzarsi in una forma di potere conservatore e tendente alla ripetizione più che aperto alle novità è vero. Ma la storia non ci insegna solo che le discipline resistono ai cambiamenti ma anche che cambiano.
Sui cristalli vichinghi: l'ipotesi fu formulata per la prima volta nel 1967 dall’archeologo danese Thorkild Ramskou . Per dire che l'archeologia arriva, piano piano, con prudenza, tornando indietro a ricontrollare, confrontando, datando, classificando, cercando e scavando anche più del necessario... insomma, facendo tutte quelle cose noiosissime che sono richieste da un metodo e una disciplina.
Ma non è che questo possa diventare un metodo. L'ha chiarito Bacone già nel Seicento: se gli uomini sono stati capaci di inventare la bussola e la polvere da sparo senza un metodo per ottimizzare le ricerche che cosa sarebbero capaci di inventare una volta che trovassimo un metodo?
Direi che il mondo in cui viviamo è il prodotto spettacolare (terribile se sei un apocalittico) del metodo scientifico non della libera creatività del cultore appassionato; che poi si possano citare straordinari contributi di questi ultimi è un fatto.
Che poi l'archeologia tenda, come ogni disciplina, a generare un lato diciamo accademico, cioè a cristallizzarsi in una forma di potere conservatore e tendente alla ripetizione più che aperto alle novità è vero. Ma la storia non ci insegna solo che le discipline resistono ai cambiamenti ma anche che cambiano.
Sui cristalli vichinghi: l'ipotesi fu formulata per la prima volta nel 1967 dall’archeologo danese Thorkild Ramskou . Per dire che l'archeologia arriva, piano piano, con prudenza, tornando indietro a ricontrollare, confrontando, datando, classificando, cercando e scavando anche più del necessario... insomma, facendo tutte quelle cose noiosissime che sono richieste da un metodo e una disciplina.
Scopigno, non ai seguito bene il post: la mia critica era proprio nel metodo dell'archeologia
Se in altri contesti scientifici la conferma indiretta é sempre valida (anticorpi per virus, bosone di higgs e onde gravitazionali per la fisica) non puó non esserlo in archeologia. La conferma indiretta é metodo scientifico al 100%.
Nota: il bosone di higgs e le onde gravitazionali erano VERE anche quando non ancora osservati, il bosone d Higgs entra nel modello standard nel 1967, le onde gravitazionali molto prima, nessun fisico ha mai dubitato della loro esistenza prima della loro scoperta, il problema era solo quale esperimento e che tecnologoia devo avere per trovarli.
Quindi se i vichingi viaggivano con il tempo nuvoloso sapendo perfettamente la posizione del sole e i romani costruivano strade, é perché possedevano una tecnologia relativamente avanzata per l'epoca: non si puó dire che non avessero tale tecnologia come hanno fatto gli archeologi. Il fatto che tu non l'abbia trovato nulla negli scavi non dice assolutamente NULLA, é igualmente vero, come era vero il bosone di Higgs per la fisica negli anni 70.
Piuttosto devi dire il contrario: sappiamo perfettamente che i romani usavano l'odometro ma non lo abbiamo trovato ancora negli scavi perché era di legno, oppure non abbiamo ancora trovato il cristallo che usavano i vichinghi perché é molto difficile trovarlo in relitti affondati o in scavi archeologici: non puoi dire che i romani non avevano l'odometro quando finanche Vitruvio l'aveva descritto perché "era tecnologia troppo avanzata per l'epoca".
Se ci pensi bene anche i babilonesi avrebbero potuto costruire l'odometro: era sufficiente conoscere il Pgreco, cosa nota appunt ai babilonesi.
Se in altri contesti scientifici la conferma indiretta é sempre valida (anticorpi per virus, bosone di higgs e onde gravitazionali per la fisica) non puó non esserlo in archeologia. La conferma indiretta é metodo scientifico al 100%.
Nota: il bosone di higgs e le onde gravitazionali erano VERE anche quando non ancora osservati, il bosone d Higgs entra nel modello standard nel 1967, le onde gravitazionali molto prima, nessun fisico ha mai dubitato della loro esistenza prima della loro scoperta, il problema era solo quale esperimento e che tecnologoia devo avere per trovarli.
Quindi se i vichingi viaggivano con il tempo nuvoloso sapendo perfettamente la posizione del sole e i romani costruivano strade, é perché possedevano una tecnologia relativamente avanzata per l'epoca: non si puó dire che non avessero tale tecnologia come hanno fatto gli archeologi. Il fatto che tu non l'abbia trovato nulla negli scavi non dice assolutamente NULLA, é igualmente vero, come era vero il bosone di Higgs per la fisica negli anni 70.
Piuttosto devi dire il contrario: sappiamo perfettamente che i romani usavano l'odometro ma non lo abbiamo trovato ancora negli scavi perché era di legno, oppure non abbiamo ancora trovato il cristallo che usavano i vichinghi perché é molto difficile trovarlo in relitti affondati o in scavi archeologici: non puoi dire che i romani non avevano l'odometro quando finanche Vitruvio l'aveva descritto perché "era tecnologia troppo avanzata per l'epoca".
Se ci pensi bene anche i babilonesi avrebbero potuto costruire l'odometro: era sufficiente conoscere il Pgreco, cosa nota appunt ai babilonesi.
Stiamo parlando di una scienza che sta sempre a metà tra le scienze umane e le scienze esatte... a metà nel senso che le trasformazioni che l'archeologia ha operato su se stessa nel corso degli ultimi decenni vanno nella direzione di sfruttare quanto più possibile gli strumenti e i metodi d'indagine offerti dalle varie scienze. In effetti oggi l'archelogia senza l'archeometria non esiste più.
Quello che voglio dire è che criticare il metodo di una disciplina che fin dalla sua nascita non ha fatto altro che criticare il suo metodo ha poco senso. Le scienze, anche quelle umane, possono, è vero, cristallizzarsi nell'errore, resistere ai cambiamenti di paradigma, comportarsi anche come "religioni" a volte ma non è la loro natura; e la storia ci mostra proprio l'incessante spinta che dalle scienze si produce verso conoscienze migliori dei loro oggetti. L'errore non dimosta che è sbagliata la scienza ma che la scienza sbaglia.
Per quanto riguarda le conferme indirette si capisce bene la resistenza dell'archeologia e il bisogno di ancorarsi ai "dati archeologici". La pseudo-conferma indiretta è lo strumento privilegiato di molte teorie "pseudo-archeologia" che in mancanza di dati colma volentieri i vuoti con tutta una serie di "deduzioni" difficilissime tra l'altro da contrastare.
Questo video mostra bene la "disperazione" dell'archeologia per una battaglia che mediaticamente è un disastro.
D'altro canto i giovani archeologi scendono sul campo dei loro nemici in termini di linguaggio e di uso dei media. Questo mi ha divertito molto... purtroppo pupe non potrà vederlo perchè dura troppo :P
p.s. però pupe, i video di Bagnai ce li postavi a prescindere dalla lunghezza :)
p.p.s questo post l'ho scritto e cancellato già due volte incasinandomi coi copia incolla... a 'sto punto sarà pieno di cazzate come al solito :)
Quello che voglio dire è che criticare il metodo di una disciplina che fin dalla sua nascita non ha fatto altro che criticare il suo metodo ha poco senso. Le scienze, anche quelle umane, possono, è vero, cristallizzarsi nell'errore, resistere ai cambiamenti di paradigma, comportarsi anche come "religioni" a volte ma non è la loro natura; e la storia ci mostra proprio l'incessante spinta che dalle scienze si produce verso conoscienze migliori dei loro oggetti. L'errore non dimosta che è sbagliata la scienza ma che la scienza sbaglia.
Per quanto riguarda le conferme indirette si capisce bene la resistenza dell'archeologia e il bisogno di ancorarsi ai "dati archeologici". La pseudo-conferma indiretta è lo strumento privilegiato di molte teorie "pseudo-archeologia" che in mancanza di dati colma volentieri i vuoti con tutta una serie di "deduzioni" difficilissime tra l'altro da contrastare.
Questo video mostra bene la "disperazione" dell'archeologia per una battaglia che mediaticamente è un disastro.
D'altro canto i giovani archeologi scendono sul campo dei loro nemici in termini di linguaggio e di uso dei media. Questo mi ha divertito molto... purtroppo pupe non potrà vederlo perchè dura troppo :P
p.s. però pupe, i video di Bagnai ce li postavi a prescindere dalla lunghezza :)
p.p.s questo post l'ho scritto e cancellato già due volte incasinandomi coi copia incolla... a 'sto punto sarà pieno di cazzate come al solito :)
A Buenos Aires adesso fa freddo. In Paraguay (rosso) abbiamo temperature freddo/fresche minima 6 massima 16, alternate a temperate, minma 16 massima 28
In Paraguay da sempre l'inverno ha temperature altalenanti, periodi di 7/10 giorni relativamente freddi con picchi a 2/3 gradi di notte e massime a 15, con altri periodi di7/10 giorni con temperature di 15/28 gradi ma spesso e volentieri anche in inverno abbiamo 38 gradi (non tutti gli anni), succede da SEMPRE.
Infatti qui non esiste il riscaldamento, non serve.
Qui le temperature di Buenos Aires di luglio, freddine eh,
https://www.tiempo3.com/south-america/argentina/distrito-federal/buenos-aires?page=month&month=July
Qui la comparazione con la medie degli ultimi 40 anni, possiamo dire che fino a oggi sono leggermente al di sotto delle medie di luglio, pero Repubblica la mette in giallo...
https://es.wikipedia.org/wiki/Buenos_Aires
Poi dicono che non c'é un disegno dietro tutto questo...
In Paraguay da sempre l'inverno ha temperature altalenanti, periodi di 7/10 giorni relativamente freddi con picchi a 2/3 gradi di notte e massime a 15, con altri periodi di7/10 giorni con temperature di 15/28 gradi ma spesso e volentieri anche in inverno abbiamo 38 gradi (non tutti gli anni), succede da SEMPRE.
Infatti qui non esiste il riscaldamento, non serve.
Qui le temperature di Buenos Aires di luglio, freddine eh,
https://www.tiempo3.com/south-america/argentina/distrito-federal/buenos-aires?page=month&month=July
Qui la comparazione con la medie degli ultimi 40 anni, possiamo dire che fino a oggi sono leggermente al di sotto delle medie di luglio, pero Repubblica la mette in giallo...
https://es.wikipedia.org/wiki/Buenos_Aires
Poi dicono che non c'é un disegno dietro tutto questo...