Subject: »Il Grande Disegno

Il reddito universale è una roba pericolosa...

2/300 anni sono morto, voglio tutto e subito!

Una percentuale di produzione dei lavori che e hanno rubato o in futuro le macchine IA, ecc... dovrebbe andare alla cassa del reddito universale da ridistribuire.... e quei pochi lavori con alta specializzazione che gli umani sarebbero costretti a fare: chi li fà dovrebbero essere i nuovi ricchi.

Dire che il lavoro nobilita l'uomo e una forma di addomesticamento delle masse da parte dei ricchi.

Fidati, se di colpo ci "traslassero" in un mondo così diverso... ci sentiremmo persi.

Come accennato anche in quell'intervista, sarà molto difficile per noi liberarci (se mai lo faremo) dal modello lavoro/compenso. Figuriamoci fare a meno del primo e porci come obbiettivo la "sola" realizzazione personale con il volontariato.

Come accennato anche in quell'intervista, sarà molto difficile per noi liberarci (se mai lo faremo) dal modello lavoro/compenso.

Ehm, chi produce a ricchezza? Come si distribuisce?

Macchine? Di chi sono?

Ma veramente voi credete alle favole?

Stai parlando di anarchia pura nel suo significato originale, non di caos anarchivo. L'anarchia presuppone la perfezione dell'uomo e quindi della societá, per questo é un'utopia

Penso banalmente perché le macchine produrranno infinitamente più ricchezza di noi. E non intendo dal pdv della quantità, ma proprio delle idee, di nuovi concept e sistemi che miglioreranno la ns vita.

Quando la qualità della vita cresce e i servizi diventano eccellenza oltre che accessibili, è proprio il concetto di "ricchezza" che va a farsi benedire.

Di certo chi detiene potere e ricchezza, farà in modo che sia un futuro mooolto lontano, o cmq una favola utopica.

ma proprio delle idee, di nuovi concept e sistemi che miglioreranno la ns vita

Su questo grande punto interrogativo... anche perché se togli all'umanità pure questo asset alle macchine potrebbe venire il dubbio sulla nostra residuale utilità:)

Quando la qualità della vita cresce e i servizi diventano eccellenza oltre che accessibili, è proprio il concetto di "ricchezza" che va a farsi benedire.

Chi li fornisce qeuste servizi? Chi costruisce le macchine? Chi le programma? Chi controlla il processo?

Evidentemente non hai capito che le tre leggi della robotica di Asimov sono una distopia.

Te lo racconta la storia recentissima, la domanda è malposta: non è questione di controllare il processo, bensì di limitarlo.

Il problema potrebbe essere nell'individuare riserve di materie prime. Ma sono verosimilmente i compiti che affideremo alle IA nel prossimo futuro. Anche dovessero esaurirsi le risorse terrestri (e anche il riciclo sarà banalmente affidato a processi gestiti da macchine), se *oggi* anche l'India va sulla Luna e su Marte il Pathfinder ha aperto le danze quasi 30 anni fa... figuriamoci cosa succede nei prossimi 100 anni.

La mancanza di un lavoro retribuito, e quindi socialmente riconosciuto, sarà un problema per carrieristi ed ambiziosi, il cui unico scopo è accumulare potere attraverso di esso.
Credo che in un futuro del genere si dovrà parlare di attività anziché di lavoro. Con un reddito gratuito per tutti, probabilmente uguale per tutti, prodotto da macchine artificialmente intelligenti, ognuno potrà scegliere l’attività più congeniale, che alla fine potremmo definire hobby. Credo che le attività principali saranno di tipo creativo e di studio (mentale) e sportivo (fisico).
Sarà la pacchia per i veri filantropi, quelli che desiderano migliorare la vita dell’umanità senza nulla in cambio.
Non potrà mancare anche il divertimento, che però andrà disciplinato, perché ci saranno gli opposti della prima categoria di uomini: i pigri! Che dalla pigrizia passano all’ozio e quindi al vizio.
La prima categoria, insieme alla AI, dovrà essere tenuta lontano dal potere decisionale, che dovrà essere affidata ai filantropi, con cui gli attuali vari Bill Gates non hanno nulla a che fare.

Io fatico a credere che possa funzionare... il treno per muoversi ha bisogno di binari. Il rischio è la stasi

Te lo racconta la storia recentissima, la domanda è malposta: non è questione di controllare il processo, bensì di limitarlo.

La storia recentissima non racconta nulla

Invece di fare discorsi campatio in aria, quali sono le riposte a queste domande? Soprattutto la prima, eh?

Chi li fornisce questi servizi? Chi costruisce le macchine? Chi le programma? Chi controlla il processo?

Sai com'é, perché dovrei pagare per un affitto quando con gli stessi soldi mi compro la stessa casa?

Chi li fornisce questi servizi? Chi costruisce le macchine? Chi le programma? Chi controlla il processo?

Sai com'é, perché dovrei pagare per un affitto quando con gli stessi soldi mi compro la stessa casa?

Uno stato gestito da uomini disinteressati al potere e volenterosi.
Inizialmente le costruiscono gli uomini, poi si autoproducono.
Sempre i disinteressati e volenterosi.

Ognuno di default dovrebbe possedere una casa, un mezzo di locomozione ed un robot che lavori al posto suo prducendo reddito.

secondo me uno dei più grossi problemi che avremo nel trovare un modo per spartire la torta è che il "consumo" non è regolato individualmente solo dai bisogni o dai desideri, ma subisce effetti sociali (vedi ad es. l' "effetto di dimostrazione") che sono sintomo di qualcosa di differente, ovvero di una competizione innata nell'essere umano a volere DI PIU' del mio vicino di casa.

Questo è un seme di discordia piantato nel cuore dell'umanità, dal quale non possiamo guarire.

Quello è deleterio solo se c’è dall’altra parte INVIDIA! La madre di tutti i mali (peccati).

Gelosia=non voler perdere ciò che si ha.
Avidità=volere ciò che non si ha.
Invidia=non volere che gli altri abbiano ciò che non si ha.
(edited)

Non ho capito se ti preoccupano le risorse o le competenze, ma in entrambi i casi le risposte sono già date sopra. Siamo in loop.