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Subject: »Il Grande Disegno
https://www.pensalibero.it/blackrock-vanguard-e-state-street/
Blackrock, Vanguard e State Street
Due professori Lucian Bebchuk (diritto, economia e finanza oltre che direttore del programma di Governance c/o la Harvard Law School di Harvard) e Scott Hirst (professore alla Harvard di Fusioni, Acquisizioni e Corporate Governance) hanno calcolato nel 2020 che i tre colossi sopra citati esprimevano il 25% dei diritti di voto di tutte le società quotate sull’indice S&P 500 per arrivare al 34,3% entro dieci anni e al 40,8% entro venti. Una presenza enorme e, forse, spropositata?
Blackrock, Vanguard e State Street
Due professori Lucian Bebchuk (diritto, economia e finanza oltre che direttore del programma di Governance c/o la Harvard Law School di Harvard) e Scott Hirst (professore alla Harvard di Fusioni, Acquisizioni e Corporate Governance) hanno calcolato nel 2020 che i tre colossi sopra citati esprimevano il 25% dei diritti di voto di tutte le società quotate sull’indice S&P 500 per arrivare al 34,3% entro dieci anni e al 40,8% entro venti. Una presenza enorme e, forse, spropositata?
si può semplificare la genesi della questione dicendo che il capitale cerca in modo naturale l'efficenza. Dove la trova si concentra..
ma dietro a questo capitale ci sono tanti soggetti differenti!
Voglio dire che è un esito piuttosto normale e non è determinato da alcuna strana macchinazione. Gli esiti però sono estremamente pericolosi e a mio parere questo tipo di aggregazioni di capitale andrebbero vietate.
ma dietro a questo capitale ci sono tanti soggetti differenti!
Voglio dire che è un esito piuttosto normale e non è determinato da alcuna strana macchinazione. Gli esiti però sono estremamente pericolosi e a mio parere questo tipo di aggregazioni di capitale andrebbero vietate.
C'è modo di sapere nomi e cognomi di chi possiede quei 3 colossi?
Comunque i Rothschild sono in giro dal 1500.
Comunque i Rothschild sono in giro dal 1500.
Comunque si parla che molti coltivatori italiani rinuncerebbero ai "velenosi" incentivi comunitari. Disposto a pagare di più e a boicottare le multinazionali ad oltranza.
si può semplificare la genesi della questione dicendo che il capitale cerca in modo naturale l'efficenza. Dove la trova si concentra..
ma dietro a questo capitale ci sono tanti soggetti differenti!
Voglio dire che è un esito piuttosto normale e non è determinato da alcuna strana macchinazione. Gli esiti però sono estremamente pericolosi e a mio parere questo tipo di aggregazioni di capitale andrebbero vietate.
La troppa efficienza fa perdere di vista l'etica. La macchinazione serve al capitale per legittimare eticamente la sua concentrazione nell'efficienza.
L'Unione Europea serve ad attuare queste politiche "una tantum" (una volta sola) su un intero continente anzichè stato per stato, ma il Grande Disegno comprende il Mondo Intero, dove però al momento metà di esso s'è messo a contrasto! :-J
Questa politica è frutto di menti senza Dio, di menti che hanno perso Dio, di chi si crede ormai dio in terra per il solo fatto di essere stato capace di accumulare tanta materia a discapito di altri senza pagare mai dazio. Vogliono sempre di più perchè convinti che dopo la morte non avranno più niente.
(edited)
ma dietro a questo capitale ci sono tanti soggetti differenti!
Voglio dire che è un esito piuttosto normale e non è determinato da alcuna strana macchinazione. Gli esiti però sono estremamente pericolosi e a mio parere questo tipo di aggregazioni di capitale andrebbero vietate.
La troppa efficienza fa perdere di vista l'etica. La macchinazione serve al capitale per legittimare eticamente la sua concentrazione nell'efficienza.
L'Unione Europea serve ad attuare queste politiche "una tantum" (una volta sola) su un intero continente anzichè stato per stato, ma il Grande Disegno comprende il Mondo Intero, dove però al momento metà di esso s'è messo a contrasto! :-J
Questa politica è frutto di menti senza Dio, di menti che hanno perso Dio, di chi si crede ormai dio in terra per il solo fatto di essere stato capace di accumulare tanta materia a discapito di altri senza pagare mai dazio. Vogliono sempre di più perchè convinti che dopo la morte non avranno più niente.
(edited)
he i tre colossi sopra citati esprimevano il 25% dei diritti di voto di tutte le società quotate sull’indice S&P 500
I diretti, gli indiretti sono un altro 50%: totale 75%
Prendi gli azionisti di una societá X guarda chi sono, poi guarda chi controlla ogni signolo azionista quelli sono gli indiretti. Il presidente del consiglio di amministrazione di Facebook in quota Manhanttan chase pensi che e non l'abbiano scelto quei 3?
I diretti, gli indiretti sono un altro 50%: totale 75%
Prendi gli azionisti di una societá X guarda chi sono, poi guarda chi controlla ogni signolo azionista quelli sono gli indiretti. Il presidente del consiglio di amministrazione di Facebook in quota Manhanttan chase pensi che e non l'abbiano scelto quei 3?
he i tre colossi sopra citati esprimevano il 25% dei diritti di voto di tutte le società quotate sull’indice S&P 500
I diretti, gli indiretti sono un altro 50%: totale 75%
Prendi gli azionisti di una societá X guarda chi sono, poi guarda chi controlla ogni signolo azionista quelli sono gli indiretti. Il presidente del consiglio di amministrazione di Facebook in quota Manhanttan chase pensi che e non l'abbiano scelto quei 3?
I diretti, gli indiretti sono un altro 50%: totale 75%
Prendi gli azionisti di una societá X guarda chi sono, poi guarda chi controlla ogni signolo azionista quelli sono gli indiretti. Il presidente del consiglio di amministrazione di Facebook in quota Manhanttan chase pensi che e non l'abbiano scelto quei 3?
Il fatto cruciale, secondo me, è che il capitalismo/liberismo/"libero" mercato non tende al monopolio solo nelle aziende, ma anche nelle persone. A lungo andare, è inevitabile che i facenti parte dell'elite si auto-scremino (nel senso di "scremare", scusa l'italiano), fino a ridursi ad un numero relativamente esiguo. Se poi si pensa che ci sono, ad esempio, i Rothschild che sono in giro dal 1500, di tempo per scremare la concorrenza ne hanno avuto…
Ora io non dico che a capo di tutto ci siano 3-4 persone (che si incontrano segretamente in un castello scozzese nelle notti senza luna) e che non arrivino mai soggetti nuovi, non lo so, ma per come è strutturato il mondo oggi, mi pare inevitabile che, tra tanti squali, finiscano per primeggiare i più grossi, astuti ed anziani.
I soggetti più o meno nuovi (Gates, Elone Muschio ed il coglionazzo di Amazon, ad esempio) mi danno l'impressione di essere solo dei burattini e le loro aziende delle robe create ad arte dall'alta finanza.
Ora io non dico che a capo di tutto ci siano 3-4 persone (che si incontrano segretamente in un castello scozzese nelle notti senza luna) e che non arrivino mai soggetti nuovi, non lo so, ma per come è strutturato il mondo oggi, mi pare inevitabile che, tra tanti squali, finiscano per primeggiare i più grossi, astuti ed anziani.
I soggetti più o meno nuovi (Gates, Elone Muschio ed il coglionazzo di Amazon, ad esempio) mi danno l'impressione di essere solo dei burattini e le loro aziende delle robe create ad arte dall'alta finanza.
Concordo! Magari degli “Einstein” riempiti di soldi purché indirizzino il loro genio come vuole la finanza che conta.
si può semplificare la genesi della questione dicendo che il capitale cerca in modo naturale l'efficenza. Dove la trova si concentra..
ma dietro a questo capitale ci sono tanti soggetti differenti!
Voglio dire che è un esito piuttosto normale e non è determinato da alcuna strana macchinazione. Gli esiti però sono estremamente pericolosi e a mio parere questo tipo di aggregazioni di capitale andrebbero vietate.
Il punto é che i sohhetti NON sono differenti.
Prendi Coca cola per esempio o Ford o qualsiasi altra compagnia
Troverai questo; il prncipale controllore diretto é la triade StateStreet, Vanguard e Blackrock, poi trovi altri che sono Shwab, Geode, FRM (Fidelity), poi trovi banche d'investimento tipo Mahattan chase, Morgan Stanley, poi altri attori minori tipo il fondo sovrano Cinese o quello di Singapore,
Dunque quasi tutte le banche di investimento sono controllate da Blackrock, Vanguard e Statestreet.
Geode é Rockfeller, FRM (Fidelity) é Johnson 49% e piccoli azionisti ma la societá in realtá é controllata con Rothschild, sufficiente vedere chi é Peter Lynch piccolo azionistied ex C-level di FRM,
L'unico gruppo un po' grande che ha interessi contrapposti alla traiade é quello Schawb (niente a che vedere con lo Schawb del WEF, idee contrarie)
Chi controlla alla fine Blackrock Vanguard e StateStreet?
Se si fanno delle attente ricerche si troverrano dietro a quelle tre societá Rotschield, Rockfeller, Johnson (quelli di FRM) e altre famiglie (Soros per esempio) che controllano il 70% del mercato di capitali nel mondo occidentale
Gli esiti però sono estremamente pericolosi e a mio parere questo tipo di aggregazioni di capitale andrebbero vietate
Pfizer, facebook e google sono controllate da quei 3, pure Open di mentana é controllata da quie 3 attraverso uno studio giuridico che é quello che difende Pfizer e dove anche a sede Open.
Quindi che informazione puó fare Open che é vontrollata dello stesso proprietario di Pfizer?
La famiglia Schwab, con i Mars, Elon Musk e altri minori sono il cartello capitalista contrapposto., non sono santi, ma almeno non vogliono imbavagliare il mondo.
ma dietro a questo capitale ci sono tanti soggetti differenti!
Voglio dire che è un esito piuttosto normale e non è determinato da alcuna strana macchinazione. Gli esiti però sono estremamente pericolosi e a mio parere questo tipo di aggregazioni di capitale andrebbero vietate.
Il punto é che i sohhetti NON sono differenti.
Prendi Coca cola per esempio o Ford o qualsiasi altra compagnia
Troverai questo; il prncipale controllore diretto é la triade StateStreet, Vanguard e Blackrock, poi trovi altri che sono Shwab, Geode, FRM (Fidelity), poi trovi banche d'investimento tipo Mahattan chase, Morgan Stanley, poi altri attori minori tipo il fondo sovrano Cinese o quello di Singapore,
Dunque quasi tutte le banche di investimento sono controllate da Blackrock, Vanguard e Statestreet.
Geode é Rockfeller, FRM (Fidelity) é Johnson 49% e piccoli azionisti ma la societá in realtá é controllata con Rothschild, sufficiente vedere chi é Peter Lynch piccolo azionistied ex C-level di FRM,
L'unico gruppo un po' grande che ha interessi contrapposti alla traiade é quello Schawb (niente a che vedere con lo Schawb del WEF, idee contrarie)
Chi controlla alla fine Blackrock Vanguard e StateStreet?
Se si fanno delle attente ricerche si troverrano dietro a quelle tre societá Rotschield, Rockfeller, Johnson (quelli di FRM) e altre famiglie (Soros per esempio) che controllano il 70% del mercato di capitali nel mondo occidentale
Gli esiti però sono estremamente pericolosi e a mio parere questo tipo di aggregazioni di capitale andrebbero vietate
Pfizer, facebook e google sono controllate da quei 3, pure Open di mentana é controllata da quie 3 attraverso uno studio giuridico che é quello che difende Pfizer e dove anche a sede Open.
Quindi che informazione puó fare Open che é vontrollata dello stesso proprietario di Pfizer?
La famiglia Schwab, con i Mars, Elon Musk e altri minori sono il cartello capitalista contrapposto., non sono santi, ma almeno non vogliono imbavagliare il mondo.
I soggetti più o meno nuovi (Gates, Elone Muschio ed il coglionazzo di Amazon, ad esempio)
Amazon é della triade, Gates non é propriamiente nuovo nuevo, ed é legato mani e piedi alla triade, Musk é l0'unico battitore libero dei 3 e non é un burattino basta vedere quello che sta facendo in Twitter ed é per questo che ne ha fatto una societá non quotata giustamente per non far entrare nessuno nell'azionariato ben sapendo poi come andrebbe a finire.
Amazon é della triade, Gates non é propriamiente nuovo nuevo, ed é legato mani e piedi alla triade, Musk é l0'unico battitore libero dei 3 e non é un burattino basta vedere quello che sta facendo in Twitter ed é per questo che ne ha fatto una societá non quotata giustamente per non far entrare nessuno nell'azionariato ben sapendo poi come andrebbe a finire.
io non credo che tutte le persone coinvolte possano semplicemente obbedire ciecamente senza che una macchinazione del genere non emerga.
L'influenza è una cosa, l'obbedienza un'altra.
La mia impressione è che da un indizio costruisci un castello di teorie poco realistiche. Quando lavori per una grossa società ti accorgi che le decisioni del cda sono slegate dalle scelte dei direttori, molto più di quanto vorrebbero entrambi.. figurarsi con gli azionisti...
L'influenza è una cosa, l'obbedienza un'altra.
La mia impressione è che da un indizio costruisci un castello di teorie poco realistiche. Quando lavori per una grossa società ti accorgi che le decisioni del cda sono slegate dalle scelte dei direttori, molto più di quanto vorrebbero entrambi.. figurarsi con gli azionisti...
Dalla pagina FB di Giorgio Bianchi
Avrete notato, credo, il moltiplicarsi di programmi tv basati su una competizione esasperata che conduce ad una sistematica, progressiva eliminazione.
La formula è sempre la stessa: cantanti, cuochi, parrucchieri, pasticcieri, ballerini ecc. si sottopongono al giudizio - spesso spietato, sempre severo - di sedicenti giudici.
Da notare che i giudici, spesso semi-sconosciuti al grande pubblico, il cui verdetto è inappellabile, sono investiti di un'autorità (dato che della loro autorevolezza nulla è dato a sapere) assoluta.
Lo “spettacolo” funziona così: gli esaminandi si sottopongono a prove anche molto dure, la competizione è feroce perché il “gioco” è a eliminazione, non esistono squadre perché il vincitore può essere solo un individuo e i gruppi che occasionalmente si formano hanno una vita solo funzionale alla selezione dei singoli.
I giudici usano - si noti, ciò accade in ogni programma - una durezza ostentata, una spietatezza programmatica e spiccia. Talvolta arrivano alla soglia dell'insulto, mentre l'umiliazione è regolare.
L'arroganza è il codice di questi programmi: arroganza esibita dal giudice e subìta come inevitabile e dunque necessaria da parte del candidato.
O si vince o si cade nel nulla: questo è il messaggio di questi programmi e sono sempre più diffusi.
Gli esaminati accettano l'autorità totale dei giudici: chi viene cacciato ha spesso parole molto severe verso se stesso; così come sono esagitate le dichiarazioni: “ce la metterò tutta” o “non posso fallire: questa è la mia vita” o “non la deluderò, chef” ecc.
Perché mi occupo di questa ennesima forma di tv spazzatura che, francamente, fa proprio schifo?
Perché questa tv è la cartina al tornasole, la ricetta della torta avvelenata che ci stanno confezionando sotto la (falsa) motivazione dell'intrattenimento: la televisione disegna e testa la società che il sistema sta imponendo.
Questi programmi non sono “giochi”: sono la struttura imminente della società e del mondo del lavoro.
Servono individui docili, mansueti, che non hanno idea di cosa sia la solidarietà e che vivono sgomitando rabbiosamente in una competitività frenetica.
Chi è al potere vuole il diritto assoluto di giudicare, premiare e selezionare. La cosiddetta meritocrazia è l'infame etichetta che hanno dato alla loro pretesa di scegliere chi premiare, in base a criteri che solo loro decidono e applicano.
Altro messaggio forte che si vuole dare è questo: “se fallisci la colpa è solo tua”, “io ti ho dato l'occasione della tua vita e tu l'hai sprecata”.
Sono vergognose menzogne che servono solo a giustificare il ruolo di potere e negano che il successo sia ottenuto (come invece succede) da infinite vie anche inconfessabili, da mezzi diversi, in modi diversi e la riuscita, in questa nostra società, non dipende che in piccola parte dal reale valore delle persone.
Ma, se si ammettesse questo, cadrebbe come una montagna di fango l'imponente piramide sociale su cui svettano i potenti.
Questa pseudo-ideologia del successo ignora, anzi irride, tutto ciò che sappiamo da secoli sulle dinamiche sociali, sulle influenze dell'ambiente economico e sulle profonde complesse reti causali che modulano la vita degli individui e della società.
Non è affatto vero che vincono solo i migliori ed è ancora più falso che “se sei bravo, prima o poi arrivi al successo”: è una ridicola menzogna, fondata su un agghiacciante darwinismo sociale, rozzo e bestiale.
Certi programmi tv sembrano divertenti passatempi che incentivano l'hobby della cucina o del canto.
In realtà, sono operazioni di manipolazione culturale che stanno sovvertendo valori secolari, creati dall'impegno e dalla fatica di generazioni: solidarietà, collaborazione, consapevolezza, rispetto, autogestione, creatività sono ciarpame che ostacola il progetto di dominio delle classi dominanti.
Obbedienza, sottomissione, arrivismo e servilismo sono le nuove coordinate della società che ci stanno imponendo anche con la forza (repressione, controllo poliziesco, nevrosi normativa) e con la suggestione più o meno evidente di uno “spettacolo” che celebra soltanto l'imbecillità e la violenza.
Paolo Cortesi - Programmi tv come addestramento di massa alla sottomissione (Maggio 2014)
Avrete notato, credo, il moltiplicarsi di programmi tv basati su una competizione esasperata che conduce ad una sistematica, progressiva eliminazione.
La formula è sempre la stessa: cantanti, cuochi, parrucchieri, pasticcieri, ballerini ecc. si sottopongono al giudizio - spesso spietato, sempre severo - di sedicenti giudici.
Da notare che i giudici, spesso semi-sconosciuti al grande pubblico, il cui verdetto è inappellabile, sono investiti di un'autorità (dato che della loro autorevolezza nulla è dato a sapere) assoluta.
Lo “spettacolo” funziona così: gli esaminandi si sottopongono a prove anche molto dure, la competizione è feroce perché il “gioco” è a eliminazione, non esistono squadre perché il vincitore può essere solo un individuo e i gruppi che occasionalmente si formano hanno una vita solo funzionale alla selezione dei singoli.
I giudici usano - si noti, ciò accade in ogni programma - una durezza ostentata, una spietatezza programmatica e spiccia. Talvolta arrivano alla soglia dell'insulto, mentre l'umiliazione è regolare.
L'arroganza è il codice di questi programmi: arroganza esibita dal giudice e subìta come inevitabile e dunque necessaria da parte del candidato.
O si vince o si cade nel nulla: questo è il messaggio di questi programmi e sono sempre più diffusi.
Gli esaminati accettano l'autorità totale dei giudici: chi viene cacciato ha spesso parole molto severe verso se stesso; così come sono esagitate le dichiarazioni: “ce la metterò tutta” o “non posso fallire: questa è la mia vita” o “non la deluderò, chef” ecc.
Perché mi occupo di questa ennesima forma di tv spazzatura che, francamente, fa proprio schifo?
Perché questa tv è la cartina al tornasole, la ricetta della torta avvelenata che ci stanno confezionando sotto la (falsa) motivazione dell'intrattenimento: la televisione disegna e testa la società che il sistema sta imponendo.
Questi programmi non sono “giochi”: sono la struttura imminente della società e del mondo del lavoro.
Servono individui docili, mansueti, che non hanno idea di cosa sia la solidarietà e che vivono sgomitando rabbiosamente in una competitività frenetica.
Chi è al potere vuole il diritto assoluto di giudicare, premiare e selezionare. La cosiddetta meritocrazia è l'infame etichetta che hanno dato alla loro pretesa di scegliere chi premiare, in base a criteri che solo loro decidono e applicano.
Altro messaggio forte che si vuole dare è questo: “se fallisci la colpa è solo tua”, “io ti ho dato l'occasione della tua vita e tu l'hai sprecata”.
Sono vergognose menzogne che servono solo a giustificare il ruolo di potere e negano che il successo sia ottenuto (come invece succede) da infinite vie anche inconfessabili, da mezzi diversi, in modi diversi e la riuscita, in questa nostra società, non dipende che in piccola parte dal reale valore delle persone.
Ma, se si ammettesse questo, cadrebbe come una montagna di fango l'imponente piramide sociale su cui svettano i potenti.
Questa pseudo-ideologia del successo ignora, anzi irride, tutto ciò che sappiamo da secoli sulle dinamiche sociali, sulle influenze dell'ambiente economico e sulle profonde complesse reti causali che modulano la vita degli individui e della società.
Non è affatto vero che vincono solo i migliori ed è ancora più falso che “se sei bravo, prima o poi arrivi al successo”: è una ridicola menzogna, fondata su un agghiacciante darwinismo sociale, rozzo e bestiale.
Certi programmi tv sembrano divertenti passatempi che incentivano l'hobby della cucina o del canto.
In realtà, sono operazioni di manipolazione culturale che stanno sovvertendo valori secolari, creati dall'impegno e dalla fatica di generazioni: solidarietà, collaborazione, consapevolezza, rispetto, autogestione, creatività sono ciarpame che ostacola il progetto di dominio delle classi dominanti.
Obbedienza, sottomissione, arrivismo e servilismo sono le nuove coordinate della società che ci stanno imponendo anche con la forza (repressione, controllo poliziesco, nevrosi normativa) e con la suggestione più o meno evidente di uno “spettacolo” che celebra soltanto l'imbecillità e la violenza.
Paolo Cortesi - Programmi tv come addestramento di massa alla sottomissione (Maggio 2014)
...sono la struttura imminente della società e del mondo del lavoro
Come "imminente"? Ne scriveva pure Verga, per non risalire al solito Marx
Come "imminente"? Ne scriveva pure Verga, per non risalire al solito Marx
ma infatti, roba vecchia,
mentre il post di keevan è incredibile. Io trovo MOLTO CORRETTO che si faccia informazione di questo tipo ai bambini. Devono capire come vengono presi in giro.
IL METODO che si usa per prenderli in giro.
Poi starà a loro credere alle scie chimiche o ai vaccini, rilevando che PER ENTRAMBI si usa un metodo che sfrutta i deficit di razionalità.
mentre il post di keevan è incredibile. Io trovo MOLTO CORRETTO che si faccia informazione di questo tipo ai bambini. Devono capire come vengono presi in giro.
IL METODO che si usa per prenderli in giro.
Poi starà a loro credere alle scie chimiche o ai vaccini, rilevando che PER ENTRAMBI si usa un metodo che sfrutta i deficit di razionalità.