Subpage under development, new version coming soon!
Subject: Hamas vs Israele
Israel just killed the Iranian General Sayyed Razi Mousavi, coordinating IRGC officer in Syria, in airstrike in Damascus.
In un'intervista a Ria Novosti e al canale televisivo Rossiya 24 trasmessa in diretta, Lavrov ha fatto un parallelismo tra la guerra della Russia in Ucraina, e quella di Israele contro Hamas: "Netanyahu ha annunciato che Hamas deve essere distrutto come forza militare", ha detto. Per poi aggiungere: "Ha anche detto che l'estremismo a Gaza deve essere completamente distrutto, questa sembra una denazificazione", ha sostenuto Lavrov usando la stessa parola adoperata da Mosca per giustificare l'invasione dell'Ucraina.
Meno per meno fa più solo in matematica
Meno per meno fa più solo in matematica
Colin Powell lavora al NYT?
Scherzi a parte..la mutilazioni e le sevizie avvengono da entrambe le parti di solito. Non mi meraviglio di questa notizia, poichè in guerra vale tutto. Soprattutto se ti odi da 80 anni
Scherzi a parte..la mutilazioni e le sevizie avvengono da entrambe le parti di solito. Non mi meraviglio di questa notizia, poichè in guerra vale tutto. Soprattutto se ti odi da 80 anni
Formalmente non lo era ancora... però sì, la guerra è sta roba qua.
La cosa era nota da tempo... su Haaretz c'erano resoconti dettagliati già a inizio Novembre.
Pochi giorni fa una lettura interessante:
https://www.google.com/amp/s/www.agi.it/estero/news/2023-12-20/storica-israeliana-7-ottobre-stupro-arma-guerra-israele-24521019/amp
Pochi giorni fa una lettura interessante:
https://www.google.com/amp/s/www.agi.it/estero/news/2023-12-20/storica-israeliana-7-ottobre-stupro-arma-guerra-israele-24521019/amp
Secondo me più vicenda che si spiega con la campagna elettorale USA... anche seguendo la famosa audizione si capiva che si scontravano due Americhe... entrambe brutte tra l'altro
Le dimissioni della Gay pongono fine al più breve mandato nella plurisecolare storia di Harvard, ha sottolineato il giornale studentesco Harvard Crimson. Professoressa di studi africani e afro-americani, Claudine si era insediata in luglio, sei mesi dopo la nomina. In dicembre, con la benedizione del board, aveva inizialmente salvato il posto dopo la controversa testimonianza alla Camera in cui, incalzata dalla deputata repubblicana Elise Stefanik, aveva risposto che "dipende dal contesto" alla domanda se "chiedere se il genocidio degli ebrei violasse le regole di Harvard".
La notizia è che sia stata su quella poltrona
La notizia è che sia stata su quella poltrona
Non è riportata bene; la domanda sostanzialmente era "se parlare di genocidio degli ebrei violasse le regole di Harvard". E la risposta intendeva sottolineare che c'era differenza tra parlare di genocidio e agire per il genocidio. Cioè, fintantoché non ci sono azioni concrete le regole di Harvard non sono violate.
Era la posizione comune di tutte le rettrici sentite (Penn, MIT)
Qui un resoconto tradotto abbastanza fedele a quel che ricordo (a parte tutte le aggiunte di colore del giornalista... tipo che la deputata fosse incredula o che la risposta fosse sfrontata ecc): sul tubo dovrebbe esserci ancora l'audizione integrale (non ricordo se l'ho postata o meno qualche mese fa)
“Rettore Magill, alla Penn invocare il genocidio di ebrei viola le regole o il codice di condotta, sì o no”, ha chiesto la deputata Stefanik. “Se le parole si trasformano in una condotta può essere molestia, sì”, ha risposto Magill.
Stefanik: “Sto chiedendo se precisamente invocare il genocidio di ebrei rappresenta bullismo o molestia”.
Magill: “È una decisione che dipende dal contesto… Se le parole si trasformano in condotta può essere molestia, sì”.
Stefanik, incredula: “Condotta che significa atto di genocidio?! Questo è inaccettabile Signora Magill. Le darò un’ulteriore occasione affinché il mondo possa ascoltare la sua risposta: invocare il genocidio di ebrei viola il codice di condotta della Penn in materia di bullismo e molestia, sì o no?
Magill: “Può essere molestia”.
La stessa domanda la deputata Stefanik la rivolge quindi al rettore di Harvard Claudine Gay: “Ad Harvard invocare il genocidio di ebrei viola le regole su bullismo e molestia, sì o no?”
Nonostante la pessima figura della sua collega pochi secondi prima, anche il rettore di Harvard risponde sfrontatamente: “Può essere, dipende dal contesto“.
Stefanik: “Quale contesto?”
Gay: “Mirato ad una singola persona”.
Stefanik: “È mirato a studenti ebrei, persone ebree. Comprende che la sua risposta li sta disumanizzando? Comprende che la disumanizzazione è parte dell’antisemitismo? Le chiederò un’altra volta: invocare il genocidio di ebrei viola le regole di Harvard su bullismo e molestia, sì o no?”
Gay: “La retorica antisemita, quando diventa condotta assimilabile a bullismo, molestia, intimidazione, è perseguibile e noi agiamo”.
Stefanik: “Quindi la risposta è sì, invocare il genocidio di ebrei viola il codice di condotta di Harvard, corretto?”
Gay: “Di nuovo, dipende dal contesto“.
Stefanik: “Non dipende dal contesto, la risposta è sì e questo è il motivo per cui dovrebbe dimettersi“.
(edited)
Era la posizione comune di tutte le rettrici sentite (Penn, MIT)
Qui un resoconto tradotto abbastanza fedele a quel che ricordo (a parte tutte le aggiunte di colore del giornalista... tipo che la deputata fosse incredula o che la risposta fosse sfrontata ecc): sul tubo dovrebbe esserci ancora l'audizione integrale (non ricordo se l'ho postata o meno qualche mese fa)
“Rettore Magill, alla Penn invocare il genocidio di ebrei viola le regole o il codice di condotta, sì o no”, ha chiesto la deputata Stefanik. “Se le parole si trasformano in una condotta può essere molestia, sì”, ha risposto Magill.
Stefanik: “Sto chiedendo se precisamente invocare il genocidio di ebrei rappresenta bullismo o molestia”.
Magill: “È una decisione che dipende dal contesto… Se le parole si trasformano in condotta può essere molestia, sì”.
Stefanik, incredula: “Condotta che significa atto di genocidio?! Questo è inaccettabile Signora Magill. Le darò un’ulteriore occasione affinché il mondo possa ascoltare la sua risposta: invocare il genocidio di ebrei viola il codice di condotta della Penn in materia di bullismo e molestia, sì o no?
Magill: “Può essere molestia”.
La stessa domanda la deputata Stefanik la rivolge quindi al rettore di Harvard Claudine Gay: “Ad Harvard invocare il genocidio di ebrei viola le regole su bullismo e molestia, sì o no?”
Nonostante la pessima figura della sua collega pochi secondi prima, anche il rettore di Harvard risponde sfrontatamente: “Può essere, dipende dal contesto“.
Stefanik: “Quale contesto?”
Gay: “Mirato ad una singola persona”.
Stefanik: “È mirato a studenti ebrei, persone ebree. Comprende che la sua risposta li sta disumanizzando? Comprende che la disumanizzazione è parte dell’antisemitismo? Le chiederò un’altra volta: invocare il genocidio di ebrei viola le regole di Harvard su bullismo e molestia, sì o no?”
Gay: “La retorica antisemita, quando diventa condotta assimilabile a bullismo, molestia, intimidazione, è perseguibile e noi agiamo”.
Stefanik: “Quindi la risposta è sì, invocare il genocidio di ebrei viola il codice di condotta di Harvard, corretto?”
Gay: “Di nuovo, dipende dal contesto“.
Stefanik: “Non dipende dal contesto, la risposta è sì e questo è il motivo per cui dovrebbe dimettersi“.
(edited)
La cosa che posso dire è che tutte e tre le rettrici si sono presentate all'audizione con una linea argomentativa debole per l'aggressività che si sapeva avrebbero incontrato.
Il punto è che si è iniziato ad intuire che è sbagliato punire qualcuno per qualcosa che ha detto.
Ovviamente si è iniziato quando la posizione da colpire era quella dei "liberal" (da noi diremmo democratici) che in USA hanno l'intersezionalismo e la protezione dei "deboli" come automatismo.
Cioè nella guerra tra un terrorista islamico e un colono ebreo va preferito il terrorista islamico, perchè appartenente a più categorie (intersezionali) oppresse.
Esempio:
Terrorista islamico 3 punti intersezionalismo: non occidentale (etnia), islamico (non cristiano), tendenzialmente povero.
Colono ebreo: 1 punto, religione ebrea (non cristiano)
Vince chiaramente il terrorista.
Il top è un indigeno (non colonizzatore), animista (non cristiano), donna (non maschio), trans (non cisgeneder), povero (non ricco), di colore (etnia) etc.
Un sacco di punti intersezionalismo.
In pratica uno che ha sempre ragione con chiunque...
La cosa che fa ridere è che sta gente insegni nelle Università più famose e non si renda conto che la ragione ed il torto non hanno nulla a che fare con le categorie dell'oppressione.
(edited)
Ovviamente si è iniziato quando la posizione da colpire era quella dei "liberal" (da noi diremmo democratici) che in USA hanno l'intersezionalismo e la protezione dei "deboli" come automatismo.
Cioè nella guerra tra un terrorista islamico e un colono ebreo va preferito il terrorista islamico, perchè appartenente a più categorie (intersezionali) oppresse.
Esempio:
Terrorista islamico 3 punti intersezionalismo: non occidentale (etnia), islamico (non cristiano), tendenzialmente povero.
Colono ebreo: 1 punto, religione ebrea (non cristiano)
Vince chiaramente il terrorista.
Il top è un indigeno (non colonizzatore), animista (non cristiano), donna (non maschio), trans (non cisgeneder), povero (non ricco), di colore (etnia) etc.
Un sacco di punti intersezionalismo.
In pratica uno che ha sempre ragione con chiunque...
La cosa che fa ridere è che sta gente insegni nelle Università più famose e non si renda conto che la ragione ed il torto non hanno nulla a che fare con le categorie dell'oppressione.
(edited)
Hahaha, mi hai fatto ricordare un episodio di Modern Family in cui emerge proprio un sistema simile:
https://youtu.be/QE23unV4iew?si=5E8D37T8TcGQIuvR
https://youtu.be/QE23unV4iew?si=5E8D37T8TcGQIuvR